martedì 25 febbraio 2014

Al via la AFC Champions League 2014: il Guangzhou cerca il bis. Breve Preview del Torneo


Dopo tre turni preliminari, prende finalmente il via la 33ª edizione di AFC Champions League, la massima competizione asiatica per club. 


Ai nastri di partenza si presenteranno 32 squadre, 31 delle quali andranno senza tanti fronzoli alla caccia del titolo conquistato lo scorso novembre dal Guangzhou Evergrande, grande favorita anche per quest'anno, che con un doppio pareggio regolò i coreani del Seoul FC potandosi a casa il primo torfeo internazionale della propria storia. Ricca di fascino, la Champions asiatica raccoglie tutto il meglio del calcio continentale (tanto che gli otto gironi sono tutti impronosticabili), ma alla fine vede prevalere quasi sempre le squadre dei paesi più orientali come Giappone, Corea del Sud e - in ultimo - la Cina. Solo nel 2011, recentemente, la coppa è finita in un paese arabo (in Qatar, quando a sollevare il trofeo fu l'Al Sadd allenato da Jorge Fossati). Per la partita inaugurale, scenderanno in campo i cinesi dello Shandong Luneng (che in rosa possono vantare i brasiliani Vagner Love ed Aloisio, più Walter Montillo), che ospiteranno i thailandesi del Burinam. L'ultima curiosità riguarda la composizione dei gironi, ai quali si è data la priorità su base geografica: le squadre si paesi arabi comporranno i primi quattro raggruppamenti, le altre i restanti.

LA FASE A GRUPPI


GRUPPO A
AL JAZIRA (UAE)
AL RAYYAN (QAT)
AL SHABAB (SAU)
ESTEGHLAL (IRN)

Grande occasione per Walter Zenga ed il suo Al-Jazira. Il 53enne tecnico italiano riparte come l'anno scorso alla ricerca di qualcosa d'importante, e per farlo la società gli ha preso un colosso per il centrocampo come il brasiliano Jucilei, che assieme alla fantasia di Barrada e ai gol di Caicedo dovranno fare la differenza in un gruppo non scontato. I qatarioti dell'Al-Rayyan sono da prendere con le molle e per conto loro buttano in campo l'esperienza di Lucho Gonzalez a supporto del tandem d'attacco nigeriano composto da Kalu Uche e Yakubu. Un occhio di riguardo lo meritano anche i sauditi dell'Al Shabab, squadra che in campionato sta facendo bene (attualmente al quarto posto) e nel quale prende a calci il pallone Fernando Menegazzo, vecchia conoscenza del calcio italiano. Con lui, nell'esordio sul campo della matricola iraniana Esteghlal, ci sarà anche McNelly Torres, idolo di una generazione di colombiani.

GRUPPO B
AL FATEH (SAU)
BUNYODKOR (UZB)
EL JAISH (QAT)
FOOLAD (IRN)

Quattro squadre di secondo piano, o meglio non tra le più accreditate per andare fino in fondo, vanno a comporre il girone B. I qatarioti dell'El Jaish, che esordiranno in casa contro il Foolad (probabile vittima sacrificale), hanno nel tecnico tunisino Maaloul e nei gol di Nilmar le loro uniche armi d'attacco. Il Bunyodkor, compagine uzbeka, ogni anno cambia volto e di conseguenza va inquadrata nel contesto a lungo termine, mentre l'Al Fateh sta vivendo un momento complicato, perchè nonostante i gol del bomber brasiliano Elton, in campionato non vince da due mesi e attualmente è terz'ultima.

GRUPPO C
AL AIN (UAE)
AL ITTIHAD (SAU)
LEKHWIYA (QAT)
TRACTOR SAZI (IRN)

Esclusi i Tractor Sazi, che prenderanno quest'avventura più come esperienza che come opportunità di vincere la coppa, potenzialmente in questo raggruppamento ci sono tre squadre da primo posto. L'Al Ain di Quique Sanchez Flores è una delle squadre più compatte e quadrate del continente, ma sulla propria strada troverà un Al Ittihad - ultimo club ad aver aperto e poi chiuso un ciclo vincente in Champions (l'ultima nel 2005) - che punterà fortissimo su questo torneo. Infine, ostacolo ancora più gagliardo, il Lekhwiya campione in carica del Qatar, che può vantare una rosa molto completa e piena di soluzioni. Ad allenarla è una vecchia gloria belga, Eric Gerets, che in campo gioca con uno spregiudicatissimo 4-2-3-1 importato direttamente dall'Europa.

