mercoledì 16 ottobre 2013

World Cup Under 17 UAE 2013 - La guida al Mondiale: squadre, rose e talenti da seguire


Prossima fermata: Emirati Arabi Uniti.
Con il termine per definire ufficialmente i convocati, inizia il countdown in vista della quindicesima edizione dei Campionati Mondiali Under-17, una delle competizioni più importanti a livello giovanile alla quale - eccetto alcune assenze inaspettate - partecipano i migliori talenti del globo appartenenti alla categoria.


Prima di introdurre il torneo che si giocherà negli Emirati Arabi, è opportuno fare un passo indietro per vedere cosa ci lasciò l'edizione del 2011 giocata in Messico e vinta proprio dai padroni di casa, che in finale si imposero sull'Uruguay di Fabian Coìto. E' curioso notare però, come nelle precedenti occasioni, non era mai successo che la squadra del Paese organizzatore alzasse al cielo il trofeo; appena due anni prima, la Nigeria visse una sorta di tragedia sportiva perdendo davanti al proprio pubblico l'atto conclusivo [15 novembre 2009, Abuja National Stadium: 0-1 dalla sorprendente Svizzera di Benjamin Siegrist, Nassim Ben Khalifa e il match-winner Haris Seferović], la stessa sorte che era toccata vent'anni prima alla sfortunata Scozia [24 giugno 1989, Hampden Park di Glasgow: 2-2 con l'Arabia Saudita, capace di rimediare  nella ripresa al doppio vantaggio firmato da Ian Downie e Paul Dickov per poi vincere 5-4 ai rigori sfruttando gli errori dello stesso Dickov e Brian O'Neill, ipnotizzato dalla futura leggenda nazionale Mohammed Al-Deayea]. Nell'albo d'oro, il Messico ha così raggiunto il Ghana (vittorioso nel 1991 e nel 1995) con due successi, staccando URSS (1987), Arabia Saudita (1989), Francia (2001) e Svizzera (2009), e adesso può sognare di raggiungere in  vetta la Nigeria (1985-1993-2007) e lo stesso Brasile (1997-1999-2003), magari già da questa edizione. 

Il calcio di inizio del torneo è previsto per le ore 15 (italiane) di giovedì 17 ottobre, quando Brasile - Slovacchia e Emirati Arabi - Honduras apriranno la manifestazione come match inaugurali. Sono tante le squadre da cui ci si attende molto: Argentina e Brasile si candidano a protagoniste, come in ogni biennio, ma sottovalutare le europee e le africane - oltre che i campioni in carica del Messico - sarebbe un errore non di poco conto. Tra le partecipanti, finalmente, ci sarà anche l'Italia, inserita in un girone abbastanza soft in cui l'Uruguay si candida a protagonista, mentre Costa d'Avorio e Nuova Zelanda non paiono ostacoli insormontabili. Si giocherà in sei località diverse, e la finale è in programma per l'8 novembre al "Mohammed Bin Zayed Stadium" di Abu Dhabi.

LA GUIDA AL MONDIALE


- GRUPPO A -


BRASILE
Confederazione: Conmebol
Partecipazioni:
13
Vittorie:
3 (1997, 1999, 2003)

Allenatore: Alexandre Gallo

Le stelle: Abner (1996, terzino sinistro), Boschilia (1996, centrocampista), Kenedy (1996, attaccante), Thiago Mosquito (1996, attaccante)
La Rosa

Dopo l'ottima campagna al Sudamericano di categoria, la Canarinha si accinge ad affrontare l'avventura emiratina partendo nel lotto delle favorite. Squadra ricca di talento, che può contare su un tridente offensivo di livello assoluto composto da Kenedy, prodigio del Fluminense, affiancato da Thiago Mosquito e Caio. L'unica assenza pesante è quella di Foguete, lasciato a casa per incomprensioni tecniche con Alexandre Gallo, che ha deciso di puntare su una rosa che già aveva fatto sognare a livello Under-15.





