mercoledì 13 febbraio 2019

La Top 11 del Sudamericano sub'20


Alla fine ha vinto l'Ecuador. La MiniTri di Jorge Célico si è portata a casa il suo primo Sudamericano sub'20 della storia, arrivato alla fine di una campagna quasi perfetta, durante la quale la selezione tricolor ha avuto la meglio sulle tre favorite della viglia. Trascinato dalle giocate del folletto Rezabala e dalle 6 reti del bomber Campana, già al centro di diverse voci di calciomercato, l'Ecuador ha messo in campo organizzazione e una tenuta fisica invidiabile.

L'altro lato della medaglia è il Brasile, grande delusione di questa manifestazione: l'Amarelinha arriva a stento alla seconda fase nonostante le tante stelle presenti nella rosa di Carlos Amadeu: da Rodrygo a Lincoln, passando per Luan e Gabriel, tutti - per un motivo o per l'altro - hanno giocato sotto gli standard che ci saremmo attesi. Discreto il torneo giocato da Argentina e Uruguay, che assieme alla Colombia e ai freschi campioni hanno strappato la qualificazione al Mondiale di categoria, che si giocherà la prossima estate in Polonia.

Ma quali sono stati i migliori giocatori del Sudamericano sub'20? Metterne insieme solo undici è stato decisamente difficile, ma alla fine ne è uscita una formazione che -cda buona tradizione sudamericana - gioca un 4132 a trazione anteriore, imperniato sulla fantasia e sull'imprevedibilità degli interpreti scelti per centrocampo e attacco.


| TOP 11 SUDAMERICANO SUB'20 CILE 2019 |
Moisés Ramirez, numero 1 dell'Ecuador sub'20
Moisés Ramirez (2000, Ecuador) | Preferito al brasiliano Phelipe, col quale ha vinto un duello a distanza decisamente avvincente. Ramirez è stato il portiere meno battuto della manifestazione, chiusa con solo 6 gol al passivo. Soprannominato Arana (il ragno) per la sua esplosività tra i pali, è stato acquistato pochi giorni fa dalla Real Sociedad: il club basco lo ha preso in prestito e lo ha aggregato alla squadra B. In estate dovrebbe riscattarlo per una manciata di milioni, denari fresche per le casse dell'Independiente del Valle che, con questi soldi, andrà a rafforzare ulteriormente uno dei settori giovanili più interessanti del Sudamerica. È stato il secondo portiere con più tiri ricevuti al Sudamericano sub'20 (33 contro i 36 di Phelipe).

Pablo Bonilla (1999, Venezuela) | Nomina difficile perché Emerson (Brasile, appena acquistato dal Barcellona) ed Ezequiel Busquets (Uruguay) hanno girato su grandi ritmi, nonostante le difficoltà espresse dai loro contesti. Bonilla è un numero "dos" brevilineo, fisicamente compatto, non particolarmente rapido ma molto bravo in marcatura. Si è messo in mostra in particolare nella prima fase del Sudamericano sub'20, dove ha fornito diversi assist grazie alla sua progressione verso il fondo del campo, da dove fa partire dei traccianti molto pericolosi. Purtroppo per lui, nessuno è riuscito a sfruttarli. Gioca in patria nella Portuguesa e vanta già quasi 40 presenze con la prima squadra.
Carlos Cuesta, difensore della Colombia sub'20
Carlos Cuesta (1999, Colombia) | Cuesta vince il ballotaggio con altri tre centrali destri di valore assoluto come Jackson Porozo (Ecuador), Vitao (Brasile) e Bruno Méndez (Uruguay). Il suo Sudamericano è stato di grande spessore, nonostante la Colombia non abbia brillato particolarmente. Sia chiaro, il pass per il Mondiale è stato strappato ugualmente, quindi va bene così. Cuesta ha portato in dote una grandissima esperienza, maturata con l'Atletico Nacional sia a livello locale che internazionale. La sua leadership ha permesso ai Cafeteros di chiudere con la miglior difesa del torneo. Cuesta è rapido in anticipo e sa giocare sull'uomo, accorcia e guida la difesa con personalità. E, a corredo, ha messo anche un gol molto importante, utile a decidere la sfida contro il Cile padrone di casa.


Nehuén Pérez (2000, Argentina) | L'assenza di Leonardo Balerdi ha lanciato definitivamente questo interessantissimo centrale difensivo cresciuto nel vivaio dell'Argentinos Juniors. Pérez ha comandato la difesa della Seleccion facendo le veci del nuovo acquisto del Borussia Dortmund. Anche lui gioca in Europa, ma in Spagna: la scorsa estate l'Atletico Madrid lo ha comprato dall'Argentinos Juniors, lasciandolo poi in prestito al Bicho per permettergli di giocare con continuità. Cresciuto nel semillero che ha svezzato Maratona, Riquelme e Redondo, Pérez si è dimostrato un elemento molto solido, quasi imbattibile nel gioco aereo. In questa stagione ha già messo insieme tre presenze, esordendo nella sfortunata sconfitta contro il Tigre.

Diego Palacios (1999, Ecuador) | Palacios vince il confronto con l'uruguayano Maximiliano Araujo. Nonostante le misure ridotte, il mancino in forza agli olandesi del Willem II ha giocato un Sudamericano di caratura superiore a molti altri interpreti del ruolo. La sua spinta costante ha permesso alla MiniTri di avere una catena di sinistra straordinariamente efficace, in coppia con Alexander Alvarado. Brevilineo e molto rapido negli spazi, Palacios ha recentemente ricevuto i complimenti di un "certo" Roberto Carlos, campione brasiliano che lo ha definito un terzino "molto interessante". In Olanda è titolare e in Eredivisie ha già messo insieme tre assist decisivi. È un prodotto del vivaio dell'Aucas.


