giovedì 5 dicembre 2013

AUSTRALIA - Il punto sulla stagione: Brisbane di nuovo in copertina, ma a Sydney due squadre sognano in grande

Besart Berisha, punta di Brisbane


Novità e protagonisti inaspettati. In Australia, come ogni anno, i pronostici sono scritti per essere sorprendentemente ribaltati, ed anche quest'edizione di A-League pare rispettare in pieno tale regola. 


Dopo un terzo di regular season giocata, si può già iniziare ad intuire la piega che questa stagione sta prendendo. Il grande ritorno, dopo un anno di transizione, di Brisbane merita la copertina di questo scorcio di campionato; campioni nel 2011 e nel 2012, i Roar, hanno pagato l'ultima annata dove la squadra - evidentemente sazia di obiettivi raggiunti - non ha reso come ci si aspettava. Così in inverno la società è intervenuta mischiando le carte nel roster, accettando passivamente la scelta di Mitch Nicholls di andare a rinforzare i Melbourne Victory, e incassando circa tre milioni di dollari per la cessione del talentuoso estern Ben Halloran, passato nella seconda serie tedesca.


Kwame Yeboah, talento classe '94 dei Roar

La grande differenza però l'anno fatta i recuperi. Già, perchè due dei protagonisti in negativo dello scorso anno, la punta albanese Besart Berisha e il terzino destro Ivan Franjic (ora in odore di nazionale), sembravano lontani parenti di quelli ammirati nelle precedenti edizioni di A-League. Curiosa, la storia dell'attaccante, che Gigi De Biasi vorrebbe a tutti i costi per la sua nazionale ma - data l'impossibilità oggettiva di essere a disposizione - ha dovuto rinunciarvi, almeno per il momento. "Giocare per l'Albania sarebbe importantissimo - ha dichiarato recentemente Berisha, classe 1985 e fiuto per il gol da fare invidia a molti - tuttavia sto molto bene in Australia e a Brisbane. Siccome penso che il mio prossimo futuro sarà ancora qui, dovrò accettare il fatto che sarà impossibile rappresentare il mio paese". L'inizio col botto dei Roar, costruito con sei vittorie su otto uscite (alternate a due sconfitte) e all'esplosione del talento Yeboah, non può ancora essere catalogato come fuga, dato che dietro le due franchigie di Sydney non hanno nessuna intenzione di lasciare campo all'attuale capolista. C'è tanta qualità, sulla South-East Coast: i Western Sydney Wanderers in due anni sono diventati una realtà. Secondo posto all'esordio, con sconfitta solo nella finalissima di aprile, e mezza città che inizia a seguirli assiduamente nel magnifico impianto di Parramatta, dove il giapponese Shinji Ono disegna ancora calcio e guida un undici ben disposto, sempre pronto alla battaglia. Sull'altra sponda c'è Alex Del Piero, che con i suoi Sky Blues ha iniziato a singhiozzo per poi uscire nell'ultimo mese.


Adam Taggart, capocannoniere attuale

Un discorso a parte lo meritano i campioni in carica di Central Coast ed i Melbourne Victory. I Mariners sono in piena zona playoff, ma le perdite dello scorso mercato sono risultate davvero pesanti - una su tutte, il portiere Matt Ryan - e per Phil Moss non è semplice ricostruire una mentalità che è andata un po' perdendosi in quel di Gosford. I Victory, che ad oggi stanno stravincendo il duello cittadino con i derelitti Heart (dopo lo sgarbo estivo in cui i biancorossi hanno sottratto ai blu l'ex Harry Kewell), posseggono il secondo attacco del campionato ma dietro imbarcano acqua peggio del Titanic, nonostante il rilancio di James Troisi, esterno che da noi ha avuto poca fortuna ma che in Australia ha già toccato quota 5 reti. A comandare la graduatoria dei bomber è però Adam Taggart, centravanti dei Newcastle Jets: per lui sei gol, arrotondati da una tripletta segnata ai Melbourne Heart nella penultima giornata.

RISULTATI 8° TURNO - Central Coast 0-0 Melbourne Victory, Brisbane 1-0 Perth, Sydney Fc 2-0 Newcastle, Wellington 0-0 Western Sydney, Melbourne Heart 3-3 Adelaide.

CLASSIFICA - Brisbane 18, Sydney Fc e Western Sydney Wanderers 15, Melbourne Victory e Newcastle 12, Central Coast 10, Perth Glory 9, Adelaide 6, Wellington 4, Melbourne Heart 3.

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