EMIRATI ARABI UNITI
Confederazione: AFC
Partecipazioni:
2
Vittorie:
0
Allenatore:
Rached Albadwawi
Le stelle:
Mohammed Al Akhberi (1996, attaccante), Ali Ghoulom (1996, centrocampista)
La Rosa

 
Due partecipazioni con relative eliminazione alla fase a gruppi. E' questo lo score di un paese che si appresta ad ospitare la prima competizione per nazionali della sua storia. Squadra povera tecnicamente, che proverà a fare leva sul fattore campo e sulle giocate del numero 9 Mohammed Al Akhberi, centravanti dai numeri interessanti che a livello giovanile ha fatto parlare parecchio di sè. Da segnalare anche l'interessante portiere Almansoori, un gatto tra i pali, mvp della scorsa Coppa d'Asia Under-16.



 


HONDURAS
Confederazione: Concacaf
Partecipazioni:
2
Vittorie:
0
Allenatore:
Josè Valladares
Le stelle:
Kevin Alvarez (1996, difensore), Devron Garcia (1996, centrocampista), Alberto Elis (1996, attaccante)
La Rosa


Allenati dal vecchia gloria Valladares, ex portiere della nazionale, los Catrachos si affacciano al loro terzo mondiale di categoria dopo due eliminazioni ai gruppi dove hanno concesso la bellezza di 15 reti. Arrivati all'avvenimento dopo il quarto posto nella Gold Cup, gli honduregni sono una squadra non ricchissima di talento ma discretamente tignosa. Devron Garcia è la stella dell'undici di Valladares; centrocampista d'ordine, è colui che detta i tempi e gioca il maggior numero di palloni e calcia abilmente le punizioni.


SLOVACCHIA
Confederazione: Uefa
Partecipazioni:
0
Vittorie:
0
Allenatore:
Ladislav Pecko
Le stelle:
Matias Junas (1996, portiere), Atila Varga (1996, difensore), Martin Slaninka (1996, difensore), Lukas Haraslin (1996, centrocampista)
La Rosa

All'esordio assoluto, la Slovacchia conferma il trend positivo del movimento calcistico del Paese che ultimamente sta producendo sempre più talenti da esportare in giro per l'Europa. Pecko ha costruito una squadra interessante, disposta con un 4-2-3-1 di chiara impronta europea, che come terminale offensivo vede il gigante Vestenicky, classe 1996 dell'FC Nitra. Haraslin, mediano mille polmoni, e la coppia di centrali composta da Varga e Slaninka, sono le altre certezze di una selezione che punta a candidarsi come sorpresa del torneo.

- GRUPPO B -

URUGUAY
Confederazione: Conmebol
Partecipazioni:
6
Vittorie:
0
Allenatore:
Fabian Coito
Le stelle:
Fabrizio Buschiazzo (1996, difensore), Kevin Méndez (1996, centrocampista), Franco Pizzichillo (1996, centrocampista), Franco Acosta (1996, attaccante).
La Rosa

Vicecampioni in Messico, sconfitti dai padroni di casa, e poco altro. L'Uruguay, contrariamente ad altre categorie, non ha mai alzato al cielo quest'importante trofeo, nonostante le ultime tre partecipazioni abbiano evidenziato un continuo crescendo. Tuttavia, la rosa a disposizione di Fabian Coito è di livello assoluto, e ha in Kevin Mendez l'uomo in grado di spaccare le partite. Classe 1996, l'enganche "made in Peñarol" possiede potenzialità fuori dalla norma, tanto che il Barcellona ha già chiesto sue notizie. I gol di Acosta dovrebbero poi garantire il resto.



