martedì 23 settembre 2014

Coppa d'Asia Under 16, vince la Corea del Nord



La Corea del Nord torna sul trono giovanile asiatico. La compagine "Chollima", con la vittoria sui "cugini" sudcoreani, bissa il trionfo del 2010 e si porta a casa il titolo Under 16 per la seconda volta della sua storia.

Questa vittoria ha un duplice significato; oltre a certificare l'ottimo lavoro che viene svolto ormai da anni a quelle latitudini riguardo l'educazione e l'applicazione di tali basi sportive al calcio, questo titolo permette ai nordcoreani di qualificarsi al prossimo Mondiale Under 17, programmato per il 2015 in Cile. Assieme a loro ci saranno Corea del Sud, Siria ed Australia, queste ultime due arrivate in semifinale. La Corea del Nord scrive così il suo nome nuovamente in un albo d'oro che vanta tutte le più celebri presenze asiatiche: dal Giappone alla Corea del Sud, passando per Cina, Arabia Saudita e perfino l'Oman.

Il percorso è stato tutt'altro che facile per la selezione guidata in panchina da Yon Kwang-mu, sconfitta all'esordio per 3-2 dall'Uzbekistan e qualificatasi solo come seconda del girone. Ma col passare dei giorni, la squadra si è adattata al clima ed all'ambiente thailandese, mettendo in campo un enorme spirito di sacrificio e lottando su ogni pallone, venendo premiata con il successo finale. La partita più difficile, come ammette lo stesso CT, "è stata la semifinale contro l'Australia", dove i rigori hanno premiato non la squadra più forte, ma quella più cinisca. Nella finalissima, giocata davanti ad un migliaio di persone (e ad una nutrita presenza di talent-scout), la Corea del Sud si è portata in vantaggio in avvio di match con un bel gol di Choy Jincheul ribaltato però nella ripresa dal devastante uno-due firmato da Han Kwang-Song e Choe Song-Yyok. Eppure i sudcoreani erano stati i più convincenti sin dall'inizio, con l'apice del 7-1 rifilato in semifinale alla Siria; la contesa contro un avversario particolare (per motivi extracalcistici) ha però paradossalmente frenato le ambizioni di quella che era diventata giocoforza la favorita per la vittoria finale.

"Abbiamo dimostrato che per vincere ci vuole un gruppo unito e tanto lavoro - è la chiosa di Yon - ci siamo preparati per molti mesi in attesa di questa manifestazione". E, i risultati, gli hanno dato ragione: "Al Mondiale daremo tutto per portare in alto il nome del nostro paese. Questi ragazzi devono potersi confrontare con il mondo che c'è là fuori".

Thailandia 2014 è stata una competizione interessante, ma non v'erano dubbio su questo, dato che - in passato - in questa categoria sono passati giocatori poi diventati molto importanti nel panorama calcistico come Hidetoshi Nakata e Shinji Ono. al di là del risultato finale, la Corea del Sud ha messo in mostra le individualità più importanti. Come Lee Seungwoo, "canterano" del Barcellona che ha brillato di luce propria, mettendo in campo classe e colpi geniali, oltre a cinque gol che gli sono valsi il titolo di capocannoniere e anche quello di miglior giocatore del torneo. Dietro a Lee nella classifica dei marcatori, si sono stanziati altri due ragazzi che faranno molto parlare di sè: l'australiano Cameron Joice, che milita in una squadra universitaria del paese (e ha segnato il gol più bello della manifestazione, contro la Malesia), e il nordcoreano Han. Abd Al Rahman Barakat e Anas Al Aji, rispettivamente centravanti e regista basso, sono state le due luci dell'Uzbekistan, Muhammad Samat ha fatto faville con i leoni malesiani da seconda punta.

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