lunedì 24 novembre 2014

Antoine-Curier, gol per l'Hamilton con il sogno Premier League


Mai come quest'anno la Scottish Premier League sta vivendo un momento di flebilissimo equilibrio. I Celtic, dopo le difficoltà estive, si sono ripresi la testa della classifica durante il weekend che ha preceduto la sosta per le nazionali, e l'hanno mantenuta nell'ultimo fine
settimana. La classifica dice che però sono ben cinque le squadre in lotta per la vetta - traguardo effimero, dato che poi la prima divisione sarà divisa in due gruppi, per il titolo o la salvezza - racchiuse in quattro punti, che in vista degli scontri diretti in programma nelle prossime settimane daranno una realtà migliore delle ambizioni di ognuna di loro.

Tra le compagini che stanno esprimendo un buon calcio c'è senza dubbio l'Hamilton FC, fresca neopromossa che pochi mesi fa ha inflitto un dolore sportivo all'Hibernian, battendolo nella finale che garantiva un posto in quella divisione che - oltre alla metà verde di Edimburgo - ha perso anche gli Hearts, in attesa del ritorno dei Rangers. A decretare il successo del club situato nel South Lanarkshire sono stati i rigori, ma la cavalcata trionfale ha una doppia identità ben precisa, quella del tecnico Alex Neil e del bomber Antoine-Curier.

Nato ad Orsay - Francia - nel marzo del 1983 da genitori originari della Martinica, Mickael Antoine-Curier è il volto degli Accies, e con il suo numero 99 sulle spalle spacca le difese avversarie nonostante molti avessero dubbi sull'impatto che avrebbe avuto nella massima serie. Non ingannino le sue cifre realizzative però, perchè se è vero che in questo scorcio stagionale i gol segnati sono solo sei, il lavoro che fa questo attaccante dal fisico possente è un toccasana nell'economia del gioco di coach Neil. La sua carriera inizia da ragazzino nel suo paese natale, dove si divide tra i settori giovanili del PSG e del Nizza, prima che un osservatore del Preston North End si accorga di lui e se lo porti in Inghilterra. Dove però, contrariamente al suo status di promessa, non sfonda, iniziando a girovagare per diverse realtà fino a quando - a 21 anni compiuti - sbarca in Norvegia. Ad Haugesund gioca con entrambe le realtà cittadine, tanto che l'Hibernian (già, il club che solo sette anni dopo sarebbe stato giustiziato proprio da lui) lo mette sotto contratto, cedendolo al Dundee dopo un anno e mezzo. I 22 gol segnati in poco più di due campionati convincono l'Hamilton a prelevarlo prima in prestito, poi a riscattarlo dopo soli sei mesi. 

"Dundee ed Hamilton mi hanno dato molto quando ero un ragazzo che cercava di emergere - ricorda oggi Antoine-Curier al Mirror - ma sentivo di dover fare nuove esperienze". Così, dopo un paio di ingaggi a Cipro ed in Malesia, Mickael compie una scelta che si rivelerà a dir poco controproducente. "Scelsi il Kazakhstan, ma ben presto me ne pentii. Il giorno in cui firmai il contratto i tifosi minacciarono il presidente: non volevano giocatori di colore in squadra", ricorda oggi la punta degli Accies. "Volevo andarmene, vivevo in quindici metri quadri e non potevo uscire perchè avevo paura. I miei compagni cercavano di essermi amici, ma si vedeva che erano in difficoltà. Un brutto capitolo". Bruttissimo: all'esordio con l'Astana piovono insulti a pioggia, tanto che dopo poche settimane lo scarica anche il tecnico serbo Radulovic ("Io nemmeno sapevo che la società lo avesse acquistato, altro che un giocatore richiesto") e - a giugno del 2013 - l'addio al Kazakhstan diventa quasi una liberazione.

Con la consapevolezza che a 30 anni non sarebbe stato facile strappare un contratto, Antoine-Curier decide di accettare la proposta dell'Hamilton, che tre anni dopo il suo addio decide di riportarlo al "New Douglas Park". Les Gray, chairman della società, lo punzecchia alla presentazione ("A volte si lasciano solide realtà per inseguire i sogni. Diciamo che il suo è stato un incubo, ma si è risvegliato nel letto di casa") e gli chiede i gol promozione, ricevendo in risposta diciassette sigilli ben distribuiti nelle partite chiave, finale compresa. Il resto è attualità; all'esordio contro il Ross County segna una doppietta di pregevole fattura, poi va in gol in altre quattro occasioni nelle quali la squadra riesce sempre a portarsi a casa i tre punti. Orgoglioso delle sue origini, Antoine-Curier difende dal 2009 i colori della Martinica, con la quale ha disputato una Gold Cup (proprio nel 2009) perdendo la seguente causa infortunio. 

Se il suo cuore è in patria, la sua realtà è in Scozia; l'Hamilton gli ha recentemente offerto il rinnovo di contratto, che lui ha accettato con una postilla: "Se mi chiamano dalla Premier League devo andarci". Perchè alla fine, i sogni non costano nulla. E gli amori, quelli sì, fanno dei giri immensi e poi ritornano.

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