NUOVA ZELANDA
Confederazione: OFC
Partecipazioni:
5
Vittorie:
0
Allenatore:
Darren Bazeley
Le stelle:
Zac Speedy (1996, portiere), Monty Patterson (1996, centrocampista)
La Rosa

Presenti per manifesta superiorità. Superare il girone di qualificazione oceanico, che comporta vincere la coppa della confederazione, è ormai prassi per i Kiwi, che arrivano negli Emirati per il sesto gettone di presenza. Compagine "materasso", si direbbe da noi, a causa del livello amatoriale in cui il contesto calcistico neozelandese versa praticamente da sempre. Ottime referenze per il portiere Speedy e per il difensore centrale Mitchell, mentre in mediana Patterson e Holthusen dovranno occuparsi della fase propositiva, con quest'ultimo che agisce alle spalle delle punte.



ITALIA
Confederazione: Uefa
Partecipazioni: 6
Vittorie:
0
Allenatore:
Daniele Zoratto
Le stelle:
Alberto Cerri (1996, attaccante), Gennaro Tutino (1996, attaccante), Simone Scuffet (1996, portiere), Vittorio Parigini (1996, centrocampista)La Rosa

Presente alla prima edizione di sempre e semifinalista nel 1987. E' questo lo scarno score degli Azzurrini al Mondiale Under-17, allenati oggi da un tecnico molto preparato come Zoratto, che ha messo insieme una squadra per niente malvagia. Con una sola sconfitta nelle qualificazioni (3-2 dall'Ungheria), questa Italia può senza dubbio dire la sua, soprattutto se ragazzi come Tutino, Cerri e Parigini si dimostreranno impattanti come nel cammino preliminare.
 

COSTA D'AVORIO
Confederazione: CAF
Partecipazioni:
3
Vittorie:
0
Allenatore:
Ibrahima Kamara
Le stelle:
Seck Diagabate (1996, portiere), Frank Kessie (1996, difensore), Dongole Niangbo (1996, centrocampista)
La Rosa

Quarta apparizione per gli Elefanti ivoriani, che strappano il biglietto per gli Emirati dopo essere entrati nelle prime quattro classificate della scorsa African Cup of Nations Under-17. Squadra fisicamente impressionante, soprattutto per quanto riguarda il pacchetto arretrato, che giocoforza si rivela il reparto più forte e completo. A centrocampo spicca invece il capitano Kessie, vero leader della selezione allenata da una vecchia gloria del calcio locale come Ibrahima Kamara.




- GRUPPO C -


CROAZIA
Confederazione: Uefa
Partecipazioni:
1
Vittorie:
0
Allenatore:
Ivan Gudelj
Le stelle:
Fran Brodic (1997, attaccante), Alen Halilović (1996, centrocampista), Petar Mamić (1996, difensore)
La Rosa

Attenzione ai croati. E' il monito che il ct Gudelj intende inculcare nelle menti avversarie prima del debutto in un girone difficile, che potenzialmente i biancorossi possono vincere. La Croazia di oggi vanta talenti pazzeschi, a cominciare da Halilovic (un top-player a tutti gli effetti) passando per il roccioso difensore Mamic e - soprattutto - per il bomber Brodic, che di anni ne ha 16 e in questa stagione ha esordito nel massimo campionato locale con la maglia della Dinamo Zagabria.



MAROCCO
Confederazione: CAF
Partecipazioni:
0
Vittorie:
0
Allenatore:
Abdellah El Idrissi
Le stelle:
Youness Bnou Marzouk (1996, attaccante), Bilal Jellal (1996, centrocampista)
La Rosa

Il Marocco è una delle presenze inedite della prossima edizione del Mondiale Under-17. Quarti dopo la Coppa d'Africa organizzata in casa, i Leoni dell'Atlas si sono comunque messi in mostra come una squadra molto tecnica e pericolosa, soprattutto se sottovalutata. Lo juventino Bnou Marzouk è la stella dell'attacco marocchino, mentre il mediano Jellal con Jaadi compone una cerniera centrale di scuola Anderlecht. Con un occhio a El Bouazzati, esterno delle giovanili del Borussia Dortmund, folletto dribblomane.



