lunedì 17 febbraio 2014

SPECIALE - La Francia... verde: viaggio tra i giovani della Ligue 1

Kondogbia (Monaco)

Fare di necessità virtù. In Francia ci stanno provando, perchè la situazione economica dei club non è rosea come potrebbe sembrare. E perchè, soprattutto, non tutti i proprietaria di una società in Ligue 1 hanno la fortuna di essere sceicchi o petrolieri.


Ad eccezione di Paris Saint Germain e Monaco, quindi, anche nella nuova stagione la maggior parte dei club transalpini si è dovuta ingegnare per coltivare in casa i propri pezzi pregiati, di modo da ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. In tal senso, il tutto è stato più difficile a dirsi che a farsi, tanto che persino le società più forti hanno contribuito attivamente a fare della Ligue 1 uno dei tornei più giovani d'Europa. Ed anzi, tra quelli di spicco, si può tranquillamente asserire che il campionato francese arriva dietro solo all'Eredivisie in fatto di età media. Nonostante la Francia venga vista un po' come il ripostiglio calcistico tra i grandi tornei europei, la Ligue 1 propone ogni anno ottimi spunti di discussione, primo tra i quali - ovviamente - il fattore legato ai giovani. Molti, e alcuni davvero interessanti.

L'ORO DI MONTECARLO - Nonostante la faraonica campagna acquisti estiva, il Monaco non ha badato a spese nemmeno in termini di forze fresche per la panchina. Claudio Ranieri, oltre a fenomeni totali come Radamel Falcao Garcia o James Rodriguez, può coccolarsi alcuni dei migliori talenti in salsa francese attualmente nei dintorni. Sia chiaro, per portarli nel Principato la società ha dovuto sborsare la bellezza di 29 milioni di euro, ma probabilmente il gioco è valso la candela. Venti di questi sono stati staccati in un assegno unico con destinazione Siviglia, dove dopo l'exploit del mondiale giovanile turco, la società andalusa ha venduto a peso d'oro Geoffrey Kondogbia, centrocampista che definire totale è un eufemismo. Un potenziale fenomeno, come il collega di reparto e nazionale Paul Pogba. Nato a Semours e cresciuto nel floridissimo viviaio del Lens, due stagioni fa è volato in Spagna dove - dopo aver esordito nella squadra B del Siviglia - ha messo insieme ben 31 presenze segnando anche un gol. In pochi match è diventato uno dei cardini del centrocampo monegasco, e Ranieri non può più farne a meno. Come è diventato irrinunciabile Nicolas Isimat-Mirin, gigantesco difensore centrale classe 1991 che in estate è stato letteralmente strappato a PSG e Olimpique Marsiglia; giocava nel Valenciennes, e dopo l'infortunio patito a inizio campionato, in questo 2014 è partito forte giocando le ultime due partite da titolare inamovibile. Novità, infine, anche in attacco, dove il Monaco - tra i Falcao, i Riviere e i Berbatov - punta forte su Anthony Martial, lionese classe 1995 che la davanti sgomita per un posto e nel frattempo apprende i trucchi del mestiere dai grandi campioni in forza al Monaco. Per lui, in stagione, otto presenze e due reti, entrambe decisive. Non male.

Digne (PSG)

PARIGI VAL BENE UN TALENTO - Emergere in mezzo ai fenomeni parigini non è stato facile. Eppure, con umiltà e lavoro, Adrien Rabiot è diventato una certezza per il PSG. Un PSG che se lo coccola e lo protegge, con Laurent Blanc bravo a gestirne con cura ogni dettaglio tecnico e mentale. Eppure, in poche apparizioni, Rabiot si è già fatto notare, soprattutto nel match contro il Guingamp dove nel finale ha segnato il primo dei due gol con i quali i parigini batterono i rossoneri. Centrocampista centrale, diciannove anni da compiere (è del 1995), Rabiot rappresenta una valida alternativa ai centrocampisti titolari e in stagione ha collezionato 18 gettoni di presenza, di cui 11 da subentrato. A sinistra, in staffetta con Maxwell, gioca Lucas Digne, anche lui fresco campione del mondo con la Francia Under 20, e terzino sinistro molto bravo in fase difensiva e nel gioco aereo. In attacco, spazio a Hervin Ongenda (1995), centravanti di origini congolesi che proprio in questi ultimi tempi si è affacciato in prima squadra.

LIONE E MARSIGLIA RILANCIANO - Alle prese con casse societarie perennemente vuote (sebbene le cause non siano le stesse), Lione e Marsiglia puntano forte su alcuni ragazzini terribili. Nel cuore della Francia stanno raccogliendo gli ottimi frutti del vivaio, che dopo i fasti della prima gestione Aulas è diventato linfa vitale per il sostentamento del club. Samuel Umtiti (1993, anche nel gruppo della Francia mondiale) è ormai un perno della difesa, mentre Rachid Ghezzal rappresenta uno stantuffo importante sulla fascia sinistra. Davanti, alle spalle di Gomis e Briand, troviamo il centravanti Benzia, attaccante addirittura del 1996 che fisicamente somiglia ad un clone di Belfodil, altro prodotto del settore giovanile lionese. In Costa Azzurra invece investono pesantemente sui talenti: Florian Thauvin, 1993, è il talento più fulgido che ne rappresenta l'operato. Esterno letale in inserimento, Thauvin calcia perfettamente con entrambi i piedi e risulta mortifero sulle punizioni. Arrivarci non è però stato facile, dato che il Lille - padrone del cartellino - avrebbe voluto trattenerlo dopo la grande stagione giocata al Bastia lo scorso anno. In mezzo al campo, i marsigliesi si sono sistemati per parecchio tempo con la coppia formata da Giannelli Imbula (1992) e Mario Lemina (1993), due che in coppia giocano da veterani e che l'OM ha pescato rispettivamente da Guingamp e Lorient.

Adama Ba (Bastia)

GLI EMERGENTI - Da metà classifica in giù, subito dopo le grandi, ci sono alcuni ragazzi che meritano la menzione. A Lille puntano forte sul centrocampista Souahilo Meitè, metronomo di origini ivoriane classe 1994, mentre a Rennes hanno affidato le chiavi della difesa a Cedric Hountondji (1994), colosso di un metro e novantaquattro già in odore di nazionale. Jordan Veretout (1994), centrocampista del Nantes e perno dell'Under 21 transalpina, è forse il diamante più luccicante del lotto; è un centrocampista che sa rompere ed impostare, ma grazie all'abilità nel leggere l'ultimo passaggio è stato spostato da Der Zakarian a supporto del centravanti Djordjevic. I gol salvezza di Nizza e Valenciennes passano nei piedi di Neil Maupay (1996) e Jean Cristophe Bahebeck (1993), che i biancorossi hanno ottenuto in prestito dal PSG. Un altro talento degno di menzione, infine, è Adama Ba del Bastia, nato nel 1993 in Mauritania e prossimo alla naturalizzazione. Gioca esterno destro, e nello scacchiere corso è l'alter ego di Krasic: ottima velocità, progressione e dribbling. Questo ragazzo ha tutto per sfondare, così come gli altri, che in Francia cercano il trampolino decisivo per il grande salto.

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