venerdì 21 settembre 2012

SPECIALE - Coppa Libertadores 2012, conclusa la fase a gironi: ecco la Top 11 dei migliori giovani



Venerdì scorso si è conclusa una tiratissima fase a gironi di Coppa Libertadores 2012.
Tra verdetti clamorosi (ad esempio, l'eliminazione del Flamengo), conferme (il Santos campione), illustri ritorni (Boca Juniors) e delusioni (Penarol) ovviamente c'è stato spazio per decine e decine di giovani talenti in rampa di lancio.
La maggior parte sono già sulla bocca di tutti e molti, di conseguenza, potrebbero animare il prossimo mercato estivo e noi di generazioneditalenti.com abbiamo deciso di stilare una Top11 di questa prima fase.
Chi è la rivelazione di questa prima fase? E chi si riconferma sulla ribalta internazionale di un continente grande e magico come quello sudamericano?
Ecco le nostre scelte, fatte in base anche agli obiettivi raggiunti dalle rispettive squadre e disposte in un 4-2-3-1 decisamente offensivo.

RAFAEL Cabral Barbosa (Santos, 1990) - Il portierino del Santos, considerata la giovane età, è uno dei migliori interpreti del ruolo e si candida come uno dei nominati al prossimo Pallone d'Oro sudamericano. La vittoria della Libertadores dello scorso anno lo aveva lanciato, poi al Mondiale per Club si è riconfermato e, infine, le belle prestazioni di questa fase inziale soprattutto nella trasferta boliviana contro The Strongest dove limita la sconfitta del Peixe con almeno due interventi decisivi.


Pablo PINTOS (Defensor Sporting, 1987) - La sfortuna ha voluto che il Defensor non riuscisse a staccare il pass per gli ottavi di finale, ma la freccia destra della Violeta è stato uno degli interpreti del ruolo più devastanti della prima fase. Pintos viaggia ormai per i 25 anni, ma la menzione è d'obbligo anche perchè è il prodotto di un settore giovanile fantastico che abbiamo avuto modo di apprezzare in diverse occasioni.
Ottimo in fase di spinta, deve affinarsi difensivamente ma gli anni davanti a lui sono tanti, e le sue precedenti esperienze fuori dal confine uruguagio (San Lorenzo e Getafe) gli hanno permesso di maturare molta esperienza.

Nestor ARAUJO (Cruz Azul, 1991) - Uno dei marcatori centrali più impressionanti visti in questa fase a gironi. Qualcuno potrebbe obiettare che ha giocato solo tre sulle sei uscite della squadra messicana, ma i 270 minuti messi assieme gli hanno permesso di mettersi in mostra e di conquistarsi - probabilmente - una maglia per il prosieguo del torneo. Difensore che si slancia sui suoi 188 centimetri, nel gioco aereo mostra un'elevazione paurosa e in marcatura diventa addirittura arcigno. Da seguire con calma.

DEDE' (Vasco Da Gama, 1988) - Nome fatto decine di volte, ma sul secondo posto del Vasco (solo per differenza reti) nel Gruppo 5 non può passare inosservato l'operato di questo ragazzone. Piace a tutti, soprattutto in Europa, ma per ora lui sta bene a Rio de Janeiro dove viene coccolato da vero campione.
Prestazioni maiuscole e autoritarie per lui, con la ciliegina di un gol - di testa - segnato all'Alianza Lima.

Juan SANCHEZ MINO (Boca Juniors, 1990) - Imporsi in una squadra dove l'età media è abbastanza elevata non dev'essere facile. Imporsi nel ruolo in cui, come compagno, hai un totem come Clemente Rodriguez è una mission impossible. Che però Juan Sanchez Miño ha portato al termine, a suon di prestazioni. sistemato sulla fascia sinistra da Julio Cesar Falcioni, è un centrocampista che riadattato laterale mancino tutto campo ha dato il meglio di sè. Anche in campionato si è messo in mostra, e con la sua esplosione si candida come uno dei talenti più importanti in previsione di future aste di mercato.

