venerdì 8 febbraio 2013

SPECIALE ARGENTINA 2013 - Colombia, il nuovo che avanza. Tutto sul Sudamericano Sub'20 vinto da Quintero e compagni

Credito Foto: mediotiempo.com


Largo ai nuovi. La Colombia si porta a casa la ventiseiesima edizione del Sudamericano Sub'20 e ribalta le gerarchie sudamericane conquistando il terzo titolo della propria storia, che è anche il primo in assoluto vinto fuori dai confini "tricolores". La squadra di Carlos Restrepo ha coronato la sua cavalcata nella notte di domenica 3 febbraio, quando a Mendoza ha sconfitto il soprendente Paraguay con un 2-1 firmato dalla stella della selezione, Juan Fernando Quintero, e dal difensore centrale Vergara, altro prospetto interessante di una squadra dal futuro assicurato.  


Colombia prima, si diceva, con 12 punti conquistati nell'Hexagonal Final frutto di quattro vittorie ed una sola sconfitta, seguita dal Paraguay - secondo a 10 - e poi dall'Uruguay, che con 9 punti si è classificato terzo ed ha staccato, assieme alle prime due, il biglietto per il Mondiale turco di categoria. Con loro ci sarà il Cile, quarto e delusione dell'ultima fase: dopo aver ben figurato nella fase a gironi, la Rojita ha collezionato due sconfitte nelle prime tre giornate che hanno inevitabilmente fermato ogni sogno di gloria. Poco dietro ci sono Perù, a quota 5, ed Ecuador, unica squadra a non aver messo assieme nemmeno un punto. Capocannoniere del torneo si è laureato il romanista Nicolas Lopez, che con 6 gol si è preso il lusso di battere il quotatissimo Nicolas Castillo - centravanti cileno dell'Universidad Catolica - e Juan Quintero, cervello del Pescara che esce da questo Sudamericano come protagonista assoluto e si candida ad essere uno dei pezzi pregiati del mercato estivo.

Sudamericano fucina di talenti? Sì, come sempre. I nomi da fare sarebbero parecchi, e partendo dai campioni della Colombia - oltre al già citato Quintero - come non parlare del centrocampo composto da Juan Pablo Nieto ('93), Harrison Mojica ('93) e Sebastian Perez ('93)? Senza dimenticarci delle punte: Jhon Cordoba ('93), talento di casa Envigado, ha letteralmente spaccato le difese avversarie facendo capire a chi non lo conosceva come mai i Jaguares messicani hanno investito una cifra folle per averlo, mentre per Bryan Perea ('93) c'è la fila di concorrenti, così come per i difensori Jherson Vergara ('94), Luis Mena ('94) e Felipe Aguilar ('93). Sotto i riflettori parecchi ragazzi cileni, uruguagi e paraguayani a partire dai difensori della Rojita Igor Lichnovsky ('94) e Valber Huerta ('93), il centravanti Nico Castillo ('93) e il centrocampista, di proprietà del Siviglia, Bryan Rabello ('94); l'Uruguay risponde con il difensore Fabricio Formiliano ('93) , i centrocampisti Sebastian Cristoforo ('93) e Diego Laxalt ('93, neo acquisto dell'Inter), e le punte Diego Rolan ('93, ufficializzato l'ultimo giorno di mercato dal Bordeaux) e Gonzalo Bueno, talento classe 1993 del Nacional di Montevideo. La punta Derlis Gonzalez ('94), del Benfica, e il difensore Matias Perez ('94), gigante difensivo, sono i talenti di punta del Paraguay, partito tra l'indifferenza generale e arrivato incredibilmente secondo, mentre la nidiata peruviana guidata dal madrileno Benavente ('94) promette scintille. Oltre al numero 10 del Real Madrid Castilla, la Franja Roja lancia definitivamente il neo acquisto del Parma Yordi Reyna ('93), seconda punta rapida e ficcante dal colpo sempre in canna. Interessante anche Edison Flores ('94), trequartista messo sotto contratto dal Villareal in estate, mentre la punta Jean Deza ('93) ha rovinato con un'espulsione nella penultima uscita un Sudamericano perfetto. Lui gioca nello Zilina, ma al contrario di molti percorrerà la strada inversa, rientrando - almeno momentaneamente - in Perù. Chiudiamo con Pedro Velasco ('93), freccia destra dell'Ecuador e miglior giocatore di una compagine venuta a mancare clamorosamente appena i ritmi si sono alzati. Gran bella squadra, quella ecuadoregna, costruita sul blocco dell'Independiente di Josè Teràn (club che a livello giovanile fa sfracelli) e che vanta già tre giocatori in orbita europea: la punta Parrales ('95) piace in Spagna, l'esterno Ramirez ('94) all'Eintracht mentre l'Udinese punta forte su Johnny Uchuari ('94), esterno destro formato tascabile specialista dell'assist.

