Piccola tra grandi. A pochi chilometri da Salisburgo sorge Grödig, piccolo comune ai piedi della catena montuosa delle Berchtesgaden Alps dove - da qualche mese - la piccola realtà calcistica sta incantando l'Austria. E non solo.
L'SV Grödig, neopromosso in Bundesliga, occupa sorprendentemente il secondo posto della classifica del massimo campionato austriaco, frutto di un impatto immediato in quella categoria che, in sessantacinque anni, non aveva mai conosciuto. Questo perchè dal 1948, anno della sua fondazione, il Grödig ha sempre militato nelle categorie semi-professionistiche, non potendo contare su nessun investitore alle spalle che le permettesse di fare il salto di qualità. Ma nel 2002 inizia la lenta, vincente ascesa; Anton Haas, industriale nato a Salisburgo con intrallazzi vari in ambito sportivo, rileva la società per un pugno di euro, e nel giro di tre anni costruisce una macchina pezzo per pezzo, che passa dalle paludi della 1.Klass alla Eerste Divisie, la seconda divisione, facendo così il tanto meritato salto nel professionismo. Il ritorno immediato in Regionalliga non abbatte Hass, bravo nel biennio successivo a riconquistarsi sul campo ciò che nel 2006 gli era stato nuovamente tolto. Questo avvenimento ha portato serietà e ambizioni nella piccola cittadina del Salisburghese: due ex-giocatori, Edi Glieder ed Heimo Pfeifenberger, hanno cominciato qui, con successo, la nuova carriera di allenatore. E sono proprio loro a condurre la compagine nei campionati a seguire, che in realtà continuano ad assumere sembianze contrastanti, dato che il Grödig sembra sempre sul punto di diventare grande, ma poi precipita immediatamente nella normalità. Fino al 2012, dove Haas decide di tentare la scalata all'Olimpo; il numero uno dei biancoblu chiama Adi Hutter, 43 anni ed ex nazionale, e gli consegna le chiavi della panchina chiedendogli uno sforzo per la promozione.
Philipp Zulechner |
Detto, fatto. Eerste Liga stravinta con dieci punti di vantaggio sulla seconda, grazie al miglior attacco e ad una difesa blindatissima. A Grödig è festa grande: Haas, per premiare i suoi ragazzi, li porta in viaggio a Londra per qualche giorno, prima di rimettersi a lavorare per programmare l'anno successivo (il primo in assoluto in massima serie). Che si preannuncia duro e pieno di insidie. Intanto il mercato porta via ad Hutter due pilastri della promozione, perchè il mediano Simic deve tornare all'Austria Vienna, mentre il bomber Witteven - che in Eerste aveva letteralmente spostato gli equilibri - saluta e va al Neudstad. L'attacco è ai minimi termini, ma il jolly è dietro l'angolo, e si chiama Philipp Zulechner. Classe 1990, nato a Vienna ma cresciuto nei Red Bull Salisburgo, non ha esitato a rispondere "presente" alla chiamata del Grödig, contro il quale l'anno prima aveva lottato per la promozione vestendo la maglia dell'Horn. Nessuno, nemmeno il più ottimista dei tifosi, poteva immaginare un suo impatto così devastante nella massima serie; all'esordio assoluto spara due pallottole nella porta dello Sturm Graz a domicilio (segnerà altre quattro doppiette in seguito), poi impatta la difficile partita contro il Rapid Vienna riprendendo gli avversari con un destro al novantesimo. Dopo queste prestazioni, è chiaro che non potevano mancare le prime voci di mercato: Livorno ed Hellas sarebbero sulle sue tracce per gennaio, ma la società - in piena lotta per l'Europa League - vorrebbe trattenerlo almeno fino a fine stagione, dopo di chè realizzerà un'ottima plusvalenza (visto il suo arrivo da svincolato).
L'Untersberg-Arena |
Zulechner è ormai un idolo dell'Untersberg-Arena, complesso dalla capacità di quasi cinquemila spettatori, che prende il nome dal monte che la sovrasta e - in previsione Europa League - dovrà essere risistemata per aumentarne la capienza. L'alternativa sarebbe giocare a Salisburgo, sul campo del colosso Red Bulls, che guida la classifica dopo aver fatto il vuoto di avversari nei primi mesi di Bundes. Il Grödig però non è solo Zulechner, e sarebbe riduttivo ricondurre tutte e fortune ai soli gol del numero 14, perchè attorno a lui Hutter ha disegnato un 3-4-1-2 davvero pungente, che esalta le qualità del reparto offensivo (con Zulechner giocano lo spagnolo Tomi e la mezzapunta Elsneg) e ha dato visibilità alle sgroppate del 20enne laterale destro, Marvin Potzmann, uno dei prossimi talenti austriaci in rampa di lancio. I prossimi mesi diranno qualcosa di più su questa squadra, che alla ripresa del campionato - inizio febbraio - andrà a trovare i vicini del Salisburgo, vittoriosi nel primo scontro 3-0. Perchè anche se la distanza tra le grandi esiste ancora, il Grödig non ha paura.
RISULTATI 21° TURNO - Grödig 2-1 Admira; Wacker 0-1 Red Bulls Salisburgo; Sturm Graz 2-0 Rapid Vienna; Wiener Neudstad 1-1 Wolfsberger AC; Austria Vienna 1-1 Ried
CLASSIFICA -Salisburgo 46; Grödig 35; Rapid Vienna 31; Austria Vienna 30; Ried 29; Sturm Graz 26; Wolfsberger AC 25; Wiener N. 22; Wacker 16; Admira 14.
CLASSIFICA -Salisburgo 46; Grödig 35; Rapid Vienna 31; Austria Vienna 30; Ried 29; Sturm Graz 26; Wolfsberger AC 25; Wiener N. 22; Wacker 16; Admira 14.
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