lunedì 23 marzo 2015

A-League, il punto alle soglie dei playoff: sorprese ed equilibrio in Australia


Cinque giornate da giocare possono sembrare molte, soprattutto su un torneo che conta solo dieci compagini al via. Invece, contrariamente all'equilibrio delle scorse stagioni, l'A-League 2014-15 ha già una sua dimensione con ancora un mese abbondante di partite da giocare. O meglio, se è vero che per accaparrarsi i primi due posti (quelli che portano direttamente in semifinale) c'è bagàrre, i cinque punti che dividono il sesto dal settimo posto sono tanti, soprattutto per come ci avevano abituato le franchigie australiane nel recente passato.


La postilla c'è però, e riguarda un calendario stravolto dagli impegni in Champions League prima (e dopo) con l'intermezzo di pausa durata un mese causa Coppa d'Asia ospitata - e poi vinta - proprio dall'Australia. Sono diverse le squadre che si sono alternate nelle posizioni di vertice, e siccome tra loro ci sono anche nomi inaspettati (Perth, oggi quarta, ha praticamente monopolizzato il primo posto fino a qualche settimana fa), ecco che può ancora succedere di tutto. Soprattutto perchè Brisbane, oggi settima, deve ancora recuperare due partite che - se vinte - la porterebbero a rimorchio della sesta posizione.

Andy Keogh, bomber di Perth 
Nonostante l'ultimo periodo buio, i Perth Glory sono stati la squadra più bella da vedere in questa stagione che sta volgendo alla fase decisiva; la squadra allenata da Kenny Lowe non vince dal 2 gennaio scorso, ma molte gare sono state condizionate anche dalla sfortuna (gol presi su decisioni arbitrali dubbie o infortuni) oltre che ad una cattiva gestione del vantaggio. Ciononostante, c'è da evidenziare come gli uomini chiave - decisivi nella prima parte - siano clamorosamente mancati con l'andare del tempo. Zadkovich e Nicholls, i due fari della mediana, si sono alternati tra tribune ed infermeria, e quest'ultimo non è ancora riuscito ad andare in gol, cosa che negli ultimi anni gli era successa regolarmente. Andy Keogh, arrivato come bomber principe, non segnava da gennaio prima della rete ai Victory (la decima del suo campionato). Troppo poco per durare, ma abbastanza per rimanere agganciati alla zona calda della classifica.
Chi di gol ne fa a raffica è Mark Janko; il centravanti austriaco del Sydney Fc ne ha già messi dentro sedici, aiutando gli Skyblues a risalire fin dove il tanto reclamizzato Del Piero non è mai riuscito ad arrivare in due anni abbondanti. Giocano bene i ragazzi di Graham Arnold, messi in campo con un 4-3-3 volto ad esaltare mezzali ed esterni come Antonis (nel primo caso) e il velocissimo Ibini-Isei, rientrato in patria dopo una pessima esperienza cinese. Le sue prestazioni non sono passate inosservate, tanto che Ange Postecoglou - ct dei Socceroos - lo ha più volte chiamato in nazionale.

Il talento di Sydney, Bernie Ibini-Isei
Un altro giocatore autoctono ad essersi guadagnato la chiamata dell'Australia è Nathan Burns, punta dei Wellington Phoenix oggi primi in classifica, dopo una rimonta insperata soprattutto alla luce dei traguardi prefissati dalla società ad inizio stagione. Raggiungere i playoff sembrava utopia pure, invece oggi sarebbe clamoroso venirne esclusi. Con una partita in meno, e secondi per differenza reti, ci sono i Melbourne Victory, altra squadra a tratti inarrestabile e reduce da un buon pari ad Adelaide dopo aver sotterrato 3-0 i campioni d'Asia di Western Sydney. Adelaide e Melbourne Fc (società satellite del Manchester City nella quale ha iniziato il campionato David Villa) chiudono l'attuale griglia dei playoff e - se Brisbane non dovesse fare bottino pieno nei due recuperi - già dal prossimo weekend potrebbero fare il vuoto visto lo scontro diretto che i Roar giocheranno a Melbourne.
In tutto questo c'è la grande delusa. I Western Sydney Wanderers sono desolatamente ultimi, con due sole vittorie su 21 partite giocate, strozzati da impegni troppo ravvicinati per essere sostenuti con profitto. La Champions vinta ha tolto molte energie (anche mentali), e la nuova stagione ha concentrato troppi impegni nell'arco di poco tempo, con il rischio - per il club di Parramatta - di rimanere con un pugno di mosche in mano.

Capitolo giovani. Daniel De Silva (1997) è senza dubbio il miglior talento di questa A-League; di proprietà della Roma, De Silva è rimasto a Perth in prestito per giocare da titolare un campionato intero in attesa di conoscere il proprio futuro. Il suo bottino parla di tre gol e un nuovo ruolo ritagliatogli dal manager Lowe, che lo ha avanzato da mezzala ad esterno destro offensivo con ottimi risultati. Un altro giocatore interessante è il centrale dei Phoenix Scott Galloway: per lui un inizio come riserva, poi - complici alcune assenze - l'ascesa e la conferma nell'undici titolare.

RISULTATI 22° TURNO Sydney FC 0-1 Melbourne City Western Sydney 1-2 Newcastle Jets Adelaide 2-2 Melbourne Victory Central Coast 1-1 Perth Glory Brisbane Roar 1-2 Wellington Phoenix

CLASSIFICA - Wellington Phoenix 42; Melbourne Victory, Sydney FC e Perth Glory 38; Adelaide 37; Melbourne City FC 30; Brisbane Roar 25; Central Coast 20; Newcastle Jets 14; Western Sydney Wanderers 11.

NB: Melbourne Victory e WSW una partita in meno, Brisbane due partite in meno

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