mercoledì 5 novembre 2014

CINA - Festa (Ever)Grande: Guangzhou campione, Lippi saluta calando il tris


Il campionato cinese è quel torneo in cui tutte si rinforzano ed alla fine vince il Guangzhou Evergrande di Marcello Lippi. Già, il tecnico viareggino fa tre su tre e conclude così in maniera impeccabile la sua esperienza da allenatore del club situato nell'omonima città, anonima fino a quando l'attuale dirigenza non ha deciso di puntare forte sul calcio.


Tre su tre, conditi da una coppa di lega soprattutto dalla Champions League vinta lo scorso anno in una finalissima dominata davanti a 60 mila persone. Una piacevole abitudine da queste parti, dove il calcio - grazie a giocatori stranieri di primissimo piano - è ormai diventato uno sport di livello. Così Lippi può nuovamente festeggiare e passare il testimone ad un suo "discepolo"; è notizia di queste ore infatti che sarà Fabio Cannavaro il prossimo allenatore del Guangzhou, con il suo mentore a fare da supervisore restando quindi in società. 

Se nelle due scorse stagioni non c'è stata storia, quest'anno i giallorossi hanno avuto però molte più difficoltà ad imporsi;al gioco mediamente offensivo impostato da Lippi (quasi sempre un 4-2-3-1 forgiato su spessore dietro e fantasia davanti) le avversarie hanno iniziato a prendere le contromisure così da poter evitare imbarcate come succedeva nel recente passato. Parallelamente sono cresciute anche realtà come il Gouan di Pechino o l'omonimo Guangzhou di Canton, classificatesi rispettivamente al secondo e terzo posto grazie - soprattutto - alle reti del montenegrino Damjanovic e del funambolico Hamdallah. A dire la verità, la vera antagonista del Guangzhou Evergrande sarebbe stata lo Shandong Luneng, ma Vagner Love e compagni hanno mollato nell'ultimo mese totalizzando solo quattro pareggi, finendo clamorosamente fuori dalla zona Champions League. L'ultimo di questi è stato proprio nell'epilogo finale contro i futuri campioni: al gol iniziale di Liu (su preparazione sublime della coppia Vagner Love - Montillo) ha risposto il solito Elkeson, al 28° centro in campionato.


L'ariete brasiliano è ancora una volta l'uomo copertina di questa squadra, ricca di qualità, ma a volte troppo impegnata a specchiarsi su sè stessa per affondare il colpo. E' successo diverse volte quest'anno, e alla fine Elkeson ha sempre risolto la situazione. Di lui parlano tutti un gran bene, soprattutto i nostri connazionali Alessandro Diamanti e Alberto Gilardino ("Non viene convocato dal Brasile solo perchè gioca in Cina, ma è il più forte centravanti che hanno" fa sapere l'ex bolognese), che hanno reso ancora più "italiano" questo terzo titolo di fila. Alino è ormai un leader della squadra, ha giocato molto e talvolta ha indossato anche la fascia di capitano al braccio; Gila invece ci ha messo un po' ad inserirsi, diventando utile nella parte finale di stagione con cinque gol messi a referto. Assieme a loro, in campo è andata una squadra organizzata con alcune individualità interessanti (il portiere della nazionale Zheng), altre d'esperienza (il regista brasiliano René Junior), altre ancora che meriterebbero un'occasione in Europa (l'esterno Gao Lin).

A margine di questo successo, c'è un dato interessantissimo che riguarda l'affluenza negli stadi; il Guangzhou, come detto, ha fatto registrare una media di 60 mila spettatori, ma anche le altre realtà non scherzano. Si va dai 50 mila fissi di Gouan, Guizhou e Guangzhou di Canton passando per i 40 dello Shandong Luneng che evidenziano una tendenza positiva in toto. Basti pensare che Dalian Aerbin e Harbin Yiteng, retrocesse, hanno perennemente superato quota 20 mila, sottilineando un'altra mentalità rispetto a luoghi dove il calcio è considerato sacro.


I VERDETTI
Guangzhou Evergrande - CAMPIONE
Guangzhou Evergrande, Bejing Gouan e Guangzhou R&F - Qualificate AFC CL
Dalian Aerbin e Harbin Yiteng - Retrocesse
Chongqing e Shijiazhuang - Promosse in CSL

CLASSIFICA MARCATORI
28 GOL - Elkeson (Guangzhou E.)
22 GOL - Hamdallah (Guangzhou R&F)
19 GOL - Hysen (Shangai SIPG)

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