giovedì 18 settembre 2014

Hamdallah, gol in tre continenti


La città di Safi, in Marocco, è da sempre famosa per i suoi giacimenti di fosfato, la pesca delle sardine e il mercato artigianale. Da qualche anno però è conosciuta anche come la città che ha dato i natali ad Abderazak Hamdallah.

E' proprio in questo luogo, situato nella zona centrooccidentale del paese che questo ragazzo nasce, cresce e tira i primi calci al pallone. Classe 1990, i primi campi che calca da bambino sono quelli sabbiosi del suo quartiere, dove già all'età di 6 anni spicca come il più talentuoso in mezzo a tanti. Dopo aver militato in un club amatoriale della sua zona, Hamdallah viene notato ad un torneo in cui vince il titolo di capocannoniere, e l'Olimpique de Safi - club cittadino - gli offre di entrare nel proprio vivaio a 16 anni ancora da compiere. L'ascesa inizia qui; dopo un mese nella Under-19, viene convocato in prima squadra dove la stagione successiva inizia a segnare a raffica, vincendo la classifica dei cannonieri e guadagnandosi - nel 2013 - la chiamata all'Aalesund, in Norvegia.

Il club scandinavo ha notato Hamdallah l'anno prima, durante le qualificazioni ai giochi olimpici di Londra 2012, dove questo attaccante mise a segno la bellezza di sedici gol in otto partite. Media stratosferica, che clamorosamente non gli fu utile per andare in Inghilterra, perchè all'ultimo minuto Pim Verbeek decise di "tagliarlo", per motivi che ancora oggi appaiono inspiegabili. "Dopo due stagioni passate a fare il titolare in Marocco ho rifiutato alcune chiamate da grandi club africani - spiega il ragazzo - ma non potevo fare altrimenti. Il mio sogno era giocare in Europa, e così doveva essere". 

L'impatto con la Norvegia però non è stato dei più facili: "Il clima ed il cibo erano all'opposto di ciò a cui ero abituato - dice oggi Hamdallah - inoltre arrivai a campionato iniziato e l'inserimento doveva avvenire velocemente". Nonostante sia sceso in campo per la prima volta solo negli ultimi giorni di marzo, la punta marocchina ci mette poco per prendere la mira anche alle porte norvegesi, tanto che - a fine stagione - il suo score personale è di tutto rispetto (20 gol in 30 presenze). "Ci è voluta molta volontà, ma non è stato un problema per uno come me, che da ragazzino spendeva tutti i risparmi per comprarsi le magliette dei club più famosi d'Europa".

Dopo Marocco e Norvegia, Hamdallah prosegue il suo viaggio per il mondo sbarcando in Cina, dove il Guangzhou R&F - club rivale a quello allenato da Marcello Lippi - lo mette sotto contratto e gli affida il peso dell'attacco. Nessun problema, dato che ad oggi la punta di Safi guida la classifica cannonieri con la media di oltre un gol a partita. "Qui l'ostacolo più grande è la lingua - si confessa - ma in campo so cosa fare. I miei obbiettivi? Vincere la classifica dei cannonieri e qualificare la squadra per la AFC Champions League". Intanto, sul campo, il "suo" Guangzhou ha già sconfitto quello "italiano"; è successo a maggio, quando l'Evergrande è stato regolato in casa proprio da un suo gol, frutto di una bellissima azione personale conclusa con un destro che non ha lasciato al portiere avversario. Il ritorno è in programma tra due settimane, e se Hamdallah e compagni dovessero vincere, ecco che le ambizioni di titolo rifiorirebbero tutto d'un tratto.

Nel tempo libero Hamdallah visita la città, andando spesso al giardino zoologico, uno dei più grandi del mondo. Forse per vedere i leoni, dato che lui - da buon marocchino - fa parte di quelli dell'Atlas. Eppure il rapporto con la nazionale non è dei più idilliaci: "Il pubblico marocchino non mi ha mai apprezzato, ma ho sempre trovato poco spazio nonostante nelle mie prime due presenze ho segnato un gol e fattoun assist".
Non male davvero; nonostante ciò, nell'Africa nord-sahariana il tifo è parecchio esigente soprattutto di questi tempi, alla vigilia di una Coppa d'Africa da disputare in casa. "Siamo un'ottima scuola di talenti - chiosa Hamdallah - non a caso molti di noi giocano in giro per il mondo. Desidero esserci quando giocheremo in casa la prossima Coppa d'Africa".

Sentito Ezzaki? Sicuro che non ti serve il goleador dei tre continenti?

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