UZBEKISTAN
Confederazione: AFC
Partecipazioni:
1
Vittorie:
0
Allenatore:
Dilshod Nuraliev
Le stelle:
Islombek Karimov (1996, centrocampista), Akobir Turaev (1996, attaccante)
La Rosa

Migliorare i quarti di finali ottenuti in Messico, all'esordio assoluto, sarà difficile. Tuttavia l'Uzbekistan ha mostrato segni di miglioramento al Mondiale Under-20, e le giovanili in generale hanno ottenuto ottimi piazzamenti negli ultimi anni. La squadra allenata da Nuraliev (che alla vigilia della partenza ha lanciato segnali importanti ai suoi, chiedendo impegno e sacrificio) annovera alcuni talenti interessanti come l'attaccante Turaev, punta rapida e ficcante tale da rappresentare un pericolo per tutti.




PANAMA
Confederazione: Concacaf
Partecipazioni:
1
Vittorie:
0
Allenatore:
Jorge Dely Valdes
Le stelle:
Jesús Araya (1996, difensore), Ervin Zorrilla (1996, centrocampista)
La Rosa
 .
Gli ottavi di finale raggiunti in Messico hanno rappresentato molto per Panama. I Canalones arrivano negli Emirati alla seconda esperienza in questa competizione, dove si sono qualificati grazie al secondo posto del torneo pre-mondiale, sconfitti solo dai campioni in carica del Messico. Il talento migliore, più limpido, a disposizione del buon vecchio Dely Valdes (cugino d'arte) è senza dubbio il difensore centrale Araya, mostruoso nei suoi oltre 190 centimetri che sfrutta sui palloni alti anche in fase offensiva. I gol? Compito di Zuñiga, bomber della fase preliminare.

- GRUPPO D -


TUNISIA
Confederazione: CAF
Partecipazioni:
2
Vittorie:
0
Allenatore:
Abdelhay Ben Soltane
Le stelle:
Mohamed Ben Larbi (1996, centrocampista), Hazem Haj Hassen (1996, attaccante), Mouez Aboud (1996, centrocampista)
La Rosa

In uno dei gruppi più equilibrati del mondiale, la Tunisia si candida come sorpresa della manifestazione dopo il terzo posto ottenuto alla coppa africana che, al termine, ha svolto il ruolo di fase preliminare per volare negli Emirati. I gol Haj Hassen, la metà esatta di quelli realizzati dai tunisini nella competizione continentale che si è svolta in Marocco, sono il punto di forza di una nazionale spesso schierata con un offensivissimo 4-3-3. Ben Larbi, mediano tutto fosforo, e il capitano Samti sono le altre stelle della squadra.



VENEZUELA
Confederazione: Conmebol
Partecipazioni:
0
Vittorie:
0
Allenatore:
Rafael Dudamel
Le stelle:
Franko Diaz (1996, difensore), Josè Marrufo (1996, difensore), Hector Cantele (1996, attaccante)
La Rosa

Le disgrazie non vengono mai da sole. Questa è la frase che può descrivere al meglio il momento del Venezuela, che alla vigilia della partenza perde per infortunio il suo bomber - Andres Ponce - e si vede dunque obbligata ad affrontare il Mondiale senza la sua bocca da fuoco principe. In panca c'è Dudamel, portiere pittoresco con un passato lunghissimo nella Vinotinto, che si affiderà a giocatori che frequentano la Primera da un po' di tempo come Franko Diaz, il capitano, e Josè Marrufo. Ripetere il Sudamericano sarà un'impresa epica.



RUSSIA
Confederazione: Uefa
Partecipazioni:
1 (come URSS)
Vittorie:
1 (1987, come URSS)
Allenatore:
Dmitry Khomukha
Le stelle:
Anton Mitryushkin (1996, portiere), Denis Yakuba (1996, difensore), Dzhamaldin Khodzhaniyazov (1996, difensore), Aleksei Gasilin (1996, attaccante)
La Rosa
 
Difesa solida, tenacia e qualche spunto di chi si candida ad essere uno dei migliori talenti sovietici del futuro. Potrebbe riassumersi così lo status di questa Russia, che arriva a questo appuntamento ben conscia di non poter mai emulare l'unico e vincente precedente, quando nel 1987 capitanata da un giovane Nikiforov, l'allora URSS si laureò campione. Oggi ci si aspetta molto da Gasilin, giovane attaccante e nuova sensazione del calcio russo, che gioca nelle giovanili dello Zenit di San Pietroburgo.



