lunedì 31 marzo 2014

IL PUNTO DI VISTA - Il rinnovo ipocrita di Prandelli



Come ben sapete, nei giorni scorsi è stato sciaguratamente rinnovato il contratto di Cesare Prandelli. Ormai conoscete bene il mio punto di vista. Buon uomo, persona perbene, allenatore navigato ma non adatto a guidare la Nazionale. Il motivo è semplice: l'obiettivo di una squadra dovrebbe essere vincere onestamente, possibilmente in bello stile.

Prandelli non ha come obiettivo quello di vincere, ma quello di premiare gli amici. Per questo non è adatto ad allenare la Nazionale.
Lo paghiamo tutti non certo per convocare gli amici (ogni riferimento a Giaccherini non è casuale).

Saprete anche che prende 1,7 mln all'anno, ben oltre il limite di cui parla Renzi. Di seguito trovate un interessante post di Filippo Facci, noto polemico.
Semplice e lineare, ma tralascia altre questioni. La principale: per 239k €, chi mai allenerebbe l'Italia? Secondo me la Nazionale rappresenta un onore, e potrebbe pure essere allenata per quella cifra. Tanto i papabili i soldi ce li hanno già in banca. Ma la realtà non è questa e per quei soldi un Capello o un Ancelotti non si alzano nemmeno dalla sedia.
Quindi, 200k per presentarsi con un allenatore non adeguato, una Nazionale scarsa e ridicolizzata o 2 mln per un allenatore bravo (che non è Prandelli) e una Nazionale che porti lustro allo stato-non-nazione?

"Perché Cesare Prandelli è sottratto a qualsiasi spending review? Perché i giornali citano il rinnovo del suo contratto e però tralasciano, o mettono in secondo piano, che il suo ingaggio non è diminuito bensì aumentato? Prandelli è anche amico di Renzi: perché per lui non vale la proposta che i manager statali non guadagnino più di 239 mila euro, cioè l’appannaggio del capo dello Stato? Prandelli è pagato dalla Fgic che è supervisionata dal Coni, ente pubblico come lo sono le Ferrovie: perché allora ci si scandalizza per lo stipendio di Mauro Moretti che è la metà di quello di Prandelli? Qualcuno osserva che la Fgic è in attivo: ma lo sono anche le Ferrovie. Qualcuno osserva che l’unico modo di avere un buon allenatore è pagarlo bene: ma questo non spiega perché altri allenatori di nazionali - di Germania e Inghilterra, per esempio - siano pagati di meno, e che le uniche nazioni che in cui l’allenatore prende più di Prandelli sono realtà particolari - e ricche - in cui altrimenti non andrebbe nessuno: come Cina, Russia, Arabia e Qatar. Aggiungiamo che stiamo parlando di uno stipendio da un milione e settecentomila euro l’anno. Aggiungiamo poi che in genere i dirigenti si premiano a risultato, noi invece rinnoviamo un contratto con anticipo sulla scadenza ma, soprattutto, prima ancora che inizi il Mondiale. Nota: non me ne frega niente che si abbassi lo stipendio a Prandelli, me ne frega di capire come accidenti funziona questo Paese". - Filippo Facci - 

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