venerdì 21 marzo 2014

GRECIA - Olympiakos senza avversarie: quarantunesimo titolo nel Pireo


La cocente eliminazione in Champions League non cancella una grande vittoria. L'Olympiakos è campione di Grecia per la quarantunesima volta della sua centenaria storia. L'ufficialità è arrivata con cinque partite d'anticipo, dopo il 2-0 rifilato al Panthrakikos in un Pireo tirato a lucido per la festa già pregustata nelle scorse settimane.



Uscire dall'Old Trafford dopo aver subito tre reti da quel Robin Van Persie che in stagione ha zoppicato fino a martedì, rimarrà un ricordo indelebile. E allora, per consolarsi, tanto vale continuare a scolpire il proprio nome nell'albo d'oro in patria. L'Olympiakos Pireo non molla un centimetro e si accaparra il quarantunesimo titolo in un paese dove il calcio procede di pari passo alla crisi economica irreversibile in cui versa la Grecia. Per i biancorossi è il quarto successo di fila, il decimo negli ultimi undici anni, il sedicesimo negli ultimi diciotto. Insomma, giriamola pure in tutte le salse, ma la realtà non cambia: in Grecia c'è una sola grande realtà. Che, frenata da un livello medio locale tendenzialmente basso, fa fatica ad imporsi in Europa.

La cavalcata vincente di questa stagione somiglia molto a quelle degli scorsi anni, con una squadra che lotta dall'inizio alla fine e inanella vittorie a grappoli, battendo record stabiliti da sè stessa come le tredici vittoria di fila che in questo campionato hanno permesso ai ragazzi di Michel di prendere il largo tra fine settembre e gennaio. Di contro, a cinque giornate dalla fine, due sole sconfitte, arrivate contro le due compagine che hanno almeno una parvenza di ostacoli duri da superare, ovvero PAOK e Panathinaikos. Per il resto, poco da segnalare, se non l'impatto straordinario avuto dalla conduzione tecnica solo un anno fa, quando il giocattolo sembrava essersi rotto.

E' infatti il febbraio 2013 quando la dirigenza chiama sulla panchina dell'Olympiakos José Miguel Gonzalez Martin del Campo, più semplicemente conosciuto come Michel. Castigliano di Madrid, 51 anni da compiere da qui a pochi giorni, Michel eredita un incarico delicato perchè in quel momento la società è reduce dal divorzio con il portoghese Leonardo Jardim, che per incomprensioni con l'ambiente saluta la Grecia e molla la squadra a metà stagione. Dopo l'interregno targato Nikopolidis, Michel prende il gruppo e lo plasma subito secondo i suoi dettami tattici, imbastendo un 4-2-3-1 in cui vengono esaltate le potenzialità offensive della rosa. Porta il Thrilos al titolo, poi in estate cerca di fare necessità virtù in fase di mercato; e, come se non bastasse, la dirigenza a gennaio gli vende due dei giocatori più impattanti presenti in rosa che rispondono ai nomi di Mitroglou e Weiss, entrambi intenzionati ad accettare destinazioni più remunerative. Nessun problema, perchè è il gioco la forza di questo allenatore cresciuto nel Real Madrid Castilla e creatosi tra Getafe e Siviglia; un gioco che - come sempre - continua ad esaltare e far rinascere gli attaccanti. Sotto la cura Michel esplodono - anzi, riesplodono - il talento di Javier Saviola, la voglia di rinascita del paraguayano Valdéz, la fantasia del Chori Dominguez e la solidità dei difensori Holebas e Miguel Torres. Parallelamente, vengono valorizzati giovani come il costaricano Joel Campbell piuttosto che l'esterno Hernan Perez, giovane paraguayano arrivato a gennaio dal Villarreal.

Un lavoro meticoloso e produttivo, aiutato dall'assenza di avversarie credibili. Basti pensare che il secondo posto è attualmente condiviso da Atromitos e PAOK, mentre il Panathinaikos - pur consolandosi con lo 0 a 3 imposto ai campioni un mese fa - dista ben 21 punti dalla vetta. L'altra grande, l'Aris Salonicco, è addirittura ultima in classifica e probabilmente retrocederà, dati gli otto punti che la staccano dalla zona play-out. E l'AEK, declassata ad inizio anno per problemi economici, boccheggia addirittura nella terza serie greca. Questo spiega il poco appeal della Super League in Europa, e se l'Olympiakos in parte maschera - o comunque ci prova - il fallimento del movimento greco, il campionato locale più di qualche giovane dalle belle speranze non produce, basti pensare che ancora oggi il capocannoniere stagionale è Mitroglou, uno che in Grecia non ci gioca nemmeno più. L'orizzonte, quello greco, è buio. E allora non resta che accontentarsi, perchè intanto, quarantuno campionati, fanno dell'Olympiakos una delle squadre più titolate d'Europa. Meglio di nulla, in tempi di crisi.

RISULTATI 29° TURNO - Veria 1-1 Atromitos; OFI 2 - 0 Apollon Smirnis; Olympiakos Piraeus 2 - 0 Panthrakikos; PAS Giannina 0 - 1 Panathinaikos; Asteras Tripolis 2 - 3 Ergotelis; Panionios 4 - 2 Levadiakos; Platanias 7 - 0 Kalloni; Aris 1 - 1 PAOK; Panaitolikos 1 - 0 Xanthi. 
CLASSIFICA - Olympiakos Piraeus 77; Atromitos e PAOK 59; Panathinaikos 56; Asteras Tripolis 51; OFI 38; Panaitolikos e Panthrakikos 37; PAS Giannina 36; Ergotelis 35; Panionios 34; Kalloni e Levadiakos 33; Xanthi 32; Apollon Smirnis 29; Veria e Platanias 28; Aris 20.

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