mercoledì 5 febbraio 2014

ARGENTINA - "Primera para todos"! Torna il campionato: la Preview del Torneo Final 2014


Finalmente si ricomincia. Eppure sembrava ieri quando a Boedo si festeggiava il San Lorenzo campione del Torneo Inicial, al termine di un semestre in cui i ragazzi di Juan Antonio Pizzi sono stati più forte di tutto e di tutti, perfino dell'incredibile infortunio che a metà percorso gli aveva tolto il bomber Cauteruccio.


Ma questo, appunto, ormai è il passato, ed il Cuervo ora dovrà guardarsi bene alle spalle dal tentativo di detronizzazione che gli altri club stanno progettando, contando sul doppio impegno di un San Lorenzo chiamato all'esame di maturità. Ma che Primera Division ci attende? Senza dubbio, una delle più povere della storia, se è vero che di soldi ormai in giro se ne vedono pochi e che - i giocatori più forti - o vanno all'estero oppure vengono tenuti in ostaggio dalle società di appartenenza, il cui unico obbiettivo è monetizzare al massimo. Un'altra tegola sulla già traballante situazione economica è il fallimento su tutta la linea del "Futbol para Todos", provvedimento preso dalla Kirchner tra il 2008 ed il 2009 in virtù della precaria stabilità di un Paese che sta conoscendo un'altra crisi dopo la breve ripresa economica. Ebbene, il "tutto per tutti" si è rivelata un'arma a doppio taglio, perchè da un lato si è permesso a tutti di vedere il campionato, ma dall'altro molte emittenti ne hanno approfittato trasmettendo tutte gli stessi eventi, in barba alla pay-tv che però non ha più versato denaro nelle casse dei club. Parallelamente, l'AFA ha perso parecchi sponsor, e la precarietà stagnante globale ha fatto sì che gli squali come Grondona siano sempre più ancorati ad una poltrona difficilmente sradicabile.

Nicolas Blandi presentato al San Lorenzo

FERMATE I CAMPIONI - Detto questo, c'è il campo che deve comunque darci un responso. Mai come in questo semestre la Primera Division sembra aperta a qualsiasi risultato. In prima fila, ovviamente, i campioni in carica del Club San Lorenzo de Almagro, che in questo periodo di pausa hanno dovuto dire addio al tecnico del titolo, Juan Antonio Pizzi, approdato in Spagna al Valencia. Al suo posto è arrivata una vecchia volpe della panchina come Edgardo Bauza, un allenatore che proverà a dare continuità alla vocazione offensiva inculcata da Pizzi ad un gruppo davvero eroico. Gli Azulgrana sono intevenuti in maniera interessante in fase di mercato, puntellando la difesa con l'arrivo del difensore centrale colombiano Carlos Valdes, colosso dell'Independiente Santa Fe, ma soprattutto davanti, dove in attesa del ritorno di Cauteruccio il Ciclon ha inanellato una coppia di botti niente male. Il primo risponde al nome di Nicolas Blandi, che al San Lorenzo piaceva già un anno fa quando Pizzi lo mise in cima alla lista della spesa, arrivato dal Boca Juniors in comproprietà per poco meno di due milioni di dollari. Con lui - notizia delle ultime ore - anche Mauro Matos, forse uno dei giocatori più corteggiati negli ultimi due mesi. Con Maurito ci hanno provato Independiente, Belgrano, Gimnasia La Plata, Tigre e Godoy Cruz, senza portare però gli argomenti (soldi) adeguati. Così Marcelo Tinelli è riuscito a imprigionarlo al Bajo Flores, sistemando la rosa in previsione anche della Libertadores. Attorno ai nuovi acquisti c'è il San Lorenzo di sempre, con il pacchetto arretrato confermato (Buffarini, ormai considerato terzino, ha rifiutato il Messico) e la mediana che ha in Kalinski, Ortigoza e Mercier tre potenziali titolari, mentre davanti - con i nuovi arrivi - troverà meno spazio Gonzalo Veron, considerate le presenze di Piatti, Romagnoli e soprattutto della Joya Corréa. A margine, ha salutato la società Alan Ruiz: per lui prestito oneroso con diritto di riscatto in Brasile, dove giocherà nel Gremio.

