venerdì 17 ottobre 2014

NEW STARS - Junior Sornoza, Ecuador

Per la rubrica "New Stars" oggi voliamo in Ecuador, dove gioca uno dei classe 1994 più ricercati dell'intero panorama sudamericano. Si chiama Junior Sornoza, è un folletto che ama svariare su tutto il fronte d'attacco e gioca nell'Independiente del Valle, con il quale ha già stupito in ambito internazionale. 



Nome: Junior
Cognome: Sornoza
Data di nascita: 28/01/1994
Luogo di nascita: Portoviejo (Ecuador)
Nazionalità: Ecuador
Ruolo: attaccante
Altezza: 166 cm
Peso: 61 kg


CARRIERA
Junior Sornoza inizia la sua ascesa dalla categoria Sub 15 del Manabi. piccolo club situato poco distante da Portoviejo, suo paese natale. Durante un torneo estivo nel quale si aggiudica il titolo di capocannoniere, viene notato da un osservatore dell'Independiente del Valle, abile a far fuori la nutrita concorrenza per accaparrarselo. Arrivato a Sangolquì, Sornoza fa storcere il naso a molti a causa della sua conformazione fisica. A molti, ma non a tutti, e soprattutto non a Carlos Sevilla, uno che in Ecuador è conosciuto per vederci lungo, in particolar modo sui talenti cristallini come quello di Sornoza. Nel 2011, l'allora DT della IDV lo fa esordire in Primera Division e punta forte su di lui nel Clausura, facendogli collezionare una dozzina di presenze. L'ascesa è costante, ma il sogno del ragazzo è quello di giocare la Copa Libertadores; nel 2012 fa le prove generali in quella riservata agli under 20, dove con i suoi compagni non va oltre la fase a gironi. Il 2013 lo consacra, vedendolo spaccare letteralmente le porte in patria (19 reti tra primo e secondo semestre) ed esordire in Copa Sudamericana nel match contro i venezuelani del Deportivo Anzoategui. Ma con l'equipo di Sangolquì le soddisfazioni continuano, perchè grazie ai suoi gol l'Independiente accede per la prima volta nella storia alla Copa Libertadores, dove Sornoza fa letteralmente la differenza. Sentenzia, in ordine, due volte l'Union Espanola, il San Lorenzo ed il Botafogo, sfiorando la qualificazione alla seconda fase assieme al compagno di reparto Angulo, anch'esso autore di quattro segnature. Intanto in campionato, Junior ha toccato quota 13 gol ad oggi, sforando la barriera delle trenta reti con il club nerazzurro, a soli 20 anni. A margine, dopo aver giocato in tutte le selezioni giovanili della Tricolor, si è guadagnato la chiamata dalla nazionale maggiore in un paio di occasioni.

CARATTERISTICHE
Sornoza è una punta rapida, veloce, ficcante, abile a giocare tra gli spazi senza dare riferimenti all'avversario di turno. Le sue misure molto ridotte (166 centimetri di altezza per 61 chilogrammi di massa) ne fanno un giocatore limitabile dal punto di vista del peso, ma inarrestabile quando ha a disposizione anche solo un fazzoletto per destreggiarsi palla al piede. Gioca prevalentemente seconda punta, ma amando svariare, non è raro vederlo rinculare per prendersi un pallone e giocarlo con i centrocampisti. Calcia con entrambi i piedi, ma predilige il destro, e nonostante il suo idolo sia l'ex Perugia Jaime Kaviedes, con il "Nine" non condivide praticamente nulla a livello tecnico. Anzi, sotto porta è decisamente più letale del bomber mascherato. Sornoza è inoltre dotato di un ottimo dribbling, che ilragazzo usa molto bene nello stretto, e diventa devastante se messo in condizione di armare il contropiede. Calcia rigori, punizioni e quest'anno è - numeri alla mano - anche diventato un discreto assist-man. Tutto questo a 20 anni. 

PROSPETTIVE
Va da sè che Sangolquì sta diventando stretta per Sornoza, che già nel 2012 ha respinto al mittente un'offerta interessante dell'Udinese. Udinese che, senza abbattersi si è rifatta sotto recentemente, sbattendo contro lo status di extracomunitario del ragazzo, difficilmente aggirabile. Come detto in precedenza, è una punta che può fare la differenza in una squadra che gioca di rimessa. Per questo in Serie A sarebbe un prospetto interessante da inserire in un contesto che, a parte una manciata di squadre, vede molte compagini dedicarsi al "primo, non prenderle". Il limite rimane fisico, perchè al netto delle sue indiscutibili qualità, il salto in un torneo competitivo comporta anche il doversi misurare con altre tipologie di aversari. Con qualche chilo in più però potrebbe dire la sua. Ora sta a qualcuno credere in lui, in attesa di capirne il valore in termini assoluti.


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