E' senza dubbio uno degli uomini copertina dell'Independiente targato Almiron. Federico Mancuello
ci ha messo tanto ad esplodere, probabilmente troppo, ma in questa
stagione si è reinventato in campo e sta dando una grossa mano ad una
squadra infarcita di giovani.
FIGLIO DEL DIABLO -
D'altronde non poteva essere altrimenti, visto che Mancuello è uno dei
prodotti più importanti del vivaio Independiente. Nato a Reconquista (la
stessa città che ha dato i natali ad un certo Gabriel Omar Batistuta)
nel 1989, è entrato da ragazzino nella scuola calcio del Diablo dopo essere stato notato ad un torneo giovanile. Nel 2008 arriva l'esordio in Primera Division
nelle fila del club per cui negli anni è diventato tifoso, e nel quale
giocherà con continuità fino al 2011 mettendo insieme una sessantina di
presenze con qualche sporadico gol a fare da contorno.
PRESTITO E RITORNO -
Nella seconda metà del 2011 però viene spedito in prestito al Belgrano.
Nello scacchiere tattico di Zielinski si inserisce poco e male, perchè "el Ruso"
lo ritiene un'alternativa al suo undici titolare, con il quale ha
conquistato una storica promozione battendo il River Plate in uno
spareggio epico. L'equivoco è soprattutto tattico, visto che il ragazzo
nasce esterno offensivo ma viene spesso dirottato a terzino, con il
risultato di perdere lucidità in zona gol. Con il Belgrano finisce
l'anno e torna indietro, dove trova un Independiente raso al suolo, che a
fine stagione retrocederà.
GOLEADOR - Oggi
ha gli stessi gol di Gutierrez, punta del River Plate conla quale si
gioca il titolo di cannoniere. Come, un esterno? No, perchè nel
frattempo Almiron, tecnico subentrato al dimissionario De Felippe, lo
sposta in mezzo a far girare il pallone. "Il mister aveva bisogno di una mezzala e io mi sono offerto di occupare il ruolo richiesto". Questa frase fa capire lo spirito di abnegazione del ragazzo, oggi considerato un esempio per i più giovani: "Siamo
un'ottima squadra. Non era facile tornare subito tra i grandi e imporre
il nostro gioco. Grazie al tecnico stiamo facendo bene, e a me piace la
nuova posizione, gioco un sacco di palloni". All'inferno (tradotto, Primera B Nacional) Mancuello c'è stato, aiutando l'Independiente a tornare subito nella prima divisione argentina. "E' stata un'annata utile a capire che se non hai umiltà, non vai da nessuna parte". Sante parole.
TITOLO SFUGGITO - Difficilmente il Diablo riuscirà a prendere il River Plate in classifica, ma Mancuello guarda il bicchiere mezzo pieno: "Tre partite fa con loro abbiamo perso, però non abbiamo smarrito le speranze - dice il mancino di casa Independiente - noi dobbiamo continuare su questi binari e i risultati arriveranno". Onorando quella che è "una camiséta importante e gloriosa".
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