giovedì 1 settembre 2016

Il nano di Wrocław


Wrocław è la città dei nani. Nel vero senso della parola. Vi basterà infatti capitare nel bellissimo centro storico per respirare un'aria diversa dalle solite città europee, facendovi avvolgere da atmosfere fiabesche, a tratti irresistibili.

I nani fanno parte di questa fiaba, tanto che la maggior attrazione turistica, oltre alla straordinaria Cathedral Island, è la caccia a questi piccoli gnomi costruiti in ferro battuto, nascosti lungo le vie di tutta la città. Nella quarta città più vasta della Polonia il calcio sembrerebbe un fattore marginale, tanto che - diversamente da posti come Cracovia e Varsavia - diversamente troverete nei negozi di souvenir qualche oggetto che ricordi l'unica realtà cittadina presente in ambito sportivo: lo Śląsk Wrocław.


Eppure lo Śląsk - dopo un anonimo decimo posto nella scorsa stagione - sta tornando protagonista. Soprattutto in campionato, dove oggi occupa la settima posizione a soli tre punti dalla vetta, in una classifica corta e ancora da definire. Il salto di qualità è stato senza dubbio fatto quest'estate, quando a Breslavia il chairman Mariusz Zelem ha deciso di mettere mano in maniera rivoluzionaria alla rosa, confermando sulla panchina il tecnico Rumak (arrivato a marzo per salvare la squadra) e rinnovando il contratto al gioiellino della squadra.

Che, contrariamente a quanto si può pensare, non è polacco, ma arriva dal Giappone. Ryota Morioka è il faro dello Śląsk, uno dei pochi a salvarsi nella sciagurata stagione passata; quest'anno è ripartito benissimo con due gol e tre assist nelle prime sette partite. La prova migliore l'ha sfoderata proprio nell'ultima giornata, nel 5-1 sul campo del decaduto Wisła, dove sono arrivati i suoi due primi gol stagionali. La storia di Morioka è presto riassunta: classe 1991, il numero 10 dello Śląsk sbarca in Polonia nel gennaio 2016 dopo aver giocato sei anni nel Vissel Kobe, club che lo ha lanciato nel professionismo. In mezzo c'è stato anche un provino non passato con l'Arsenal, che ha solo ritardato il suo arrivo in Europa.

Il primo gol di Morioka in Polonia: 0-1 contro il Lech

L'impatto a Breslavia è stato immediato, nonostante i diversi problemi di ambientamento: "E' una città in cui si può giocare senza troppe pressioni, ma nello stesso ha tifosi appassionati che sanno farti sentire protagonista" ha detto Morioka in una recente intervista ad un quotidiano polacco. Ed infatti, il ragazzo nativo di Hyogo non ci ha messo molto a farsi adottare grazie alle sue giocate ed al suo spirito di sacrifico; appena arrivato in Polonia è stato preso sotto la cura dei compagni più esperti, e ben presto anche i tifosi hanno iniziato ad apprezzarlo, soprannominandolo "karzeł" (il nano) per il suo fisico brevilineo ed i movimenti guizzanti. "Sono contento della mia scelta professionale - ha detto poco tempo fa il ragazzo - è vero che sarei potuto andare in un campionato importante, ma qui mi rendo conto di crescere dal punto di vista professionale". 
Lo Śląsk è partito bene (una sola sconfitta ad oggi, meglio ha fatto solo lo Zaglebie), e potrebbero esserci i presupposti per stupire: "Il nostro compito è regalare una gioia ai tifosi. Il titolo? Sarebbe bello, ma intanto pensiamo a tornare in Europa". Un'Europa che il club biancoverde vuole ritrovare dopo le recenti delusioni in Europa League, in cui - negli ultimi quattro tentativi - ha fallito l'accesso alla fase ai gironi cedendo per due volte ai playoff (contro Hannover e Siviglia).


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