Ever Banega, nuovo acquisto del Newell's

LE PRETENDENTI - Tante. Ed agguerrite. Stilare una sorta di griglia sarebbe sbagliato e inopportuno, perchè il campionato argentino - da sempre - offre imprevedibilità e pochi spazi ad una lettura semplicistica. E allora, tanto per cominciare, non va sottovalutato il Velez Sarsfield del nuovo corso "Turu" Flores, arrivato al posto di un Gareca ormai con la pancia piena e desideroso di mettersi in mostra. Il Fortin non ha modificato la rosa, se non per necessità impellenti come quelle di liberarsi di un paio di ingaggi pesanti. Infatti, se nella casellina delle entrate non c'è nulla da segnalare, a dare l'addio a Liniers sono un incompreso (il Pocho Federico Insua, finito all'Independiente), un giovane in rampa di lancio (Ezequiel Rescaldani, per il quale il Malaga ha staccato un assegno importante) e una riserva (il colombiano Jonathan Copéte, che cerca spazio in patria nel Santa Fe). Rivoluzioni, in ogni caso, non ne ha fatte nessuna. Forse solo il Racing, che dopo il bruttissimo semestre salvato verso la fine dalla "cura" di Mostaza Merlo, tessera il possente centravanti colombiano Wason Renteria e fa cassa con le cessioni di Agustin Pellettieri, Rodrigo Battaglia e Mario Regueiro. L'Academia sembra però finalmente matura per un posto importante, anche se il problema vero rimane il solito, ovvero che lo stesso ragionamento viene fatto ad ogni vigilia di campionato, salvo poi venire spietatamente smontato. Le eterne rivali, River Plate e Boca Juniors, hanno lavorato intensamente per cancellare le ultime sciagure sportive; purtroppo i soldi sono pochi, se non nulla, e non è che ci si può ingegnare più di tanto. I Millonarios, dopo un tira e molla durato settimane, hanno mandato in Cile Rodrigo Mora e Jonathan Bottinelli, liberando di fatto due slot per gli arrivi di Fernando Cavenaghi e, a sorpresa, Bruno Uribarri, terzino mancino ex Colon che permetterà a Ramon Diaz di spostare Vangioni nel cuore del gioco. La stessa strategia l'hanno seguita a La Ribera, dove hanno ufficializzato poche ore fa l'arrivo di Diego Perotti, esterno prelevato in prestito dal Siviglia (il padre, Hugo, è una vecchia gloria del club), che va ad aggiungersi al terzino Hernan Grana (All Boys) ed al centrale Juan Forlin, che al Boca Juniors ci è calcisticamente nato e cresciuto. Il resto è stato fatto dal grande lavoro di Angelici, soprattutto per quanto riguarda lo sfoltimento di un gruppo dove gli scontenti non si contavano. Alla fine del mercato si contano out, Burdisso (Galatasaray), Cangéle, Caruzzo, Ribair Rodriguez ed Escudero, oltre a Leandro Paredes, colpo della Roma targata Sabatini. A margine, non vanno sottovalutate Lanus e Newell's. In particolar modo, il Granate dei gemelli Barros Schelotto dopo il secondo posto dell'Inicial pare intenzionato a fare il colpaccio, grazie anche alla sempre più affiatata colonia di ex Boca Juniors, ai quali si cercherà di aggiungere fino all'ultimo minuto Ismael Blanco, che andrebbe a prendere il posto del partente Cristian Chavéz. Out anche Balbi e Ledesma (entrambi volati in Ecuador, alla LDU), e Leandro Diaz, che si accasa all'Everton cileno. I 12 mila accorsi al "Coloso del Parque" per l'arrivo di Ever Banega la dicono tutta sull'attaccamento al Newell's e alla voglia di tornare protagonisti; infatti, se l'arrivo del ragazzo originario di Rosario sud - barrio Saladillo - è preso come pretesto per stringersi attorno alla squadra, è altrettanto importante sottlineare come la Lepra voglia rilanciarsi in grande stile. Con l'ex Valencia arriva un altro rinforzo per la fascia come Alexis Castro (Atletico Rafaela), mentre a salutare l'Argentina sono Pablo Peréz e Rinaldo Cruzado.

