mercoledì 11 settembre 2013

Riparte la Stars League del Qatar, in memoria del Chucho Benitez. Tanti stranieri ad illuminare le scene: le 14 protagoniste in breve

Nel weekend riparte la Stars League, massima divisione del Qatar dove ormai gli sceicchi hanno preso sempre più in largo, portando in Oriente giocatori anche importanti, strappati a club europei. L'ultimo è la punta Lisandro Lopez, approdato all'Al-Gharrafa. La riforma della prima divisione ha portato a 14 il numero delle partecipante, la maggior parte delle quali provengono dalla fantastica Doha. Questo torneo nasce però sotto una triste stella, dovuta alla morte di Cristian Benitez, colto da malore qualche giorno dopo la firma per l'El Jaish. A lui è dedicata questa stagione.

Diamo un'occhiata ai giocatori più importanti delle 14 protagoniste.

AL AHLY (Città: Doha, ultima stagione: promossa in Serie A) - Sono due le stelle della squadra: il 22enne centrocampista ghanese Benson e la punta congolese Kaluyituka, ex Mazembe, squadra con la quale ha vinto due Champions africane.

AL ARABI (Doha, 11°) - Colpaccio sulla trequarti per la squadra allenata dal tedesco Stielike, che si assicura i colpi di genio del franco-algerino Karim Ziani, oltre ad avere già in rosa il tunisino Kharja e due punte importanti come lo spagnolo Oscar e il brasiliano Wanderson. Le chiavi della difesa sono invece affidate al nazionale australiano Spiranovic.

Lisandro Lopez (Al Gharrafa)

AL GHARRAFA (Doha, 6°) - Lisandro Lopez, ma non solo. Zico può contare su una rosa di indubbio valore, completata in tutti i reparti da elementi di valore assoluto. I più famosi: l'australiano Mark Bresciano, la punta Afonso Alves e soprattutto l'ex PSG Nené. Una scommessa? Il centrale ugandese 25ene Semakor.

AL KHARITIYAT  (Al-Khor, 10°) - Il mercato non ha portato nulla di interessante, mentre in rosa il portiere senegalese N'Diaye guida la retroguardia con ottimi risultati, aiutato dal centrale gigantesco Domingos, brasiliano di Porto Alegre. In mediana, a dirigere le operazioni c'è il portoghese Fabio Paim, cresciuto nel vivaio dello Sporting ed ex nazionale Under-21, mentre davanti ci si affida alle reti di Yahia Kebè, nazionale burkinabè.

AL KHOR (Al-Khor, 7°) - Gli amanti del Brasileirão si ricorderanno di Madson, uno dei tanti "Meniños da Vila" cresciuto el Santos, il cui talento è evaporato con gli anni. E' lui la stella dell'Al Khor, il primo di una colonia di brasiliani che include anche la coppia di attaccanti composta da Julio Cesar e dal 30enne Bruno Mineiro. Quest'ultimo ha segnato molto in patria, ma solo nelle leghe inferiori.

AL RAYYAN (Umm Al Afat, 4°) - Una delle favorite per la vittoria finale. Puntellata la difesa con l'innesto dell'argentino Juan Forlin, arrivato dall'Espanyol, l'Al Rayyan è la squadra di Nilmar, bomber brasiliano che da giovanissimo tentò l'avventura europea con il Lione per poi valorizzarsi come compagno di Giuseppe Rossi nel Villareal. L'uruguayano Diego Aguirre, ex tecnico del Peñarol, conta molto sui suoi gol e sulle punizioni di una altro carioca, Bruno Tabata.
Raul (Al Sadd)


AL SADD (Doha, 1°) - I campioni in carica, guidati dal marocchino Ammouta (ha preso il posto di Jorge Fossati), riportano a Doha il bomber brasiliano Leandro e Mamadou Niang, che rientra dal prestito al Besiktas. Entrambi potranno esaltarsi con gli assist di Raul Gonzalez Blanco, storico capitano del Real Madrid che guida la manovra della squadra qatariota migliore del momento. In difesa il leader è il 33enne coreano Lee, a sinistra sgroppa l'algerino Belhadj, ma uno degli assi del club è l'emiratino Youniss Mahmoud, entrato nella storia del suo paese come miglior marcatore della nazionale.

AL SAILIYA (Umm Al Afat, 12°) - Retrocessi ma ripescati. Perchè la prima divisione è passata da 12 a 14 squadre. Bene. Anzi no. Perchè sono i primi indiziati per la prossima retrocessione. Zero operazioni di mercato, e destino affidato ai gol di Moumouni Dagano, punta del Burkina Faso con un buon passato in Belgio. Troppo poco.

AL WAKRAH (Al Wakrah, 9°) - Squadra tosta e compatta, tra le migliori difese della scorsa stagione nonostante il nono posto. Michel, attaccante brasiliano, arriva dal Benfica per portare qualche gol, magari con il marocchino Diba, stella della squadra.

Msakni (Leckhwiya)


LECKHWIYA (Doha, 2°) - Vicecampioni in carica, è l'ex squadra di Trezeguet. Dame Traorè e l'algerino Bougherra compongono un'ottima coppia di centrali difensivi, mentre a centrocampo il tecnico Gerets può contare sulla fantasia di Meghni (l'ex laziale è diventato un leader in poco tempo) e sul mancino killer del tunisino Msakni. L'uruguayano, con passaporto locale, Sebastian Sorìa arriva da due stagioni super. Rapido, ficcante, segna da tutte le posizioni. E il Qatar se lo coccola.

QATAR SPORTS CLUB (Doha, 8°) - In panchina ci si siede un grande come Sebastião Lazaroni, scafato tecnico brasiliano che dovrà lottare contro una difesa troppo fragile, che imbarca acqua spesso e volentieri. Il trequartista, ex Flamengo, Marcinho, è colui capace di spaccare le partite. Da segnalare la presenza dell'ivoriano Bakarì Konè: "Baki", ex Nizza e Lione, ha segnato parecchio nella sua prima stagione in Qatar.

UMM SALAL (Doha, 5°) - Il gigantesco difensore autraliano Ognenovski è il leader difensivo di una squadra stuzzicante, classificata quinta lo scorso anno da neopromossa. In mediana il somalo Quilnela compone una buona accoppiata con il 19enne marocchino Jaatit (di passaporto tedesco). I gol? Roba per Caboré, bomber 33enne brasiliano appena raggiunto dal fantasista Fabio Cesar, unico innesto dal mercato.
Il boliviano Campos (Al Mu'aidar)


AL MU'AIDAR (Doha, promossa in Serie A) - Seconda neopromossa, rosa ridottissima (circa una ventina di giocatori) con la speranza che il tridente offensivo faccia il suo dovere. A destra gioca il boliviano Jhasmani Campos, ex Bolivar, mentre dalla parte opposta c'è spazio per il congolere Jean Paul Lutula. In mezzo, il centravanti brasiliano Kendrick Johnson. Salvezza molto difficile.

EL JAISH (Doha, 3°) - Squadra rivelazione dello scorso campionato, protagonista senza colpe della brutta vicenda culminata con la morte del Chucho Benitez. Per lui si punterà a vincere un campionato difficle, con la speranza di poterglielo dedicare. Tanti brasiliani e Kembo Ekoko: sono questi i giocatori su cui può puntare Razvan Lucescu, tecnico rumeno figlio di Mircea.

Le immagini dei giocatori sono estrapolate dal portale Transfermarkt

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