mercoledì 19 marzo 2014

RUSSIA - Kaborè, l'arma in più del Krasnodar europeo


Gli ultimi dodici mesi sono stati speciali per la nazionale del Burkina Faso. Gli "Stalloni" si sono classificati secondi all'ultima Coppa d'Africa, perdendo l'occasione di andare al prossimo mondiale brasiliano solo in virtù della legge dei gol in trasferta, che nello spareggio di novembre hanno premiato l'Algeria.


Uno dei giocatori fondamentali di questa squadra è senza dubbio Charles Kaborè, leader del centrocampo burkinabè e rappresentante di spicco di un calcio ancora sconosciuto ai più: "Non ci sono segreti, se non che siamo un popolo che lavora sodo gli uni per gli altri - ha detto Kaborè in un'interessantissima intervista rilasciata ad un quotidiano importante qualche settimana fa - Siamo una squadra, non un gruppo di individui. E questa, è la nostra forza".

Kaborè nasce nella seconda città del paese, Bobo-Dioulasso, ed inizia la sua carriera professionale a Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, prima di spiccare il volo verso la Francia e la sua seconda divisione, dove nel 2007 firma un importante contratto con il Libourne. Dimostra subito di avere una grande grinta, e dopo essersi adattato allo stile e all'ambiente del campionato francese, la stagione successiva compie il grande accasandosi all'Olimpique Marsiglia. "Lasciare il Burkina Faso è stata la scelta migliore - ricorda oggi lui - perchè in realtà nulla mi legava ad esso. Ho perso i genitoriquando ero piccolo, e la Francia rappresentava un modo per diventare qualcuno".

Il centrocampista 26enne trascorre ben cinque stagioni nel sud della Francia, affermandosi come uno degli elementi più importanti di un Marsiglia che - con lui in campo - si porta a casa la bellezza di sei trofei, tra i quali una Ligue 1 a diciassette anni di distanza dall'ultima vittoria. "Quello del Marsiglia - dice Kaboré - è stato un grande periodo. Ho incontrato gente fantastica, ci siamo divertiti; ricordo con piacere il mio ex tecnico Eric Gerets, uno al quale potevi confidare tutto. Inoltre mi trovavo bene con tutti, in particolar modo con Heinze e Cissè. Tutte persone che mi hanno aiutato in campo e nella vita di tutti i giorni".

Nel febbraio del 2013 però arriva la svolta, forse inattesa dai più; Kaborè riceve un'offerta principesca dal Kuban Krasnodar, realtà emergente della Russian Premier League. Impossibile rinuncianrci, come ricorda lui stesso: "Dopo tanti anni al Marsiglia ho voluto affrontare una nuova sfida, accettando il Kuban per imparare e crescere ancora". Già, perchè il Kuban - pur essendo uno dei club più antichi di Russia, non ha mai avuto particolare fortuna nella sua centenaria storia. Tradotto: zero titoli. Da quando però è tornato in Premier, nel 2010, con calma sta provando a smuovere le gerarchie del calcio russo. Lo scorso anno, dopo un'ottima stagione, il club gialloverde si è classificato quinto conquistandosi l'accesso all'Europa League. Un traguardo storico, perchè il primo per una società che rappresenta una città sconosciuta ai più, ma ricca di passione. 

"Io in campo ci metto voglia ed esperienza. Imparo ancora molto, da chiunque. Bisogna avere la testa, sapersi adattare. Io stesso all'inizio ho fatto fatica con la cultura russa - confessa il mediano - ora però ho imparato ad apprezzarla". Il successo di Kaborè nei campionati si è esteso anche per quanto riguarda la nazionale; con il Burkina Faso, questo ragazzo da molte virtù e poche parole, ha esordito a diciotto anni diventando presto un pilastro della stessa selezione, che ha centrato la qualificazione alle ultime tre Coppe d'Africa. In totale, ad oggi Kaborè vanta circa una cinquantina di presenze, e con l'amico Pitroipa rappresenta la certezza per il presente, ed il futuro, del calcio burkinabè. Nelle qualificazioni a Brasile 2014, i rossoverdi hanno stravinto il girone di qualificazione, perdendo lo spareggio contro l'Algeria dato che ai maghrebini è bastato l'1-0 del ritorno per ribaltare il 3-2 di Ouagadougou.

Kaborè avrà 30 anni compiuti quando la Russia ospiterà il mondiale del 2018; tuttavia le possibilità di qualificarsi con la sua nazionale non sono poche, e se è vero che nel frattempo dovrà contribuire alla crescita costante del Kuban, prima della rassegna iridata russa ci sarà da conquistare la quarta qualificazione consecutiva alla Coppa d'Africa. "Il calcio sta crescendo in Africa - chiosa Kaborè - e prima o poi arriverà anche il nostro momento. Abbiamo molti giovani che cercano di emergere. Ce la faremo".

RISULTATI 21°TURNO - Ural 2 - 1 Terek Grozny; Krylya Sovetov 0 - 2 Rostov; CSKA Moskva 1 - 0 Zenit; Kuban' Krasnodar 1 - 1 Dinamo Moskva; Amkar Perm' 0 - 0 Lokomotiv Moskva; Rubin Kazan' 3 - 1 Volga; Tom' Tomsk 1 - 1 Krasnodar; Spartak Moskva 2 - 2 Anzhi. 
CLASSIFICA - Lokomotiv Moskva 44; Zenit 41; Spartak Moskva 40; Dinamo Moskva 39; CSKA Moskva 37; Krasnodar e Amkar Perm' 34; Rostov 28; Rubin Kazan' 27; Kuban' Krasnodar 26; Krylya Sovetov 24; Volga e Ural 18; Tom' Tomsk 17; Terek Grozny 16; Anzhi 12.

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