Credito: uefa.com |
C'è una piccola realtà, in un angolo d'Europa, che meriterebbe di essere scoperta. Dopo gli ultimi anni in cui Aktobe e Shakther Karagandy (ve li ricordate quelli che dopo ogni vittoria sgozzavano una pecora? Ecco, quelli...) hanno monopolizzato la lotta al titolo in Kazakhstan, quest'anno è tornata alla ribalta l'Astana.
Il club della capitale si è laureato campione per la prima volta dal 2009, anno in cui fu fondato sulle ceneri di quella che fu l'FC Astana 1964. Il 3-0 dell'ultimo turno rifilato al Kaisar è servito solo all'ufficialità, arrivata dopo un testa a testa contro il Kairat, attuale seconda forza kazaka, con buona pace di Aktobe e Shakther costrette ad accontentarsi delle briciole.
Arrivato lo scorso giugno dopo un'esperienza in chiaroscuro con il Botev Plovdiv, il bulgaro Stanimir Stoilov rappresenta la freschezza e la rivoluzione portata ad Astana; i suoi ringraziamenti al gruppo, quasi a voler sottolineare come la componente umana sia stata fondamentale, sono sintomo di novità in un club che fino a poco tempo fa non se la passava bene, tra fallimenti e commissariamenti. Eppure Stoilov ha costruito una macchina quasi perfetta, capace di terminare la stagione imbattuta tra le mura amiche, trovando così nell' "Astana ArenA" un fortino inespugnabile per tutti. Il suo 4-3-3 ha impressionato per coraggio e dinamismo, ma soprattutto è stato esaltato dalla presenza di una nutrita colonia africana. Un vero e proprio contingente, rappresentato dal centrocampista camerunense Guy Essamè ma soprattutto da due attaccanti che hanno letteralmente spaccato le porte. Il primo è ghanese, si chiama Patrik Twumasi e a soli 20 anni è già stato monitorato da alcuni top club russi; il secondo - Felix Kethevoama - arriva invece dalla Repubblica Centrafircana, e di gol ne ha segnati ben 15 dall'alto di un'esperienza da 28enne che lo ha portato a girare diverse realtà prima di stabilirsi in Kazakhstan.
L' "Astana ArenA" vista da fuori |
Tra gli altri, va segnalato l'ottimo torneo disputato dal capitano Tanat Nusserbayev, centrocampista che con il colombiano Canas ed il montenegrino Kojasevic ha composto uno dei reparti più solidi tra le grandi.
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