mercoledì 2 luglio 2014

"Anno zero" in casa Saints: si riparte da Koeman e Pellè


Aria di smobilitazione in casa Southampton. Sia chiaro, era nell'aria; dopo la grande stagione scorsa (con annessa valorizzazione dei prodotti "locali") - pur terminata perdendo alcune posizioni in classifica - i Saints hanno dovuto fare i conti con le aspirazioni sacrosante dei protagonisti dell'ottima annata.


Così, dopo aver dato l'addio alla conduzione tecnica (Pochettino, che già aveva dato le dimissioni con un paio di mesi d'anticipo per contrasti con la guida societaria) si è ufficializzato l'arrivo del nuovo tecnico. Ad allenare il club del sud dell'Inghilterra sarà Ronald Koeman, tecnico olandese che da giocatore ha militato nelle tre grandi società del proprio paese e - soprattutto - si è affermato nel Barcellona a livello mondiale, coronando la sua carriera con il gol che nel 1992 permise ai blaugrana di battere 1-0 la Sampdoria di Vialli e Mancini.

SCUOLA OLANDESE... MA NON TROPPO - Koeman è il classico tecnico che di gavetta ne ha fatta abbastanza. A fine anni '90 il Barcellona gli diede l'opportunità di crescere parallelamente all'ambizioso progetto della propria "cantéra", nominandolo allenatore in seconda della prima squadra con compiti di supervisione per le giovanili. Dopo aver lavorato a fianco di Guus Hiddink e Frank Rijkaard, decide di mettersi alla prova e accetta la proposta del Vitesse, funzionale come trampolino di lancio per il quadriennio passato all'Ajax ad inizio millennio. Con i Lancieri, il tecnico entra nella storia diventando il secondo nella storia (dopo Rinus Michels) ad aver vinto il campionato sia da allenatore che da giocatore. Benfica e Valencia sono le esperienze successive, da archiviare, in attesa di guidare prima l'AZ, dove per una stagione avvicenda il partente Van Gaal, ed il Feyenoord, vero e proprio trampolino di lancio per il prosieguo della carriera. Un tipo tosto, Koeman, che non le manda a dire a nessuno; a dimostrazione di ciò c'è il famosissimo episodio di Valencia, dove dopo l'ennesima prestazione opaca di Joaquin, il tecnico la toccò "piano": "Joaquin? Il cartellino vale trenta milioni, ma in campo lui vale trenta centesimi". Burbero, tagliente ma terribilmente preparato. Un personaggio che, contrariamente a tanti colleghi "orange", gioca da un triennio un innovativo 4-2-3-1 che ha permesso al Feyenoord di inanellare due secondi posti, seguiti da una terza piazza in Eredivisie.

ANNO ZERO - A Southampton, l'olandese troverà una situazione simile ad un "anno zero". I migliori sono partiti, e rimpiazzarli non sarà nè facile nè economico. Chiaro però, che le entrate fino ad oggi sono state davvero importanti; se il Manchester United ha staccato un assegno da circa 38 milioni di euro per assicurarsi Luke Shaw, il Liverpool ha praticamente emulato i rivali storici assicurandosi Adam Lallana e Ricky Lambert per poco meno di 37, portando di fatto via da Southampton tre degli ultimi prodotti locali che sottolineano come si lavori, e con che qualità, a queste latitudini. E non è finita, perchè oltre al trio che ha fatto le grandi fortune del club nelle ultime stagioni, i Saints rischiano di perdere anche il centrocampista centrale Morgan Schneiderlin; il talento francese classe 1989 piace molto a Wenger, e con gli argomenti giusti - vedi gli euro - se ne può discutere. "L'importante sarà trovare sostituti adeguati - ha detto Koeman il giorno della presentazione alla stampa - Insisterò con il mio credo tattico, valuterò tutti i giocatori che ci sono già e solo poi inizieremo ad acquistare in maniera mirata". Una mezza verità, questa, perchè in realtà l'ufficialità per i primi due arrivi dovrebbe arrivare ad ore; per l'attacco il nome caldo è Graziano Pellè, sul quale la società investirà circa 15 milioni di sterline, che assicurerebbe una certa cifra di gol oltre ad essere uno dei fidi scudieri dell'olandese in questo triennio a Rotterdam. La seconda fumata bianca è quella per Dusan Tadic, trequartista serbo oggi al Twente: secondo i tabloid, Mirror in prima fila, i nove milioni di sterline starebbero già percorrendo la strada di Enschede.

CANTIERE APERTO - Nonostante i due probabili arrivi però, la situazione in casa Saints è molto lontana dalla quadratura. Sarà molto importante capire, come ha fatto sottointendere lo stesso Koeman, che cosa ne sarà di certi giocatori. In porta Artur Boruc non è sicuro della conferma, e le voci che vorrebbero Erwin Mulder (anche lui del Feyenoord) in terra d'Albione si fanno sempre più fitte. Dietro arriveranno un paio di profili per la fascia sinistra, mentre a destra si possono relativamente dormire sonni tranquilli con la coppia Clyne - Chambers ad alternarsi. Così come in mezzo, dove l'unico che può partire è il croato Lovren, che verrà eventualmente rimpiazzato. In mediana, a parte Schneiderlin e Gaston Ramirez, verranno tutti confermati, e vista la partenza di Lallana è facilmente ipotizzabile che la prossima potrebbe essere la stagione della consacrazione per James Ward-Prouse, talento di fascia destra classe 1994 ed ennesimo fiore sbocciato dal vivaio biancorosso. Davanti, dietro a Pellè ci sarà Jay Rodriguez, attualmente infortunato, mentre Mayuka e (soprattutto) Pablo Osvaldo dovranno trovarsi un'altra sistemazione.

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