venerdì 11 dicembre 2015

I Top del Brasileirão


Anche il Brasileirão 2015 va in archivio. Tempo di bilanci e, soprattutto, di premi. La Federazione brasiliana, nella serata che ha premiato i migliori atleti (ma non solo) della stagione, ha anche stilato la miglior formazione. Nella quale, ovviamente, domina il Corinthians campione con cinque giocatori e l'allenatore. Il Timão, partito male, da luglio in poi si è trasformato in una vera macchina da guerra, rimontando punti su punti e - una volta insediatosi lassù - non ha mai lasciato la prima posizione.

TOP 11
[4-2-2-2]
 
Cassio (Corinthians)
 
CASSIO [Corinthians] - Tra i pali non poteva non esserci Cassio, portiere del Timão e della miglior difesa del torneo (31 gol subiti, uno in meno del Gremio). L'estremo difensore rappresenta ormai una certezza per i canoni brasiliani, tanto che perfino Dunga è da annoverare tra i suoi estimatori e recentemente lo ha chiamato in nazionale. Non più giovanissimo (è un classe 1987), Cassio vanta un'esperienza quadriennale in Europa, totalmente spesa in Olanda tra PSV ed un prestito allo Sparta.

MARCOS ROCHA [Atletico-MG] - Classico prototipo di terzino sudamericano, Marcos Rocha incarna in pieno lo spirito guerriero del Galo. Di gamba, rapido, bravo negli affondi, si è affermato nel Brasileirão come miglior interprete del ruolo, togliendosi lo sfizio di segnare anche due gol molto importanti nell'economia di squadra. Da cinque anni all'Atletico-MG, ha tutto per diventarne una bandiera.

GIL [Corinthians] - Nonostante i suoi 28 anni, Gil è un centrale di lungo corso a queste latitudini. Ha esordito giovanissimo ed è diventato presto un punto di forza del Cruzeiro, lasciato nel 2011 per provare il salto europeo al Valenciennes. Rientrato alla base, ha contribuito a rendere il Timão il grande club che è, cosa non scontata nel post Libertadores 2012. La sua stagione è stata impeccabile, condita da due gol e solo sette ammonizioni: un record.
 
Jemérson (Atletico-MG)
 
JEMERSON [Atletico-MG] - La Sampdoria ha chiesto più volte di lui. Mancino, duttile, capace di ricoprire più zone nel reparto arretrato, Jemerson è uno dei (pochi) giovani in rampa di lancio dell'ultimo Brasileirão. In marcatura ha dato il meglio, e quando è mancato il Galo è andato in apnea. A Belo Horizonte ha bruciato le tappe della sua maturazione calcistica, che proseguirà in Europa dal giugno prossimo. Prima, c'è la Libertadores.

DOUGLAS SANTOS [Atletico-MG] - Ventun'anni e tanta grinta. Douglas Santos si prende la palma di miglior "lateral esquerdo"; meritata, senza dubbio, anche per il percorso fatto da questo ragazzo, partito come panchinaro ma ben presto finito a fare il titolare. Tanto che, a fine stagione, solo sette giocatori avranno collezionato più presenze di lui. Zero gol, ma una promessa per il 2016: "Mi allenerò di più al tiro", ha detto a GloboEsporte.
 
Elias, Jadson e Renato Augusto (Corinthians)
 
ELIAS [Corinthians] - Anima corinthiana e prodotto tra i migliori degli ultimi anni di un vivaio mai particolarmente florido, Elias ha speso quattro anni in Europa a sentirsi ripetere di quanto fosse poco adeguato ad un certo tipo di calcio. Tornato in Brasile ha passato due anni nel marasma generale per antonomasia, il Flamengo, e poi è tornato al suo primo amore. Tre gol al primo anno, cinque in questo Brasileirão: per un volante non c'è male.
 
RAFAEL CARIOCA [Atletico-MG] - Negli anni si è trasformato da trequartista ad infaticabile ripulitore di palloni. La tecnica non gli è mai mancata, anzi, ma in Russia - a posteriori - si può quasi dire che abbia sprecato il suo potenziale. Un love story tormentata con lo Spartak (a Mosca ci ha giocato in tre riprese), fino a quando il Galo ha potuto riscattarlo. Elemento di gerarchia, finalmente Rafael Carioca è diventato un giocatore a tutto tondo.
 
RENATO AUGUSTO [Corinthians] - A Leverkusen lo ricordano per due motivi: il gol all'esordio sul campo del Bochum e le sette reti dell'anno successivo. Ma Renato Augusto in Germania non si è mai ambientato, e il fatto che - notizia recente - possa volare in Ucraina per continuare la carriera, fa storcere il naso a tutti noi. Campionato straordinario e titolo di assist-man conquistato con 13 passaggi decisivi. Basta a descrivere il suo Brasileirão?
 
JADSON [Corinthians] - E' stato il "socio" di Renato Augusto nella grande rimonta iniziata a luglio. La classe non gli manca e si è visto; Jadson potrebbe rappresentare una delle chiavi di svolta per l'attitudine di questa squadra, anche fuori dai patri confini. Ha tutto: gol, assist, intelligenza tattica. Deve solo prendere meno cartellini, come ha detto Tite in una recente intervista. Un Tite che lo ha trasformato da "meìa" a trequartista del 4-2-2-2 più efficace del Continente.
 
LUAN [Gremio] - Dieci gol, uno ogni tre partite, per un centrocampista offensivo trasformato da Roger Machado in seconda punta per esigenze di squadra. Luan anni fa era considerato un grande prospetto, poi un infortunio al ginocchio ed alcune scelte imponderate ne hanno frenato l'ascesa. Nonostante ciò ha solo 22 anni e tanti margini di crescita; in tal caso sarà importante affermarsi nel Gremio, compagine classificatasi terza in campionato sfruttando solidità ed organizzazione.
 
Ricardo Oliveira (Santos)
 
RICARDO OLIVEIRA [Santos] - Nell'annata da dimenticare del Peixe è l'ex milanista l'unico motivo per sorridere. Laureatosi capocannoniere, Oliveira sembra aver ritrovato una sua dimensione dopo tanto girovagare. L'ex meteora del Milan ha viaggiato su numeri importanti, 20 gol in 31 partite, che hanno di fatto permesso al Santos di rimanere agganciato quasi fino alla fine al quarto posto, poi sfuggitogli per una manciata di punti. Il tutto a 35 anni: non male.
 
ALTRI PREMI
 
Miglior tecnico - Tite [Corinthians]
Miglior giocatore del torneo - Renato Augusto [Corinthians]
Miglior giocatore votato dai tifosi - Nené [Vasco Da Gama]
Miglior gol del torneo - Lucca [Corinthias]
Rivelazione - Gabriel Jesus [Palmeiras]
Miglior straniero del torneo - Lucas Pratto [Atletico-MG]
 

Nessun commento:

Posta un commento