Franco Zuculini firma con l'Arsenal

CHE FATE DA GRANDI? - A metà tra il Paradiso e l'Inferno ci sono Estudiantes, Belgrano, Arsenal, Gimnasia La Plata e Rosario Central. Tutte e cinque in una posizione pericolosa, che potrebbe precipitare di fronte ad un semestre con pochi punti incamerati. A dirlo è la Tabla del Descenso, che come di consueto stabilisce chi scende e chi si salva, ma la differnza con le posizioni scottanti quest'anno è più sottile che mai. C'è da dire che Estudiantes e Arsenal non dovrebbero avere problemi a sistemarsi in fretta, ed anzi, attendiamo sempre con impazienza il momento in cui soprattutto il Pincha tornerà a frequentare le parti alte della classifica. Mauricio Pellegrino, dal suo insediamento, sta operando meticolosamente sulla mentalità dei suoi, provando a spezzare il legame con Juan Sebastian Veron, giocatore che ormai le cartucce le ha sparate tutte. Purtroppo le casse societarie sono più vuote che mai, e se da un lato si è fatto fondo con gli addii di Santiago Vergini e della Gata Fernandez, dall'altra si è potuto fare poco in entrata, dove ci si deve accontentare dell'uruguagio Juan Manuel Olivera e sperare nell'esplosione di Carrillo. L'Arse invece è un club in salute, protetto dalle grosse spalle della famiglia Grondona, e scommette sul rilancio di Franco Zuculini. Discorso diverso per le altre tre citate: il Lobo platense ha perso il suo leader della mediana, quel Mussis che ha ceduto alle sirene danesi e firmato col Copenaghen, mentre il Central non ha trovato l'attaccante tanto agognato da Miguel Angel Russo. E il Belgrano? Semplicemente non ha fatto nulla se non rimandare la delusione Diego Ftacla al Tigre. Un po' poco, per chi ancora vive di rendita della prima stagione in Primera, quando venne trainato alla salvezza da un grande Franco Vazquéz.

Il bomber Miralles posa al "Carminati" di Bahia Blanca

LA ZONA CALDA - Ci rientrano tutte le altre, chi più e chi meno. Partendo dal fondo, non si può non notare come il Colon - dei cui problemi ormai sappiamo tutti - abbia imboccato un tunnel pericoloso costeggiato dal trend negativo di chi non sa più vincere. Come se non bastasse, il Sabalero ovviamente ha perso tutti i migliori, portandosi a Santa Fe solo comprimari del calibro di Lalinde, Carlos Soto (All Boys) e Videla, centrocampista con un discreto passato in B Nacional. Molto male anche il Godoy Cruz, che a gennaio ha ufficialmente esonerato Martin Palermo (al suo posto Almiron) e occupa attualmente l'ultima posizione nel percorso salvezza. L'Olimpo ha rinnovato il suo attacco, tesserando a sorpresa il bomber Ezequiel Miralles e la seconda punta colombiana Valencia per migliorare i numeri sotto porta (peggior attacco del primo semestre), mentre il Tigre di Alegre puntella la difesa con il roccioso Ignacio Canuto e chiede i gol salvezza all' "Indio" Nahuelpan. Nelle sabbie mobili della bassa classifica ci sono ovviamente anche Quilmes e All Boys, due compagini letteralmente spolpate anno dopo anno da gestioni al limite del dilettantistico; il Cervezero affida l'affida l'attacco all'ex napoletano Cristian Chavéz, l'Albo perde Matos a parametro zero e punta sul ritorno del baby prodigio Sarmiento. Non pervenuto, l'Atletico Rafaela.

Il ritorno di Pisculichi all'Argentinos

CI PROVA BORGHI - Alla Paternal non sanno più che fare. Penultimi in fatto di Promedio, all'Argentinos Juniors si affidano a due "profeti in patria": il primo in panchina, il secondo in attacco. Claudio Borghi eredita il ruolo di allenatore da Ricardo Caruso Lombardi ("Buona fortuna - ha commentato il vulcanico personaggio - ne avrà bisogno") non resistendo al richiamo di una società, e di una tifoseria, che lo hanno consacrato al grande calcio. "Voglio portare il concetto di futbol semplice e redditizio", sono state le prime parole del Pichi dopo il suo insediamento, che affiderà i gol salvezza a Leonardo Pisculichi, attaccante giramondo anche lui lanciato dal Bicho e il gioco ai soliti ragazzi che ogni anno vengono partoriti da un settore giovanile perennemente florido. Solito schema dunque,che però stavolta potrebbe non bastare.

IL PROGRAMMA DEL 1° TURNO
Venerdì 07/02/14 
Estudiantes LP 21 : 00 Arsenal de Sarandí 
Vélez Sársfield 23 : 15 Tigre 

Sabato 08/02/14 
Club Olimpo 01 : 30 San Lorenzo
Argentinos Juniors 22 : 30 Godoy Cruz
Atlético de Rafaela 23 : 30 All Boys 

Domenica 09/02/14 
Racing Club 00 : 30 Colón de Santa Fe 
Quilmes 21 : 00 Rosario Central 
Newells Old Boys 22 : 00 Boca Juniors 

Lunedì 10/02/14 
River Plate 01 : 30 Gimnasia LP

Martedì 11/02/14 
Belgrano  01 : 15 Lanús 

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