GRUPPO D
AL AHLI (UAE)
AL HILAL (SAU)
AL SADD (QAT)
SEPAHAN (IRN)

Sfida a suon di gol nel gruppo D. L'Al-Ahli, club degli Emirati, contano su quelli dei brasiliani Grafite e Ciel (e sulle magie di Luis Jimenez, cileno con una lunga militanza italiana), mentre in Arabia (dove il tecnico è la gloria locale Sami Al Jaber) rispondono con l'ex Fluminense Thiago Nevez. Anche l'Al Sadd dice la sua, con la strana coppia formata da Raul Gonzalez Blanco e Niang. Insomma, vince chi segna di più. A discapito del povero Sepahan, arrivato qui dopo un complicato percorso agli spareggi.


GRUPPO E
BURINAM (THA)
CEREZO OSAKA (GIA)
POHANG STEELERS (KOR)
SHANDONG LUNENG (CHN)

Lo Shandong Luneng, squadra cinese che se il Guangzhou di Lippi non esistesse farebbe incetta di titoli in patria, questa volta non vuole fallire. Per questo il mercato faraonico invernale ha portato a Cuca i rinforzi giusti per affrontare due competizioni. Così, alla corte del brasiliano, sono stati accolti tra mille festeggiamenti Junior Urso, Walter Montillo (pagato una cifra record) e Aloisio, che vanno ad aggiungersi al già presente Vagner Love. A contrastare la potenza cinese ci proveranno i Cerezo Osaka del talento Kakitani e di Diego Forlan, e i coreani Steelers, squadra senza particolari individualità ma abituata a certi palcoscenici). Un passo indietro i thailandesi del Burinam, campioni in patria.

GRUPPO F
BEIJING GOUAN (CHN)
SANFRECCE HIROSHIMA (GIA)
FC SEOUL (KOR)
CENTRAL COAST MARINERS (AUS)

L'ecuadoregno Guerron e il nigeriano Utaka sono le frecce appuntite nell'arco del Gouan, compagine in ascesa del calcio cinese che si affaccia alla Champions con velleità di guastafeste. Non è dato sapere se basterà, ma di certo è sufficente per mettere i ragazzi di Gregorio Manzano in prima fila con la vista ai sedicesimi di finale. Di contro, i campioni giapponesi di due anni fa - il Sanfrecce Hiroshima - squadra ordinata e quadrata, ma senza giocatori di spicco, e i vicecampioni della scorsa edizione, i coreani del Seoul, che però rispetto al passato hanno perso il leader Damjanovic, sbarcato proprio nella Super League cinese. Non vanno sottovalutati infine i Mariners, una delle squadre di spicco della A-League, che però - come anche le altre australiane - sono penalizzate dalle traversate oceaniche per giocare in trasferta.

GRUPPO G
GUANGZHOU EVERGRANDE (CHN)
JEONBUK MOTORS (KOR)
MELBOURNE VICTORY (AUS)
YOKOHAMA MARINOS (GIA)

I campioni in carica del Guangzhou, allenati da Marcello Lippi, hanno perso Dario Conca ma acquistato Alessandro Diamanti. Con un Alino in più nel motore, proveranno a dare l'assalto al trofeo per un bis che farebbe sognare il movimento calcistico cinese. Avversari, come da regolamento, cinesi e coreani, oltre ai Melbourne Victory del bomber Archie Thompson e del gigante cileno, leader della retroguardia, Pablo Contreras. I Jeonbuk Motors, secondi nella scorsa K-League, puntano forte sull'anima brasiliana della squadra, composta dal trequartista Leonardo e dalle punte Caio e Marcos Aurelio. Interessante invece la filosofia dei Marinos, allenato da un cultore del 4-2-3-1 come Higuchi, che dopo la beffa subita lo scorso anno all'ultima giornata (titolo perso in rimonta, all'ultimo respiro), dovrà mostrare una reazione da squadra matura.

GRUPPO H
GUIZHOU RENHE (CHN)
KAWASAKI FRONTALE (GIA)
ULSAN (KOR)
WESTERN SYDNEY WANDERERS (AUS)

Freschi di Supercoppa conquistata sul Guangzhou (grazie ad un grandissimo gol di Muslimovic) i Guizhou Rehne rinforzano la rosa con due tasselli importanti per centrare la seconda fase del torneo. A centrocampo sono stati aggiunti centimetri e chili con il polacco Maczynski, ma è in attacco - con l'innesto dell'ex baby prodigio brasiliano Hyuri - che il piccolo club cinese intende spaccare le partite. Gli Ulsan, campioni due anni fa e sempre agguerriti, completano un girone interessante assieme ai giapponesi del Kawasaki Frontale e agli australiani della metà rossa di Sydney, gli Wanderers. Proprio questi ultimi saranno la novità: ottima squadra e tifo, spesso, esagerato. Ci sarà da divertirsi.

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