mercoledì 4 dicembre 2013

Sudamericano Sub15 - Perù campione, trascinato da un... Iberico. Un nuovo inizio per la Franja Roja?


L'immagine finale è di quelle da sciogliere il cuore. Il Perù Sub-15 è campione sudamericano, e quando la squadra atterra all'aeroporto internazionale di Lima ci sono un migliaio di tifosi ad aspettare quei ragazzi che da qualche giorno sono considerati gli eroi boliviani. 


Il Perù diretto da "Jota Jota" Oré vince il Sudamericano di categoria contro ogni pronostico, e lo fa percorrendo un cammino pressochè perfetto che rende onore al lavoro fatto in fase di preparazione di questi ragazzi. Un pareggio e cinque vittorie, l'ultima nella finalissima contro la Colombia giustiziata da un gol di Luis Iberico, nuova "Joya" del calcio franjeado che già fa sognare l'Universidad de San Martin, squadra proprietaria del cartellino. Per lui, oltre al titolo continentale, anche cinque reti utili a laurearlo come capocannoniere della manifestazione.

Una manifestazione che non rimarrà impressa nella mente degli amanti del calcio giovanile per molto tempo. Disorganizzazione e buchi immensi sulle gradinate, a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia), sono all'ordine del giorno e nè la nazionale locale (ultima nella fase a giorni, sempre sconfitta), nè tantomeno la finale hanno attratto talent scout o curiosi di qualsiasi tipo. Sul campo però si sono viste cose interessanti, iniziando proprio dal Perù, squadra ordinata e compatta che però si è fatta valere soprattutto in fase realizzativa con i 14 gol segnati di fronte ai soli 5 subiti. Oltre ad Iberico, la Bicolor ha messo in mostra tutto il meglio dei settori giovanili locali, partendo dal portiere Renato Soliz che proprio poche ore fa è stato ingaggiato dai messicani del Pachuca, fino ad arrivare al possente centrale Boris Alzamora, fisico longilineo e muscolatura d'acciaio che gli prospettano un futuro interessante. Secondo posto per la Colombia, che in realtà in finale avrebbe avuto anche la possibilità di chhiudere la partita nel primo tempo, ma gli errori sotto porta dei Cafeteros hanno fatto sì che la più antica legge del calcio - ovvero quella secondo la quale sbagliando tanto si perde - si realizzasse proprio nella gara decisiva. Ottimo comunque il loro cammino, nel quale si è messo in mostra il centravanti Edward Bolaños Angulo, in gol quattro volte.

Terzo posto per l'Argentina, che nella finalina ha regolato il Cile grazie alle reti della coppia d'attacco composta da Federico Vietto (fratello di Luciano) e dall'interessante Matias Roskopf, bomber del Colon, mentre il Brasile - ancora una volta - si merita il titolo di delusione del torneo, non riuscendosi a qualificare nemmeno per le semifinali. La Canarinha, a parte qualche sporadica eccezione, non ha fatto vedere nulla di particolare, arrivando terza nel girone e uscendo anzitempo, beccandosi così le pesantissime critiche dei giornali locali nonostante la giovane età di questi ragazzi lasci intendere un possibile miglioramento.

FINALE
Perù 1-0 Colombia

FINALE 3° POSTO
Argentina 2-1 Cile

CAPOCANNONIERE
Luis Iberico (Perù) - 6 reti

Nessun commento:

Posta un commento