José Cifuentes (1999, Ecuador) | Con Cifuentes l'Ecuador potrebbe aver finalmente trovato l'erede del leggendario Edison Méndez, gloria del calcio locale che tanto bene ha fatto con la maglia della nazionale. Centrocampista difensivo schierato in una mediana a due - in coppia con Quintero - Cifuentes è il classico pivote sudamericano bravo a schermare difesa e centrocampo. È il centrocampista che ha vinto più duelli difensivi di tutto il torneo (114) e quello con più palloni intercettati nella metà campo difensiva (102): numeri molto interessanti, che ne tratteggiano i pregi con dovizia di particolari. A tutto ciò aggiungiamoci una discreta dose di coraggio nel tentare il tiro da fuori. Per informazioni chiedere all'Argentina, abbattuta da un suo missile dalla distanza. Gioca in patria nella Universidad Catolica.


Ivan Angulo (1999, Colombia) | La trequarti è la zona di campo in cui questo Sudamericano ha espresso più qualità in assoluto. A destra la slot è riservata per Ivan Angulo, moto perpetuo della fascia colombiana che in questo torneo ha fatto vedere per quale motivo il Palmeiras lo ha strappato in fretta e furia all'Envigado. Destro naturale, fisicamente ben strutturato, Angulo è imprendibile quando parte in velocità per saltare l'uomo. In Brasile verrà aggregato direttamente alla prima squadra, proseguendo così una crescita iniziata a Bogotà in uno dei club colombiani più meticolosi nella crescita dei giovani prodotti locali.

Jordan Lenin Rezabala (2000, Ecuador) | Rezabala è probabilmente l'mvp di questa manifestazione. Il trequartista dell'Independiente del Valle nell'ultimo anno si è preso il centro del progetto MiniTri a forza di grandi prestazioni: dopo aver avuto un ruolo centrale nei due secondi posti ottenuti da IDV e sub'20 rispettivamente in Copa Libertadores e Juegos Bolivarianos, Rezabala ha dato spettacolo anche in questo primo appuntamento del 2019. I suoi 3 gol sono stati fondamentali per passare la prima fase, mentre durante l'esagonale per il titolo il numero 10 ecuadoriano si è messo più a disposizione dei compagni. Che, come testimoniano i gol di Campana, ne hanno ampiamente beneficiato. Ora il ragazzo verrà portato dalla IDV in prima squadra, dove potrà finalmente misurarsi in un contesto professionistico.


Brayan Palmezano (2000, Venezuela) | Palmezano è stato uno dei giocatori più interessanti messi in vetrina dal Venezuela. Esterno mancino molto rapido e letale in campo aperto, è stato per diverso tempo uno dei ragazzi più chiacchierati del calcio venezuelano. Con la Vinotinto ha giocato in tutte le categorie giovanili, mentre a livello di club è cresciuto nello Zulia, che lo ha fatto esordire in Primera Division a soli 16 anni. È di poche settimane fa l'annuncio del suo passaggio all'Huachipato, realtà di media classifica in Cile, dove il ragazzo può continuare il proprio processo di maturazione. Pare peraltro che Palmezano, prima di accettare l'offerta degli Acereros, abbia rifiutato un paio di offerte dall'Europa. Il suo Sudamericano si è chiuso senza gol, ma con diversi contributi decisivi in termini di assist.

Nicolas Schiappacasse (1999, Uruguay) | Schiappacasse è il giocatore che ha tentato più tiri nello specchio di porta avversario e, soprattutto, quello che ha subito più falli durante tutto l'arco del Sudamericano. Il talento dell'Uruguay è di recente passato in prestito dall'Atletico Madrid al Parma, un'operazione tanto curiosa quanto interessante che ci permetterà di vedere in Italia uno dei talenti migliori della nuova nidiata uruguayana. Schiappacasse è al suo secondo sub'20, visto che due anni fa era stato convocato sotto età. I suoi movimenti sono sempre letali, soprattutto quando Schiappacasse decide di sfruttare la sua rapidità partendo defilato sulla fascia sinistra. Ha segnato 4 gol, ma nel complesso è stato il vero leader della Celeste.


Leonardo Campana (1999, Ecuador) | Da terza scelta a capocannoniere del sudamericano sub'20. La parabola di Campana ha tutti i crismi della favola calcisticia: convocato all'ultimo dal ct argentino Célico, il centravanti del Barcelona di Guayaquil ha segnato 6 gol molto importanti, quattro dei quali sono arrivati nella fase finale. La sua doppietta contro il Venezuela ha permesso alla MiniTri di alzare il suo primo trofeo della storia e, di rimbalzo, il nome di questo ragazzone figlio di un ex tennista ha cominciato a fare il giro del mondo. Le ultime notizie danno Milan e Inter sulle sue tracce, ma l'unica certezza adesso è che Campana rientrerà in gruppo con i Toreros per esordire finalmente in prima squadra. Punta fisicamente ben strutturata, è ideale per le squadre che giocano un calcio principalmente improntato sulla verticalità. Bravo di piede, discreto di testa, dà il meglio di sé quando viene lanciato in progressione, dove utilizza il fisico per crearsi autonomamente i presupposti per segnare. Sarà lui l'erede del grande Alberto Spencer? Ai posteri l'ardua sentenza.




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