mercoledì 24 ottobre 2012

Benjamin Inostroza: 1997 - Cile

Credito: redgol.cl

Nome:Benjamin
Cognome: Inostroza
Soprannome: El Chuky
Data di nascita: 31/03/1997
Luogo di nascita: Pedahuel (Cile)
Ruolo: attaccante
Squadra: Universidad de Chile
Altezza: 160 cm
Peso: 58 kg





Cile fucina di talenti. Vero. Ma l'Universidad de Chile è la squadra che più aiuta questa sorta di affermazione a far sì che, nel tempo, rimanga tale. Soprattutto negli ultimi anni, sotto la sapiente mano di Jorge Sampaoli, la U si è imposta all'attenzione generale per via delle sue imprese al di fuori dai confini cileni. Una su tutte, la conquista della Copa Sudamericana 2011 che - come si è poi visto - ha regalato al grande calcio alcuni elementi davvero importanti.

Ma se affacciarsi alle cronache è difficile, figuriamoci affermarcisi. Al minuto 79 della partita di Copa Chile tra Universidad de Chile e Santiago Morning, Sampaoli manda in campo un ragazzino di 15 anni appena compiuti. Pochi secondi dopo, Benjamin Inostroza entra nella storia del calcio cileno segnando il gol più "giovane" di sempre a 15 anni e 5 mesi, con il suo numero 40 sulle spalle e con le lacrime agli occhi. Una gioia impensabile alla vigilia, che si materializza come un fulmine a ciel sereno. Nato a Pedahuel nel marzo del 1997, Inostroza venne reclutato nelle giovanili della U all'età di 11, quando una vecchia gloria del club - Sandrino Castec - lo tira fuori dalla sua scuola calcio personale. El Chuky, come lo chiamano a tutt'oggi, si fa subito notare fin da bambino e il grande salto sembra inevitabile fino a sfociare nella meravigliosa storia che abbiamo introdotto in precedenza.
Sembra però un predestinato, Benjamin, tanto che durante il 2011 la società, per proteggerlo da troppe attenzioni e flash, deve incollare all'attaccante una sorta di tutor per consigliarlo al meglio. In ambito giovanile Inostroza è conosciutissimo, e durante il campionato di categoria sbatte in rete ben 49 reti alternando tutti i fondamentali a disposizione di chi - si dice - diventerà un attaccante di razza. In questa stagione, in cui alterna i classici allenamenti con alcuni gettoni assieme ai grandi, Inostroza ha la definitiva opportunità di emergere grazie alla considerazione che lo staff di Sampaoli nutre per lui.


E' proprio il tecnico a raffreddare le aspettative su di lui: "Benjamin è stato bravo, ma deve ancora crescere tranquillo e senza pressioni. Anche se non è vero che, come dimostra questo caso in particolare, il calciatore cileno emerge tardi". E in patri molti si sono spinti a parlare di lui, soprattutto dal lato tecnico, dove questo ragazzo è costretto a sopperire all'altezza con un gioco imprevedibile basato su velocità e resistenza.
Infatti muscolarmente, questa punta che ha fatto stropicciare gli occhi a parecchi deve sgrezzarsi, e dal suo metro e 60 ha la necessità di sviluppare ancor più i suoi fondamentali. Che comunque sono già interessanti, dato che calcia indifferentemente con entramb i piedi e ha sviluppato un ottimo tempismo con il quale tenta anche la giocata aerea.

In una recente intervista ha rivelato il nome del suo idolo calcistico, che a sorpresa non gioca in attacco: "Il mio modello è senza dubbio Waldo Ponce, una persona che mi aiutato parecchio i primi giorni che mi sono allenato con la prima squadra. E' un personaggio d'oro, anche per come ha saputo gestire i suoi problemi personali (è fuori da dieci mesi causa infortunio ndr). Pensate che, sapendo del mio probabile esordio, ha regalato 15 biglietti alla mia famiglia per venire a vedermi". Il coronamento di tutto è stato poi l'esordio in Primera Division, nei minuti finali del match contro l'Union La Calera.

Una sua intervista 
 

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