GIAPPONE
Confederazione: AFC
Partecipazioni:
6
Vittorie:
0
Allenatore:
Hirofumi Yoshitake
Le stelle:
Taro Sugimoto (1996, attaccante), Hiroki Ogawa (1997, attaccante), Takuma Mizutani (1996, centrocampista)
La Rosa


Settima partecipazione, due volte tra le migliori otto. Sono queste le credenziali del Giappone, squadra che vola negli Emirati con un grosso punto interrogativo sulla testa. Dove possono arrivare i Samurai? La preparazione degli scorsi mesi lascia ben sperare, e i talenti in mano a Yoshitake anche, benchè manchino due pilastri come Sasaki e Nagasawa, fuori per scelte tecniche. Mizutani, regista della squadra, è il calciatore più talentuoso.


- GRUPPO E -


CANADA
Confederazione: Concacaf
Partecipazioni:
1
Vittorie:
0
Allenatore:
Sean Fleming
Le stelle:
Andrew Gordon (1997, attaccante), Hanson Boakai (1996, centrocampista)
La Rosa
Terzo posto alla Concacaf Gold Cup, di inizio 2013, inaspettato dai più. Con queste credenziali il Canada di Sean Fleming si appresta a vivere la sua seconda avventura nel Mondiale Under-17, dopo l'esordio nel 1995 in Ecuador. I Canucks non paiono in grado di poter spodestare Argentina ed Austria per le prime due posizioni, ma sarà fondamentale segnare e batte l'Iran per sperare in un ripescaggio. Il centrocampista offensivo Boakai, guineano d'origine, è il talento da seguire con più attenzione.




AUSTRIA
Confederazione: Uefa
Partecipazioni:
1
Vittorie:
0
Allenatore:
Hermann Stadler
Le stelle:
Adrian Grbic (1996, attaccante), Sacha Horvath (1996, centrocampista), Dominik Baumgartner (1996, difensore)

Dimostrare l'ottima evoluzione del lavoro sul calcio giovanile austriaco è la prima missione di questa spedizione. L'Austria, che contro Iran e Canada parte favoritissimo, ha già in mano virtualmente il passaggio al secondo turno, che significherebbe migliorare il risultato dell'unica apparizione precedente (1997, ultimo posto e zero punti). Stadler dispone di una rosa interessante, composta per lo più da ragazzi del '96, alcuni dei quali si allenano stabilmente con le squadre di club maggiori. I gol di Grbic e le geometrie di Horvath sono le armi a disposizione del ct per superare un girone che, sulla carta, sembra abbordabilissimo.

IRAN
Confederazione: AFC
Partecipazioni:
2
Vittorie:
0
Allenatore:
Alì Doustimehr
Le stelle:
Saheid Ezattolahi (1996, centrocampista), Majid Hosseini (1996, difensore)
La Rosa

La sfortunata sconfitta del 2009, agli ottavi contro l'Uruguay, brucia ancora tantissimo. Figlia di un movimento calcistico tutto da scoprire, la selezione iraniana è una squadra senza particolari individualità, ma con un'intelaiatura di gioco abbastanza rodata. Ezatollahi - di professione regista -  è il leader del gruppo che attorno a lui si schiera con un 4-2-3-1, con Amir Mazloum unica punta a scardinare le difese. Hosseini, difensore goleador (tre nelle qualificazioni), pare essere già sul taccuino di alcuni club europei: quale occasione migliore per confermarsi?