Fernando GAIBOR (Emelec, 1991) - Scegliere il doble cinco non è mai facile. Un posto però spetta di diritto a Fernando Gaibor, metronomo e cervello della manovra dell'Emelec sorpresa inaspettata. Già, perchè negli ultimi novanta minuti gli Electricos hanno vinto sul terribile campo dell'Olimpia di Asuncion eliiminando nientemeno che il Flamengo. Destro che "canta", Gaibor è uno specialista dei calci piazzati oltre che un rigorista infallibile, e nell'ultimo periodo ha dimostrato di aver acquisito ulteriore intelligenza tattica dettando i tempi di inserimento ai compagni e a lui stesso.

Charles ARANGUIZ (Universidad de Chile, 1989) - Lo voleva a tutti i costi l'Udinese, ma il soldatino del centrocampo cileno rimane dal suo comandante Jorge Sampaoli bravo, nella seconda metà del 2011, a ridisegnarlo mediano nella trionfale cavalcata della U in Copa Sudamericana. Dotato di buona tecnica ha comunque un futuro in Europa, magari già da quest'estate, ma nel frattempo proverà a guidare la sua squadra verso un trofeo che bisserebbe la già prestigiosa conquista di dicembre.

Mauro CABALLERO (Libertad, 1994) - In ballottaggio fino all'ultimo con il carioca Wellington Nem, Maurito si fa preferire se non altro per via dell'età rispetto al rivale. Diciotto anni appena compiuti, gioca da veterano e poco importa se il suo tecnico lo manda in campo in partite così pesanti come quelle internazionali. Caballero corre, segna e fa segnare, dimostrandosi un rapinatore d'area pazzesco.
E' praticamente un titolare inamovibile del Gumarelo, club nel quale è nato ed è asceso sull'onta dell'ottimo Sudamericano Sub'17 giocato.

Paulo Henrique GANSO (Santos, 1989) - Qualcuno storcerà il naso, ma Ganso è tornato quello conosciuto agli inizi della sua storia con il Santos e prima che il fastidiosissimo infortunio lo costringesse a curarsi per parecchio tempo. Dopo il tempo perso in infermeria, questo ragazzo ha calciato qualche pallone a fine 2011 per presentarsi tirato a lucido nel campionato Paulista e in Libertadores. Il suo sinistro è tornato a disegnare traiettorie deliziose, e la cosa che colpisce di più è la calma con cui compie una giocata. Faro del gioco Peixe, Ganso è ormai pronto per ricominciare da capo, magari vincendo per la seconda volta consecutiva il trofeo.

NEYMAR (Santos, 1992) - Per metterlo nei migliori basterebbe la straordinaria tripletta rifilata all'Internacional con la quale, oltre a far apprezzare tutte le sue doti tecniche, annichilisce il rivale Leandro Damiao. I centri in totale sono cinque su sei match, ma sono le giocate che abbiamo apprezzato a rivelarsi davvero impagabili. Marcarlo è impossibile, fermarlo difficile, abbatterlo è la soluzione migliore quando ti punta già sapendo il prossimo movimento che andrà a fare.
Neymar andrà verificato sul lungo periodo, ma in una competizione più condensata è un uomo che fa assolutamente la differenza.

Dorlan Mauricio PABON (Atletico Nacional, 1988) - Il meglio lo abbiamo tenuto per ultimo. Partendo dal presupposto che è impossibile che nessuno si sia accorto di lui, Pabon è l'MVP della manifestazione, almeno fino ad oggi. Capocannoniere con 7 reti, tutte da stropicciarsi gli occhi, ha inciso positivamente e decisivamente in tutte le uscite dei Verdolagas ed ora andrà all'assalto delle difese del Velez in uno degli ottavi di finale che si preannuncia caldo ed equilibrato.
Dotato di una potenza di tiro micidiale, i suoi tentativi dalla distanza si trasformano in vere e proprie traiettorie vaganti e pericolose. Una piacevole scoperta.

La Copa Libertadores va avanti, e tra questa settimana e la prossima si giocheranno le gare di andata degli ottavi di finale che vedranno i campioni in carica del Santos affrontare la sorpresa Bolivar, il Boca Juniors vedersela con l'Union cilena ed il Corinthians affrontare la mina vagante Emelec. Interessante, oltre alla partita tra Atletico Nacional e Velez, sarà capire chi tra Cruz Azul e Libertad si candiderà come sorpresa dell'edizione 2012. Chiuderanno il programma il derby brasiliano tra Fluminense ed Internacional, Deportivo Quito - Universidad de Chile e un piccante Vasco Da Gama - Lanus.

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