giovedì 17 settembre 2015

La perla della Mosa

Difficilmente Lussemburgo passerà alla storia per il calcio. Nel piccolo paradiso fiscale europeo lo sport non va per la maggiore, riducendosi a qualche buon nuotatore e poco altro. Il campionato locale è poco conosciuto, e i club - economicamente inferiori a quasi tutti i movimenti europei - non sono mai riusciti a competere fuori dai patri confini.
 
 
 
Una - seppur piccola - eccezione è il Differdange 03, club dell'omonima cittadina situata nella parte sud-occidentale del paese, in mezzo al tragitto della Mosa ed ai confini francesi e belgi. La società è stata fondata nel 2003 dopo una fusione tra i Red Boys e l'AS, quando il chairman Fabrizio Bei decise di mettere insieme le due realtà locali per costruirne una maggiore. In tre stagioni in Differdange sale di due categorie, e nel 2006 raggiunge la prima divisione. Quest'anno, partito dai preliminari di Europa League per la settima volta di fila, il club rossonero ha sfiorato l'impresa titanica di approdare all'ultima fase dei playoff, eliminato da un Trabzonspor più fortunato che bravo. Poche settimane prima è arrivata la qualificazione sul campo del Bala Town, conquistata al 95° in terra di Galles grazie ad un gol di Omar Er Rafik.
 
Classe 1986, l'attaccante marocchino è senza dubbio la bocca da fuoco della prima divisione di Lussemburgo; a Differdange ci è arrivato nel 2011, avendo subito un impatto importante sull'economia di squadra. Con 23 gol in 26 partite, Er Rafik si conquista subito un posto nella storia del calcio locale, continuando a segnare a ripetizione anche nelle stagioni a venire. Nato a Tetouan nel 1986, Er Rafik si trasferisce in Belgio da ragazzino con la famiglia, ma è in Francia ad iniziare la sua carriera a livello giovanile quando entra nel vivaio del Lille. La città transalpina, situata al confine con il Belgio, lo adotta sin da subito ma a 21 anni compiuti il ragazzo lascia la Francia e firma per il Lemoigne, in Belgio, dove si fermerà un anno. Un'altra stagione a Bertrix, poi lo sbarco in Lussemburgo all'Oberkorn, seconda divisione, a pochi chilometri proprio da Differdange. Che, durante un'amichevole, lo nota per la prima volta.
 
Portato nel club, Er Rafik diventa subito un pezzo da novanta nella rosa di Mark Thomè, scrivendo anche le pagine migliori di una storia che pare non voler ancora terminare. Nell'estate del 2013 si prende lo scalpo più importante della carriera, sentenziando l'Utrecht con due gol, eliminandolo clamorosamente dall'Europa League e facendo drizzare le antenne alla federazione. Che, in passato, ha provato a naturalizzarlo. "Mi piacerebbe molto giocare per questo paese - ha confessato l'attaccante - ho ancora alcuni problemi burocratici da risolvere, ma confido nella federazione". Già, perché nonostante alcune offerte ricevute ("Mi hanno cercato in alcuni posti dell'est Europa, ma io qui sto molto bene"), il marocchino ha deciso di chiudere in Lussemburgo la carriera, duellando nella classifica dei cannonieri con Ibrahimovic. No, ovviamente non Zlatan, ma l'alter ego bosniaco Sanel, stella dell'F91 Dudelange e unico attaccante in grado di competere con la media realizzativa di Er Rafik. Che - in campionato - ha segnato sei gol in cinque partite, servendo anche quattro assist decisivi. Una partenza col botto, con proiezione record personale come obiettivo minimo stagionale.

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