lunedì 10 marzo 2014

BELGIO - La nuova Africa: Liegi in gol all'insegna del "Black Power"


Lo aveva detto, Guy Luzon, al termine della partita contro il Bruges persa per 1-0 da uno Standard troppo brutto per essere quello vero: "Fino a quando alterneremo superbia ad umiltà, non andremo da nessuna parte".


Parole pesanti, che sembrano calzare a pennello per un club che vacilla a metà classifica di una Jupiler League non trascendentale; invece lo Standard Liegi è primo, con sei punti di vantaggio proprio sul Bruges che sette giorni fa era tornato in gioco per poi essere nuovamente allontanato dopo il pareggio impostogli dallo Zulte Waregem sabato sera. Sei punti, che in previsione del rush finale potrebbero bastare al club di Liegi per festeggiare il titolo.

Il 2-0 rifilato al Mechelen ha soddisfatto Luzon, che quest'anno deve il successo della sua squadra principalmente all'efficace assetto offensivo che in estate è stato impresso nella mente dei ragazzi; in campo, in un 4-4-2 che sembra più un 4-2-4 di stampo "contiano", fanno bella mostra alcuni talenti che proprio in questa stagione hanno scelto di maturare ed esplodere definitivamente. Due di questi hanno risolto l'ultima partita, con un gol a testa. Cos'hanno in comune? Sono entrambi di origine africana, ed entrambi - nemmeno a dirlo - si stanno imponendo all'attenzione di tutta l'Europa in ottica mercato.

Per descrivere Michy Batshuayi non basterebbero le pagine di un intero libro. Nato a Bruxelles da genitori congolesi, questo ragazzo a Liegi cresce umanamente e professionalmente. A otto anni entra a far parte del vivaio dei Rouches, un club che per gli abitanti della Vallonia rappresenta una fede in cui specchiarsi e alla quale appartenere. Ma la testa è quella che è, e non è raro qualche suo colpo di testa anche fuori dal campo; per questo non è particolarmente amato dagli allenatori, che però in partita non possono fare a meno di lui. Prima di esordire tra i professionisti, nel 2010, passa diverse stagioni a spaccare le porte nei campionati giovanili. In una partita contro il Bruges, categoria Under-19, segna quattro reti nei primi quarantacinque minuti di gioco, ma nella ripresa - dopo pochi istanti - rifila un pugno in piena faccia ad un avversario reagendo ad un intervento duro ma corretto, beccandosi uno dei tanti cartellini rossi della sua pur breve carriera. Eppure, dopo aver compiuto il grande salto tra i grandi, Batshuayi pian piano si prende sempre più spazio in un attacco che oggi non può prescindere dalla sua presenza. Ad oggi, il talento classe 1993 ha già messo a segno 18 reti totali, migliorando di fatto la dozzina segnata lo scorso anno, che era già il doppio rispetto al 2011/12, dove di gol ne marcò 6. Nel 4-4-2 a trazione anteriore di Luzon, Batshuayi gioca prima punta e spazia su tutto il fronte d'attacco, sfruttando il suo enorme fisico imponente per aprirsi gli spazi giusti e creare lo scompiglio necessario a favore dei compagni.

Uno di loro, Imoh Ezekiel, contro il Mechelen è partito sorprendentemente in panchina, ma questo non gli ha impedito di scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori. Il destro di prima intenzione con cui ha chiuso la partita racchiude l'essenza di questo ragazzo chiuso e riservato, che a differenza del collega si mette in mostra solo per quello che fa vedere sul rettangolo verde. Coetaneo di Batshuayi, nativo di Lagos, nel 2010  è stato pescato in Nigeria nel piccolo club del 36 Lion, dove giocava prevalentemente sulla fascia sinistra sfruttando l'impressionante progressione in suo possesso per rientrare e impallinare il portiere di turno. Arrivato in Belgio, nei primi mesi ha avuto problemi di ambientamento dovuti al clima ed al cibo, ma la folta comunità africana presente a Liegi lo ha aiutato ad inserirsi, anche se gradualmente. Se Batshuayi è il braccio, Ezekiel è senza dubbio la mente; destro naturale, rende indifferentemente in area e fuori con la sua velocità che lo porta spesso all'inserimento vincente. Luzon per lui stravede, tanto da averlo utilizzato quasi sempre, anche quando - a novembre - sembrava che una fastidiosa pubalgia avesse deciso di mettergli i bastoni tra le ruote. Ma Ezekiel è un combattente, e ha continuato a giocare, contribuendo all'ottimo assortimento di una coppia d'attacco tra le più prolifiche in Europa, che ad oggi vanta 28 reti totali. Queste prestazioni non hanno fatto che accendere i riflettori su di lui, tanto che per il prossimo ciclo della nazionale nigeriana, in vista della Coppa d'Africa, Keshi ha già fatto sapere che penserà anche a lui per continuare il processo di svecchiamento delle Green Eagles. Il tutto, mentre in Vallonia si coccolano le loro galline dalle uova d'oro, in previsione di un calciomercato estivo che si preannuncia frizzante. Il tutto, all'insegna del "Black Power".

RISULTATI 29° TURNO - Standard Liegi 2-0 Mechelen; Genk 3-1 Mons; KV Oostende 0-0 Kortrijik; Charleroi 1-1 Lierse; Zulte Waregem 1-1 Bruges; OH Leuven 1-0 Anderlecht; Lokeren 0-0 Beveren; Cercle Bruges 1-4 Gent.
CLASSIFICA - Standard Liegi 66; Bruges 60; Anderlecht 54; Zulte Waregem 50; Lokeren 48; Genk e Gent 44; Kortrijk 38; KV Oostende 34; Cercle Bruges 33; Lierse 32; Mechelen e Charleroi 31; Beveren 30; OH Leuven 27; Mons 19.

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