martedì 7 marzo 2017

La nuova Libertadores


Finiti gli antipasti (leggasi: i turni preliminari), è il momento della portata principale.

La Copa Libertadores numero 58 entra nel vivo: questa sera, con la partita da Deportes Iquique e Guarani, parte la fase a gironi della competizione più affascinante e mistica del mondo.

Nel marasma generale che ha travolto il continente latino americano in tempi recenti, c'è spazio anche per un nuovo inizio: la riforma delle competizioni internazionali sudamericane ha toccato sia Libertadores che Sudamericana, ridisegnando per l'ennesima volta un calendario sempre più fitto e mal studiato. Un calendario che mette in difficoltà tutti, club e federazioni, costrette - per ovviare ai troppi impegni - a fare i salti mortali dal punto di vista organizzativo, tra rinvii e recuperi.

Eppure si è intrapresa la strada dell'omologazione, forse anche giustamente, verso l'esempio tracciato dall'Europa. 

La struttura della Libertadores è stata modificata proprio in questo senso, prendendo spunto dalla Champions League, della quale però non potrà che essere lontana parente viste le cifre su cui si ragiona. In ballo infatti ci sono premi interessanti, ma pur sempre minori di quasi dieci volte rispetto alla massima competizione europea. L'edizione 2017 di Copa Libertadores sarà ancora sponsorizzata dal colosso Bridgestone, arrivato all'ultimo anno di un matrimonio quinquennale cominciato nel 2012, e ancora da definire nel prossimo futuro. L'emittente Fox Sport e il Gruppo Santander sono gli altri due nomi pesanti presenti nell'elenco dei main sponsor.

Modifiche strutturali, ma non solo. Da quest'anno la Copa Libertadores è stata allargata da 38 a 47 partecipanti, con addirittura due turni preliminari in più aggiunti al classico playoff di qualificazione. 

I posti in eccedenza (grazie anche all'addio dei club messicani) sono stati distribuiti d'ufficio alle varie federazioni dalla CONMEBOL, con la sola eccezione di Brasile ed Argentina.
Archiviate le prime sfide, si ritorna alle soliti otto gironi da quattro squadre: le prime due vanno agli ottavi, le terze "retrocedono" in Copa Sudamericana (anche questa rivoluzionata un bel po'), ma la composizione della fase ad eliminazione diretta avverrà, da quest'anno, tramite sorteggio.

Al via si presentano in tanti, tutti particolarmente agguerriti.
La Libertadores 2017 è ricca di storie significative: in campo andranno 26 titoli in totale, distribuiti tra 11 squadre (in mancanza di Independiente e Olimpia, il titolo di primatista spetta al Peñarol), con molti giovani in rampa di lancio e quattro club al loro debutto assoluto.

Tra questi c'è la Chapecoense, che proprio in queste ore è volata a Maracaibo per l'esordio contro lo Zulia. La Chape è al primo volo dopo la tragedia aerea di fine 2016 avvenuta in Colombia, e partecipa in quanto campione della Sudamericana scorsa. Un titolo che la CONMEBOL le ha assegnato d'ufficio. Alla "prima" c'è anche l'Atletico Tucuman, arrivato sin qui dopo due battaglie serratissime. La prima, contro El Nacional, è stata vinta soprattutto fuori dal campo; arrivata a Guayaquil poche ore prima del match di ritorno, la delegazione argentina ha dovuto fare i conti con molti ostacoli "organizzativi". Prima un aereo per Quito che non decolla, poi un bus da cercare in fretta, e infine la mancanza delle maglie da gioco, rimaste nella stiva dell'aereo. La partita è stata giocata con il kit della nazionale albiceleste presente a Quito per il Sudamericano sub20. In campo, invece, ci ha pensato il bomber Federico Zampedri a ribadire il fatto che un Dio, nel calcio, probabilmente esiste. Zampedri è l'uomo squadra di un gruppo interessante, guidato dal dt Levallén e capace di strappare la qualificazione alla fase a gruppi eliminando uno dei colossi colombiani, l'Atletico Junior di Barranquilla.


Le due squadre da battere, almeno sulla carta, sono Atletico Nacional e River Plate. 

I Verdolagas campioni in carica paiono ancora in crescita nonostante alcune dolorose (ma inevitabili) cessioni, e in Reinaldo Rueda hanno trovato il filo conduttore adatto per continuare il discorso tecnico iniziato con "el Profe" Osorio. Discorso diverso per quanto riguarda i Millonarios: il talento c'è, i nomi anche, ma la grossa incognita che incombe sulla testa del River Plate è rappresentata dalla fase di stallo che sta vivendo il fútbol argentino. Inoltre, nell'unica uscita ufficiale la Banda ha perso 3-0 contro il Lanus, nella finale di Supercoppa Argentina.
Il Granate e il San Lorenzo sono le due squadre che guidano il contingente argentino, completato dalla presenza del già citato Atletico Tucuman, del Godoy Cruz e soprattutto dell'Estudiantes. Il Pincha per l'occasione ha riarruolato Juan Sebastian Veron, 41 anni, che ha lasciato la scrivania del club per rimettersi in gioco.


Molto ben rappresentato il Brasile, che tra le altre manda all'assalto della Copa Palmeiras e Flamengo. Il Verdão ha condotto un'ottima campagna di rafforzamento (nonostante la perdita di Gabriel Jesus) e nel 2016 ha dato più volte prove di forza impressionanti. Alla corte di Eduardo Baptista sono arrivati Miguel Borja e Alejandro Guerra (rispettivamente vincitore e terzo classificato all'ultimo Pallone d'Oro sudamericano), entrambi prelevati dall'Atletico Nacional monopolista di trofei nel recente passato. Anche il Flamengo ha pescato in Colombia (interessante l'arrivo di Berrio), ma non solo: Zé Ricardo ha in mano un'ottima compagine, e alla causa rubronegra si sono aggiunti recentemente il terzino peruano Trauco e Dario Conca, ex colonna dei rivali del Fluminense.

Individuare le possibili sorprese è, come sempre, esercizio complicato. 

Se amate le scommesse interessanti, puntate il vostro obolo su The Strongest. Gli atigrados, nonostante rappresentino un movimento calcistico senza particolari prospettive, sono una delle realtà emergenti e i 3600 metri di La Paz fanno pur sempre la differenza.

In campo ci saranno anche parecchi volti conosciuti al pubblico del calcio mainstream: German Denis, Fred, Robinho, Juan Arango, il Tata Gonzalez, Fabricio Coloccini, Nestor Ortigoza e Rubén Botta sono solo alcuni dei giocatori in cui vi imbatterete qualora decideste di fare nottata.

Sedetevi quindi a tavola: è tornata la Copa Libertadores.

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