martedì 11 febbraio 2014

SVIZZERA - E' Ba...SI...lea! Spallata decisiva al campionato dopo lo scontro diretto


Alla vigilia dello scorso weekend tirava aria nuova in Svizzera. Di rinnovamento, come se qualcosa stesse cambiando nelle gerarchie di uno dei campionati meno combattuti degli ultimi anni. Qui, in Svizzera, domina da un lustro il Basilea, che nell'anticipo della ventesima giornata di Super League riceveva uno Young Boys desideroso di fare il colpaccio e prendersi la testa della classifica.


E invece? Invece non cambia nulla, anche se i rossoblu di Murat Yakin hanno reso la cosa più interessante giocando un primo tempo pessimo, al termine del quale gli ospiti - vera squadra rivelazione di quest'anno - stavano conducendo la partita 2-1 dopo una frazione interpretata in maniera impeccabile. Ma il Basilea è squadra tosta, come ha dimostrato anche in Europa, e molto spesso basta una piccola scintilla per riaccenderla. Scintilla scoccata dal veterano Streller, come un lampo nel buio, ad un solo minuto dal fischio finale, quando un pallone rimesso in gioco da Xhaka diventa un assist per l'ex nazionale che batte Mvogo per accorciare le distanze. Da qui è cominciata un'altra gara, e ben presto - nella ripresa - i gol segnati in avvio da Bertone e Gerndt sembrano solo lontane pallottole sparate da un fucile che di cartucce ormai non ne ha più. Il resto è solo conseguenza, impersonificata in campo dal folletto cileno Diaz che prima trova il gol del 2-2 e poi, complice un arbitro abbastanza di manica larga, procura il rigore che Frei trasforma per la vittoria finale.

Una nuvola, una bolla di sapone, come a dire: "Complimenti Young Boys, ma ripassate il prossimo anno". Quattro titoli di fila dovrebbero aver fatto storia; soprattutto in Svizzera, dove di soldi - nel calcio, sembra incredibile - ne girano ben pochi, e dunque la lungimiranza dei club diventa un fattore impattante per conseguire il massimo risultato. Lo ha fatto il Basilea, in mano all'impresario Bernarhd Heuster, nell'ultimo decennio, quando con un'incredibile incetta di titoli si è sensibilmente avvicinata nell'albo d'oro a Grassoppher e Servette, unici due club nella storia ad aver fatto meglio. Una crescita costante, confermata anche dagli exploit europei che l'hanno portata a crescere anno dopo anno, fino alla semifinale di Europa League persa contro il Chelsea  lo scorso anno. In patria invece non c'è gara, e poco importa se il mercato di gennaio (complice l'eliminazione dalla Champions League) ha portato via il talento egiziano Mohammed Salah - passato al Chelsea - perchè dalle parti del St. Jakob Park l'unica cosa che conta è il gruppo. Un gruppo coeso, esaltato dalle doti del tecnico Murat Yakin, passato direttamente dal campo alla panchina di un Basilea che anche quest'anno dovrebbe aver messo il punto esclamativo al campionato. E' altresì ovvio di come contino le individualità, che in casa Basilea sono tante: il portiere Sommer è ricercato da molti top club europei, la coppia di terzini composta dallo svedese Safari e dall'argentino Sauro (ex Boca Juniors) è la migliore del campionato, mentre gli altri due reparti offrono un sacco di opzioni per poter cambiare a partita in corso. E, curiosità, c'è anche l'erede designato di Salah: si chiama Mohammed El Nenny, è nato al Cairo nel 1992 e oltre alla nazionalità, con il neoacquisto dei Blues condivide il ruolo di seconda punta che svaria e apre le difese.

La Super League svizzera, date le premesse economiche e la poca appetibilità sul mercato internazionale, ogni anno deve ridimensionarsi e le società sono costrette a cedere i propri gioielli, affidandosi a cavalli di ritorno mixati a giocatori esperti o in cerca di rilancio. Lo Young Boys, secondo in classifica, in difesa presenta due senatori come l'ex cesenate Von Bergen e il terzino Alain Rochat, mentre il Grassoppher (che ha perso il bosniaco Hajrovic, passato al Galatasaray) - terzo ad un solo punto dallo Young Boys - quest'anno ha provato a rimettere in piedi l'ex talento Nassim Ben Khalifa, classe 1992 che troppo presto aveva tentato l'avventura all'estero, non riuscendo a sfondare in Bundesliga. Ciononostante, alcuni ragazzi in rampa di lancio meritano una menzione particolare; nelle Cavallette giocano Michael Frei (incursore 19enne di centrocampo) e la punta venezuelana Josef Martinez (1992, fresco di convocazione in nazionale e capocannoniere del torneo al pari di Streller), mentre il Sion allenato dal francese Roussey si affida in attacco al ghanese Ebenezer Assifuah e il Lucerna - quarto - si coccola un altro egiziano, Mohammed Kahraba. In tutto questo c'è spazio anche per il Losanna di Marco Simone, fanalino di coda con sette punti di ritardo proprio sul Sion. La salvezza è lontana, nonostante le ultime buone prove offerte sotto il punto di vista del gioco. Che potrebbero non bastare, anche dopo la vittoria nello scontro diretto.

RISULTATI 20° TURNO - Basilea 3-2 Young Boys; Thun 2-1 Lucerna; Grassoppher 1-2 Aarau; Son 1-2 Losanna; San Gallo 0-2 Zurigo.
CLASSIFICA - Basilea 39; Young Boys 34; Grassoppher 33; Lucerna 32; San Gallo 30; Zurigo 28; Thun 27; Aarau 22; Sion 17; Losanna 10.

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