mercoledì 29 ottobre 2014

A La Paz è tempo di “clasíco “, punti ed orgoglio in palio


Se questa notte avete fame di Sudamerica ma non vi interessa la Copa Sudamericana, cercate un modo per sintonizzarvi sulla tv nazionale boliviana perchè all’una – ora italiana – va in scena il 260° (193° dalla fondazione della Liga Profesional) derby di La Paz.
 
Con due squadre attualmente agli antipodi, come umore e come motivazioni, il clasíco tra Bolivar e The Strongest dirà molto in merito alla classifica ed alle ambizioni di entrambe. La Celeste è attualmente quarta, con il primo posto distante soli tre punti (inimmaginabile fino a poche settimane fa) nonostante la Copa Libertadores abbia prosciugato l’energie dei ragazzi di Azkargorta fino a giugno inoltrato. Dall’altra parte c’è il Tigre, ormai fuori dai giochi per il titolo, ma pronto a fare lo sgambetto ai rivali di sempre.

RIVALITA’ RECENTE - “Di sempre” però non è il termine corretto per definire la rivalità tra questi due club accesasi dopo gli anni ’50. Questo perchè prima, il vero clasíco boliviano il Bolivar lo giocava con il Jorge Wilstermann, altra società storica, che però non ha sede a La Paz. Con l’andare degli anni The Strongest è cresciuto, ha superato il Wilstermann anche nella bacheca dei titoli (oggi l’albo d’oro dice 13 contro 12) e più passavano gli anni più la capitale aveva l’esigenza di blindarsi nelle ore che precedevano questo match. Il Bolivar, squadra principe del paese con 23 titoli vinti, è comunque decisamente avanti rispetto a The Strongest nei confronti diretti, avendo fatto registrare ben 110 vittorie contro le 63 sconfitte incassate, al fronte di 87 pareggi. Il primo derby dalla fondazione dell’attuale Primera Division si giocò nel 1978, e vide però il Tigre prevalere per 2-1, mentre nell’ultimo – giocato a febbraio – venne scritto un divertentissimo 3-3 nel quale l’attaccante uruguayano William Ferreira fu protagonista della serata, salendo al primo posto nella classifica dei goleador di questo particolare match.

L’ATTUALITA’ - Momenti diversi, si diceva. Anche a livello di squara. Il Bolivar si è rinforzato molto in estate, in previsione di una fase finale di Libertadores dove la Celeste era arrivata contro ogni pronostico. La sfortunata semifinale persa non ha peròabbattuto la società, che nella persona del vulcanico presidente Claure ha confermato in toto tutta la squadra in vista della massima competizione continentale dell’anno prossimo. La rosa è ricca di talento, cosa rara in Bolivia, dove il calcio non riesce proprio a decollare. Gli uomini di punta sono il gemello d’arte Juanmi Callejon, l’ecuadoregno Tenorio, il guizzante esterno Arce e il colombiano Rodas, letale quando entra a partita in corso. Poi c’è il tecnico basco Azkargorta, arrivato in Bolivia per caso e diventato praticamete un figlio adottivo del paese sudamericano, tanto da guadagnarsi la fiducia perfino della federazione che gli consegnato – seppur ad interim – la panchina della nazionale. Dall’altra parte invece è un po’ l'”anno zero”, ma il valore di The Strongest non è assolutamente in dubbio. Sebbene il semestre sia (stato) deludente, questa sera – ai 3600 dell'”Hernando Siles” di La Paz – l’Aurinegro ha l’opportunità di raddrizzare la baracca. Il DT argentino Craviotto può contare su un grande portiere come Vaca ed uno dei mediani migliori del torneo, Chumacero, accostato ultiamente al Corinthians.

LA PARTITA - Con queste premesse si arriva all’appuntamento di questa sera. Come ogni derby sudamericano che si rispetti, l’antipasto è stato fornito dalle due tifoserie. Nella serata di ieri due frange violente di The Strongest (“Gloriosa Ultra Sur 34“) e Bolivar (“La Vieja Escuela“) si sono date appuntamento (pare) in centro per un regolamento di conti che ha portato ad una dozzina di arresti. Tremila agenti presidieranno lo stadio a partire da due ore prima del fischio d’inizio di un match dove le due curve sono andate esaurite e si prevedono circa 24000 persone. Problemi di formazione per Azkargorta, che deve rinunciare a allo squalificato Eguino, avvicendandolo con Lorgio Alvarez. Sarà regolarmente in campo, dopo un infortunio muscolare. Walter Flores. Craviotto invece ha tutti a disposizione e dovrebbe confermare l’undici che ha battuto il San José lo scorso weekend.

PROBABILI FORMAZIONI BOLIVAR - Quiñonez; Alvarez, Gutierrez, Cabrera, Capdevila; Flores, Saavedra, Chavez; Callejon, Tenorio, Arce. THE STRONGEST - Vaca; Marteli, Parada, Torrico; Cristaldo, Paz, Chumacero, Castro; Melgar, Ramallo, Chavez.

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