martedì 24 giugno 2014

Protagonisti in Brasile: Kenneth Omeruo, stellina nigeriana



Nella Coppa del Mondo attualmente in corso in Brasile ci sono parecchi ragazzi che si sono messi in mostra fin dalla fase a gironi.


Uno di loro è senza dubbio Kenneth Omeruo, baluardo difensivo - seppur giovanissimo - della nazionale nigeriana. Per parlare in maniera esauriente di questo centrale occorre però fare una premessa doverosa.
La Nigeria, da un biennio a questa parte, è una delle nazionali africane più giovani e dall'avvenire interessante grazie, soprattutto, al suo CT. Nell'ascesa di Omeruo infatti è importantissimo il ruolo di Stephen Keshi, allenatore che ha preso in mano la Nigeria dopo anni di anonimato rimettendola in sesto fino al trionfo del 2013 in Coppa d'Africa. Keshi, appena insediatosi in federazione, ha capito che il lavoro più importante andava fatto a livello psicologico; molti nomi altisonanti avevano la pancia piena, ed occorreva rivoluzionare lo zoccolo duro della squadra ringiovanendolo.

Proprio grazie a questo processo di cambiamento, nel gennaio del 2013 Omeruo riceve la prima convocazione ufficiale nelle Green Eagles, e da lì incomincia la sua parabola. Kenneth nasce nella regione dell'Abia State, a Kaduna, piccolo lembo di terra nel sud-est nigeriano, il 17 ottobre del 1993. La sua famiglia, come quasi tutti gli abitanti di questa zona, appartiene alla tribù di Igbo, della quale fanno parte numerosi personaggi di spicco nativi nigeriani. 

La sua carriera inizia fin da ragazzino, quando un osservatore dei Sunshine Stars (una delle società locali più prestigiose) lo vede ad un torneo giovanile e decide di portarlo ad Akure per farlo crescere nel proprio vivaio. Da lì, nel 2010 spicca il volo verso l'Europa; già a tredici anni da compiere, Omeruo è "vittima" di un'asta furibonda tra Anderlecht e Standard Liegi, che fanno letteralmente a gara per assicurarselo. Entrambe le società belghe, che in Africa lavorano molto e bene, hanno capito che questo ragazzo dal fisico decisamente sviluppato ha un avvenire importante. Alla fine è il club di Liegi a spuntarla: con lo Standard, Omeruo giocherà nelle giovanili fino al 2012 quando arriva la clamorosa chiamata del Chelsea, che lo ha visto al Mondiale Under 17 e vuole mettergli immediatamente le mani sopra.

Le difficili regole sull'immigrazione in Inghilterra però non facilitano il club londinese. Poco male, perchè Omeruo ha bisogno di giocare e nel frattempo collezionare quelle presenze in nazionale che gli permetterebbero di maturare un minimo di condizione per ottenere il permesso di lavoro inglese. Così nel 2012 i Blues lo cedono in prestito all'ADO Den Haag, dove il centrale gioca l'intera stagione da titolare (a 19 anni) togliendosi lo sfizio di segnare anche due gol in trentasei apparizioni. 
Prestazioni impressionanti, che gli valgono la (ri)chiamata da Londra, dove si allena fino a gennaio con i grandi e poi va a mettere insieme qualche gettone di presenza al Middlesbrough, in Championship.

Ciò che impressiona di più però è la sua scalata alla maglia della nazionale nigeriana. Dopo aver militato nell'Under 17, fa parte della spedizione colombiana del 2011 in Nigeria, dove le Aquile si arrendono ai quarti di finale. Il 9 gennaio del 2013, all'esordio con la squadra che in passato ha consacrato mostri sacri del calcio africano, riesce anche ad andare in gol. E' infatti suo il colpo di testa che impatta la gara contro Capo Verde, un'esecuzione impeccabile per stacco e tempismo, due tra le sue migliori doti. Omeruo è ormai un centrale che gioca principalmente con il piede destro, sebbene nasca terzino proprio per le sue abilità atletiche. Alto 185 centimetri, possiede una buona corsa abbinata ad un'intelligenza tattica che gli permette di essere estremamente versatile. Accanto a Yobo compone una coppia bene assortita, che in questi mondiali - ad oggi - non ha ancora subito un gol (unici nella manifestazione). Pur non essendo altissimo, sopperisce a questa mancanza con una muscolatura ed un'elevazione impressionante. Per informazioni, chiedere a Dzeko, praticamente annullato nel match con la Bosnia.

Le buone prestazioni non sono passate inosservate. Oltre ad avere un futuro assicurato nel Chelsea, dove tornerà sotto l'ala protettiva di Obi Mikel, Omeruo è in lizza per la vittoria del trofeo Hyundai Jovem, riconoscimento riservato al miglior Under 20 di Brasile 2014. Un mondiale che, a quanto pare, gli serve come definitivo trampolino di lancio verso una carriera estremamente promettente.

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