martedì 27 maggio 2014

A volte (ri)tornano: la prima volta dell'Eibar, la rimonta del Caen e la riforma portoghese

L'Eibar promosso in Liga per la prima volta

Con i campionati europei ormai in archivio, anche i verdetti più importanti sono stati scritti. Se però della stagione di questo o quel club campione si sono ormai sprecate fiumi di parole, sono molte anche le società che si affacciano nei vari tornei di prima divisione in vista del prossimo anno. 


Tra sorprese e ritorni, fanno scalpore alcune storie interessanti provenienti dagli angoli più disparati del continente, dove troviamo ogni caratteristica delle classiche "favole calcistiche" che tanto affascinano chi, ancora oggi, vede il calcio come uno sport romantico.

QUESTIONE DI SOLDI - Nella Segunda Divison spagnola tutti si sarebbero aspettati il dominio del Deportivo La Coruna. Invece, sebbene alla vigilia le premesse fossero ottime, il club galiziano ha dovuto arrendersi al piccolo Eibar. Cuore dei Paesi Baschi, l'Eibar FC è il piccolo orgoglio di una regione che non vede l'ora di salutare la Spagna e staccarsene definitivamente; il cammino degli azulgrana ha avuto un che di miracoloso, viste le premesse della scorsa estate e gli scenari futuri che - purtroppo - non sembrano promettere nulla di buono. Neopromossa dopo un lustro passato in terza serie, la squadra presieduta dal vulcanico Aranzabal non credeva di arrivare così in alto dopo aver speso solo 240mila euro totali per fare mercato, mettendo assieme qualche giovane di belle speranze (grazie all'accordo con l'Athletic Bilbao) e un insieme di svincolati utili per portare l'esperienza necessaria in chiave salvezza. L'ascesa invece è stata incredibile: dopo l'inizio balbettante (due vittorie in tre mesi), la squadra ha iniziato a girare a metà stagione inanellando una serie positiva importante, sotto gli ordini di Gaizka Garitano, uno che di orgoglio basco se ne intende un bel po'. Dopo la vittoria sul campo del Barcelona B il gruppo ha iniziato a crederci, e con l'Alaves è arrivata l'ufficialità grazie anche ai contemporanei risultati favorevoli che hanno dato via alla festa. Ora però arrivano i problemi, classici per chi sta scrivendo pagine di una favola; il club, che non si aspettava questa cavalcata, ha bisogno di due milioni di euro circa per risistemare le casse societarie e lo stadio, dato che il "Municipal de Ipuruà" non è a norma e dovrà essere sicuramente ampliato. Proprio in questi giorni i tifosi si sono mobilitati per dare una mano al presidente, che già pregusta i derby con le "grandi" squadre basche nella prima, storica Liga dell'Eibar.

Il Penafiel festeggia la promozione

A VOLTE RITORNANO - Moreirense e Penafiel tornano nella massima divisione portoghese rispettivamente dopo nove ed otto anni. Lo fanno approfittando della recente riforma del calcio lusitano, dopo che la federazione ha accolto (con parecchi anni di ritardo) il ricorso del Boavista e dunque ha permesso al club bianconero di compiere direttamente un doppio salto promozione. Per farlo, la Liga Sagres è tornato un campionato a 18 squadre, e solo lo spareggio play-out vinto dal Paços Ferreira ha limitato a due le novità, visto che proprio all'ultimo l'Aves ha visto sfumare un obbiettivo mai così accattivante come in questa stagione. Il Moreirense ha letteralmente dominato il campionato; primo con 79 punti, due lunghezze di vantaggio sul Porto B che però è un'autentica corazzata, ha messo in riga squadre più forti e blasonate raggiungendo la promozione con largo anticipo. I gol, 22, del bomber Pires sono risultati il fattore decisivo a scavare il solco in classifica, così come l'ottimo lavoro svolto dal tecnico Antonio Conçeiçao, bravo a mettere sul campo tutto il suo bagaglio tattico in un 4-4-2 lineare ma terribilmente concreto. Ad Oporto, oltre che alla sentitissima rivalità con il Boavista, i Dragoni dovranno fare attenzione alla matricola terribile Penafiel, che la Primera Division l'abbandonò nel 2006 per poi stabilizzarsi in seconda divisione, senza mai trovare l'acuto decisivo. Il punto piazzato in casa contro il Feirense è risultato decisivo, e ha reso invana la bella rimonta dell'Aves, permettendo così ai rubronegros di conquistare una promozione che il tecnico Miguel Leal considera "un'impresa". Dietro al Penafiel c'è la Betclic, società con sede fiscale a Malta che opera nel campo delle scommesse sportive, dove si è fatta un nome soprattutto in Brasile e Portogallo. Quest'anno lo staff del presidente Gaspar Dias ha operato bene, trovando la grande stagione nei suoi interpreti principali (basti pensare che il centrale difensivo Vitor Bruno ha segnato 7 gol) consacrando alcuni talenti come il centrocampista Mota (in orbita Porto) e il 19enne paraguayano Mauro Caballero.

Tifosi del Caen

VITA DA... CAEN - A volte le soddisfazioni maggiori te le togli quando la vita ti presenta un'occasione da cogliere al volo. E' il caso del Caen, società francese della Bassa Normandia che dopo una rimonta clamorosa su Angers e Nancy, ha agganciato il terzo posto della Ligue 2, che vuol dire promozione a braccetto delle più blasonate Metz e Lens. Qui, negli anni '90, il calcio era tutto; buoni risultati, qualche salto in Europa e individualità importanti del calibro di Kenneth Andersson erano all'ordine del giorno. Più recentemente però, il Caen ha sempre lottato per la sopravvivenza, non riuscendo mai a tornare stabilmente nel calcio che conta. Quando tra aprile e maggio sono arriva sei vittorie consecutive, la stagione ha improvvisamentr svoltato, e l'esperienza del gruppo ne è diventato il fattore. Un gruppo che conta sui gol di Duhamel, 29 anni e ormai bandiera dei rossoblu, e sulle parate di Perquis, che con l'apporto del centrale Calvé ha blindato la sesta migliore difesa del campionato. Il tutto condìto dalle invenzioni del tunisino Faycal Fajr, centrocampista dalle spiccate doti offensive, nato in Tunisia e tra i migliori interpreti del ruolo in un campionato che ha riservato parecchie sorprese.


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