Sembra che manchi qualcuno. E' vero, mancano Argentina e Brasile. Le due superpotenze sudamericane abbandonano la competizione al termine di una prima fase a dir poco disastrosa. I padroni di casa mettono insieme una sola vittoria e tre sconfitte, inframezzati dal pari clamoroso con la Bolivia. Eppure le basi per fare bene c'erano tutte, e probabilmente il ct Trobbiani ha preteso troppo dai suoi ragazzi quando ha deciso di puntare su un modulo iperoffensivo composto da cinque giocatori d'attacco e cinque che avrebbero dovuto supportarli da dietro. Il problema è che un gioco, in realtà, non c'è mai stato. L'Argentina con i vari Lanzini, Centurion, Vietto, Iturbe e Ruiz è sembrata un bel cigno che si specchia nello stagno mentre i brutti anatroccoli vanno a mangiare le briciole. Troppi solisti, poco gruppo. A differenza del Brasile però si può dire che la Selecciòn aveva sulla carta il girone più ostico. La Canarinha invece non ha scuse, e se la stampa brasiliana non avesse accostato alla vigilia questa nazionale a quella che trionfò due anni fa avrebbe fatto una miglior figura. E Felipe Anderson, Doria, Wallace, Adryan, Ademilson, Fred? Spazzati via da Uruguay e Perù, un pareggio fortunoso con l'Ecuador e una vittoria, su rigore, con il Venezuela. Girone abbordabile, fallimento epico.

La chiusura riguarda il mercato italiano, perchè molti di questi nomi sono segnati sui taccuini di svariate società. Se per Centurion il Racing ha rifiutato un'offerta di 7 milioni dall'Anzhi, la Lazio aveva messo le mani su Felipe Anderson salvo poi doversi rendere conto che per motivi burocratici l'ultimo giorno di mercato non sarebbe bastato. L'Inter ha bloccato per luglio Diego Laxalt, mancino del centrocampo uruguagio al quale ha dato il giusto dinamismo unito ad una concentrazione quasi impeccabile, e vorrebbe chiudere per Matias Perez, centrale paraguayano autore di una doppietta - di testa - alla Bolivia. Ancora Uruguay: Gonzalo Bueno piace al Bologna, Sebastian Cristoforo al Torino, Fabricio Formiliano al Palermo: la bottega uruguagia è ormai roba di lusso, a giugno se ne riparlerà. L'Udinese farebbe invece carte false per El Zlatan, Nicolas Castillo, e secondo quanto emerso negli ultimi giorni il club friulano avrebbe intavolato una trattativa per portarlo in Italia già da qualche mese, ma le prestazioni della punta in Argentina fanno lievitare ulteriormente il prezzo del cartellino. Anche il Chievo vuole il suo talento colombiano, e vista l'impossibilità di arrivare a Bryan Perea (Bologna o Lazio nel suo futuro?), si getta su Juan Pablo Nieto, scudiero di Quintero nella mediana "cafetera". Ultimi, ma non per importanza, il terzino destro cileno Campos del Palestino e l'ala sinistra sempre cilena Cuevas, un classe 1995 che piace molto al Chelsea ma anche all'Udinese. 

CLASSIFICA FINALE
Colombia 12
Paraguay 10
Uruguay 9
Cile 7
Perù 5
Ecuador 0 

Qualificate al Mondiale Sub'20 Turchia 2013

TOP 11 (3-2-1-4) - Cristian Bonilla (Colombia); Matias Perez (Paraguay), Valber Huerta (Cile), Igor Lichovsky (Cile); Juan Pablo Nieto (Colombia), Diego Laxalt (Uruguay); Juan Fernando Quintero (Colombia); Yordi Reyna (Perù), Jhon Cordoba (Colombia), Nicolas Castillo (Cile), Nicolas Lopez (Uruguay). All. Carlos Restrepo (Colombia)
 



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