mercoledì 29 gennaio 2014

Il Punto di Vista - Quando la differenza la fa l'attaccante: Padelli e Berisha a confronto


Oggi mi vorrei soffermare su uno scambio di opinioni che ho avuto, assieme ad altre persone, con un utente del  forum di ToroNews, community che frequento da circa sette anni. L'oggetto del "contendere", diciamo così, è Daniele Padelli, portiere del Torino.


Premessa. Molti - se non tutti - tifosi del Torino, quest'estate, nutrivano più di un dubbio su un suo impiego da titolare (me compreso); ci si chiedeva com'è possibile affidare le chiavi di un ruolo così delicato ad un eterno secondo portiere, che sì vanta anche lo status di ex promessa (con un'esperienza nel Liverpool, se ricordate), ma che poi le promesse non le ha proprio mantenute, tanto che anche l'Udinese - società che storicamente sa "aspettare" i talenti - lo ha messo alla porta addirittura svincolandolo. Padelli, ad oggi, sta disputando comunque un discreto campionato dove alterna belle parate a situazioni meno belle, soprattutto sulle uscite e sui tiri da lontano che, troppo spesso, ci sono costati un gol subito (Cagliari e Sampdoria i primi due esempi che mi vengono in mente).

Detto questo, nel post che seguirà si fa un confronto tra una parata di Padelli contro l'Atalanta e il gol subito in Lazio - Juventus da Berisha, numero uno biancoceleste, da Fernando Llorente.


Chiedendo scusa per la grandezza, vi recito il post: "Alla Lazio il portiere che ha rubato il posto a MARCHETTI sabato sera ha preso un gol del genere. Padelli ha solo tolto un pallone dall'incrocio salvando risultato e partita... ma non diciamolo, mi raccomando..."

Parliamone. Innanzitutto, anche se non c'entra nulla nella fattispecie del mio ragionamento, Berisha non ha rubato il posto a nessuno. Semplicemente Federico Marchetti è solo uno dei tanti giocatori castigati dalla società Lazio per motivi contrattuali. Altrimenti sarebbe titolare, questo è certo.

Ma veniamo all'oggetto in questione, ovvero la parata di Padelli, che trovate dal minuto 01.15 del video qui sotto



Come si evince dalle immagini, la parata non è particolarmente facile, perchè il pallone colpito di testa da Denis prende una traiettoria angolata sì, ma procede lentamente verso l'incrocio dei pali della porta difesa da Padelli, che quindi dal limite dell'area piccola può facilmente leggere la situazione. C'è da specificare anche un'altra cosa, a mio parere importante: l'azione da cui nasce questo colpo di testa è semplicemente una palla persa a centrocampo dal Torino, in particolare da Vives, che quindi dà il via sì ad un'imbastitura potenzialmente pericolosa, che però vede la maggior parte degli atalantini colti in contropiede da tale azione di rimessa. Come merito al portiere va dato l'ottimo senso della posizione, che gli ha permesso con pochi passi di recuperare verso la porta per alzare il pallone e mandarlo in angolo.

Veniamo ora al gol di Llorente in Lazio - Juventus.



Innanzitutto, su questa situazione c'è da fare la prima riflessione che viene spontanea. Contrariamente all'Atalanta, in quel preciso momento la Juve era in un momento di pressione e dunque stava manovrando per cercare di pareggiare lo svantaggio del primo tempo. Oltre alle marcature molto blande della difesa laziale, in mezzo al cui maglie si è mossa molto bene la catena di destra bianconera, si vede come Tevez - scaricando palla su Lichtsteiner crei una voragine in mezzo dove Llorente riesce a "leggere" l'arrivo del pallone al momento del cross. Che lo svizzero effettua bene, probabilmente perchè questo - a differenza di prima - è qualcosa di provato, e che lo spagnolo taglia moltissimo, non permettendo a Berisha di capire se e dove si insaccherà la sfera. A mio parere, una buona parte delle colpe del portiere kossovaro, sta nel posizionamento; se infatti osserviamo bene al momento del cross, Berisha è già troppo avanti per poter intervenire efficacemente e può quindi solo sperare che nessun avversario incocci la palla. Cosa che - ahi lui - non succede, e che porta la Juventus al pareggio meritato.

In conclusione: seppur possano sembrare due azioni in fotocopia per lo svolgimento globale, la bravura degli attaccanti ha fatto la differenza. Llorente, infatti, probabilmente sapendo cosa fare in tale situazione, ha potuto imprimere più forza ed effetto al pallone, cosa che Denis - intendiamoci, già molto bravo ad arrivarci - non ha potuto fare a causa del controtempo con cui si è gettato a cercare di colpire, marcato molto bene da Glik che non gli ha prestato il fianco. Il posizionamento sicuramente conta senza dubbio, e Padelli (meno incline ad uscire) questa volta è stato più fortunato del collega, che ha abbozzato un'uscita per poi rimanere a metà strada. Quindi, un bravo a Padelli per la concentrazione e per l'esatta lettura della situazione, ma probabilmente sul colpo di testa di Llorente sarebbe capitolato ugualmente.

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