ARGENTINA
Confederazione: Conmebol
Partecipazioni:
12
Vittorie:
0
Allenatore:
Humberto Grondona
Le stelle:
Sebastian Driussi (1996, attaccante, Emanuel Mammana (1996, difensore), Augusto Batalla (1996, portiere)
La Rosa


Dodici gettoni di presenza, zero vittorie. Allla tredicesima presenza, l'Argentina vorrebbe mettere le mani sull'unico trofeo che a livello giovanile manca all'Albiceleste. La Seleccion è una squadra con quintali di talento incorporato, partendo dal portiere Batalla, passando la coppia di centrali difensivi composta da Mammana e Tripichio, per arrivare al bomber Driussi, stella del River Plate. Grondona ha in mano una rosa con molti petali: non farli appassire dovrà essere il minimo sindacale.

- GRUPPO F -


MESSICO
Confederazione: Concacaf
Partecipazioni:
11
Vittorie:
2 (2005, 2011)
Allenatore:
Raul Gutierrez
Le stelle:
Marco Granados (1996, attaccante), Pedro Teran (1996, difensore), Luis Hernandez (1996, centrocampista)
La Rosa

Due vittorie recenti e l'arrivo in Oriente da detentore del titolo. Il Messico - a livello giovanile - ha sempre storicamente fatto bene. Nel 2005 la "Generacion Dorada Mexicana" alzò al cielo il primo trofeo battendo 3-0 il Brasile, mentre due anni fa - in casa - la vittima illustre fu l'Uruguay. Oggi la Tri è una squadra imbastita su una solidissima difesa, che nella fase eliminatoria ha subito solo quattro reti, imperniata sul roccioso Pedro Teran, e su un attacco che beneficia delle doti da fromboliere di Granados, bomber dei Chivas.

NIGERIA
Confederazione: CAF
Partecipazioni:
9
Vittorie:
3 (1985, 1993, 2007)
Allenatore:
Manu Garba
Le stelle:
Isaac Success (1996, attaccante), Denis Nya (1996, difensore), Kelechi Iheanacho (1996, attaccante)
La Rosa

Nove partecipazione, tre successi e tre secondi posti. Dire che la Nigeria sia la regina della categoria Under-17 è un eufemismo. Le Green Eagles, che arrivano al torneo dopo il secondo posto in Coppa d'Africa, ancora una volta si presentano al via con un gruppo di valore inestimabile. Partiamo col dire che in Marocco, su cinque match giocati la Nigeria ha segnato 18 reti; questo la dice lunga sul gioco offensivo prodotto da Garba, che davanti conta sulla coppia composta da Success e Iheanacho, a segno - in quel frangente - 12 volte.

IRAQ  
Confederazione: AFC
Partecipazioni:
0
Vittorie:
0
Allenatore:
Muwafaq Adlool
Le stelle:
Sherko Kareem (1996, attaccante), Samer Majid (1996, centrocampista)

Prima assoluta per l'Iraq, che sebbena abbia preso il via a quattro edizione del Mondiale Under-20, a livello giovanile è un contesto che ha appena iniziato ad emergere. Il buon lavoro svolto dai colleghi più vecchi, in Turchia, potrebbe essere di buon auspicio. Secondi in Coppa d'Asia e secondi in Coppa Araba: con queste credenziali Adlool porta nei vicini Emirati una selezione vogliosa di fare bene, avvinghiata ai gol del bomber Kareem, centravanti dell'Al Shorta.
 
 

SVEZIA  
Confederazione: Uefa
Partecipazioni:
0
Vittorie:
0
Allenatore:
Roland Larsson
Le stelle:
Ali Suljic (1997, difensore), Valmir Berisha (1996, attaccante), Sixten Mohlin (1996, portiere)
 
Così come l'Iraq, anche la Svezia partecipa per la prima volta ad un Mondiale riservato ai diciassettenni. Prettamente scandinavi nel modo di giocare, gli svedese portano una ventata di freschezza e alcuni ragazzi di assoluto talento, tra i quali spicca il bosniaco - ovviamente naturalizzato - Sulijc, nato addirittura nel 1997. Elias Andersson e il centravanti Engvall sono gli altri nomi da tenere a mente; entrambi cercati da alcune società olandesi, avranno modo di mettersi definitivamente in mostra.

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