martedì 18 febbraio 2014

Sivasspor: gol impronunciabili per conquistare l'Europa



Sivas, cuore della Turchia. Capoluogo dell'omonima provincia, questa città rappresenta a livello calcistico uno dei trampolini di lancio per gli atleti turchi emergenti, pur non essendo un punto geografico florido dal punto di vista delle individualità.

Ma Sivas è anche il nuovo che avanza; questo perchè il club cittadino, il Sivasspor, quest'anno ha deciso di fare sul serio, e dopo ventuno giornate lo troviamo lassù, a fare la voce grossa dietro le tre grandi e in lotta per un posto in Europa League. Impensabile, solo un anno fa, quando la società chiama Roberto Carlos e gli affida l'incarico di allenatore. "E' un posto tranquillo - afferma l'ex terzino del Brasile - che mi permette di fare la giusta esperienza senza eccessive pressioni". Già, ma il quarto posto - seppur provvisorio - dei biancorossi, non è solo merito dell'ottimo lavoro dell'ex Anji, che ha sì dato un'impronta vincente ad un gruppo reduce da un campionato (lo scorso) abbastanza anonimo, contando però sull'apporto decisivo di alcuni giocatori che sono letteralmente esplosi. Scorrendo la rosa del Sivasspor si notano alcune vecchie conoscenze del calcio italiano come Manuel Da Costa o Cicinho, idoli locali (il centrocampista Ozturk) e giocatori in cerca dell'ultimo grande contratto della carriera (l'esterno Pierre Utaka). Ma la copertina, almeno quest'anno, se la prende solo Aatif Chahechouhe, centravanti francese dalle origine marocchine e cognome impronunciabile; un classe 1986 nativo di Fountanay-Aux-Roses, piccolo paese nel centro della Francia dove i genitori sono arrivati nell'ondata di immigrazione maghrebina proveniente dall'Africa del Nord. 

E' lui a prendersi le luci della ribalta in questo esaltante campionato: 13 gol giocando tutte le partite, di cui tre realizzati su rigore e tutti - ad eccezione del primo siglato nella sconfitta contro il Fenerbahce - utili a fare punti. La sua storia assomiglia alla classica favola calcistica, con un inizio da talento in ascesa e un prosieguo tra mille difficoltà, tra cui il non riuscire ad esprimersi sui livelli che i suoi tecnici nelle giovanili gli avevano predetto. Pescato dal Sedan nel 2007, all'età di 21 anni, Chahechouhe lascia le serie amatoriale e si trasferisce nelle Ardenne, dove si fermerà una sola stagione per via della poca considerazione da parte dello staff tecnico rossoverde. "Il ragazzo è bravo - era il pensiero comune - ma poco incline ad inserirsi nel contesto di un gruppo"; nonostante ciò, questo attaccante dal fisico potente e compatto fa in tempo ad esordire in Ligue 2 nelle ultime cinque giornate del campionato, segnando il gol vittoria nell'ultima contro il Grenoble. In estate arriva la chiamata del Nancy, che gli offre un buon contratto - di fatto - per relegarlo con la squadra riserve dopo la preparazione estiva. Infatti, il biennio in Lorena è da dimenticare, con sette presenze complessive e la voglia di cambiare aria.



"Ho capito che in Francia stavo perdendo tempo - dichiarò Chahechouhe pochi mesi dopo a France Football - e ho deciso di rimettermi in gioco". Parole ferme, dette da un ragazzo che sembra aver capito di aver bisogno della classica svolta per la carriera. Che arriva in Bulgaria, con la maglia biancoblu del Chernomorets Burgas, dove l'attaccante finalmente esplode. "Ricordo con piacere il periodo in Bulgaria - dice Chahechouhe - gli allenamenti non erano durissimi e nel weekend riuscivo a dare il meglio. Peccato per gli ultimi due mesi, quando per aver sottovalutato un fastidio alla caviglia mi sono dovuto fermare". Già, perchè fino a quel momento i numeri parlavano chiaro e raccontavano di dieci gol in quindici presenze. Un buon bottino, che gli permette di ridiscutere il contratto in essere con il club bulgaro. Nell'agosto 2012 però arriva la chiamata del Sivasspor: "Inizialmente non sapevo cosa aspettarmi - ricorda il ventiseienne francese - ma ero convinto di accettare, sia per me che per la mia carriera. E ho fatto bene, perchè quest'anno c'è un nuovo grande mister". Roberto Carlos per lui stravede, tanto da non rinunciarci mai, perchè il club di Sivas opta per un gioco molto pragmatico che richiede un killer-instinct letale sotto porta. E anche quando non segna, come due settimane fa nel ritorno contro il Fenerbahce, è decisivo con entrambi gli assist che scrivono il 2-0 finale.

Vertice di un 4-2-3-1 a trazione anteriore, Chahechouhe è stato riscattato proprio in estate dal Chernomorets per una cifra vicina agli ottocentomila euro; lui, con quel numero 92 sulle spalle, a forza di gol ha fatto lievitare il prezzo del cartellino fino a cinque milioni di euro attirando nuovamente su di sè le sirene francesi. Una Francia che lo ha scaricato troppo presto, e che ora lo rivuole a caro prezzo. D'altronde si sa: gli errori si pagano.

RISULTATI 21° TURNO - Caykur Rizespor 5 - 1 Gaziantepspor, Kayserispor 1 - 0 Genclerbirligi, Kardemir 2 - 2 Trabzonspor, Akhisar 0 - 2 Kayseri, Besiktas 1 - 0 Bursaspor, Fenerbahce 2 - 1 Kasimpasa, Konyaspor 2 - 3 Elazigspor, Antalyaspor 2 - 2 Galatasaray, Eskisehirspor 2 - 2 Sivasspor. 

CLASSIFICA - Fenerbahce 47, Besiktas 42, Galatasaray 41, Sivasspor 36, Kardemir 34, Eskisehirspor 31, Akhisar 31, Kasimpasa 30, Trabzonspor 30, Bursaspor 28, Konyaspor 26, Gaziantepspor 25, Genclerbirligi 24, Antalyaspor 23, Elazigspor 22, Caykur Rizespor 21, Kayseri 16, Kayserispor 16.

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