lunedì 9 dicembre 2013

WORLD CUP BRAZIL 2014 - Sorteggiati i gironi tra sorprese e polemiche



Tempo di Mondiali. Il 2014 ha scelto il paese del calcio per eccellenza, dato che in Brasile si giocherà un'edizione sulla carta decisamente scoppiettante. Qualche giorno fa, l'urna di San Salvador de Bahia ha sancito gli otto gironi con i quali la manifestazione brasiliana si aprirà. Tante sorprese, una paio di gruppi molto interessanti, e una pioggia di critiche per alcune decisioni poco chiare della FIFA. 




GRUPPO A - Brasile, Croazia, Messico e Camerun
Il girone dei padroni di casa si svilupperà intorno alla conquista del secondo posto, dove Messico e Croazia si giocheranno probabilmente l'accesso agli ottavi di finale. Non ci dovrebbero essere infatti difficoltà per la Seleção di Luis Felipe Scolari, che parte in pole position anche per la vittoria finale. Resta da capire in che condizioni arriverà in Brasile il Camerun, squadra con qualche potenzialità, ma dilaniata costantemente dai dissidi interni. Tornando al discorso sul secondo posto, c'è appunto da stabilire se prevarrà la quadratura croata, imperniata su uno zoccolo duro importante (che negli spareggi, contro l'Islanda, ha dato prova di maturità), o la Tricolor rigenerata dall'arrivo del Pjojo Herrera, ricostruita con molti giocatori del campionato locale tra i quali il sempre verde Rafael Marquez.

GRUPPO B - Spagna, Olanda, Cile e Australia
Uno dei raggruppamenti di ferro, che comprende tre delle selezioni nazionali che giocano il miglior calcio al mondo, più i Socceroos, squadra che ormai è diventata una piacevole frequentatrice della fase finale di Coppa del Mondo. L'Olanda è stata "vittima" del declassamento in seconda fascia, e come se non bastasse ha trovato sulla propria strada probabilmente la peggior sudamericana possibile dato che la Roja, ultimamente, ha offerto prestazioni importanti. Senza contare il fatto che Vidal e Sanchez hanno raggiunto la piena maturazione, e sono sempre più leader di un gruppo che Sampaoli ha plasmato a sua immagine e somiglianza. I campioni in carica punteranno su chi, quattro anni fa, alzò la coppa in Sudafrica, con pochissime eccezioni e la consapevolezza di avere costantemente il mirino nemico puntato alla testa. Con le dimissioni di Osieck, l'Australia si è affidata al guru locale Postecoglou: troppo poco, per fare la voce grossa in un girone di leoni.

GRUPPO C - Colombia, Grecia, Costa d'Avorio e Giappone
Una grande favorita, la Colombia, e tre possibili outsiders. Già, perchè se è vero che mai come quest'anno i Cafeteros possono contare su cotanta qualità (per trovare una Colombia così forte bisogna tornare ai tempi di Higuita, Valderrama e Asprilla), il Giappone di Zaccheroni punta agli ottavi di finale per compiere - finalmente - un ulteriore passo verso l'affermazione del calcio in terra nipponica. La Grecia, squadra che non ruba particolarmente l'occhio ma timbra sempre il cartellino, e la Costa d'Avorio di Drogba e dei Tourè completano il calendario di uno dei gruppi più equilibrati.

GRUPPO D - Uruguay, Costarica, Inghilterra e Italia
Partiamo dagli Azzurri, che sulla carta sono la squadra da battere. Nonostante il blasone indiscusso di Inghilterra ed Uruguay, sarà proprio la nazionale di Prandelli a condurre le danze in questo girone, checchè la stampa italiana ne dica. Questo perchè, nonostante le individualità importanti, sia la Celeste che i Three Lions stanno attraversando momenti storici difficili. I ragazzi di Tabarez, per arrivare in Brasile, hanno dovuto spareggiare con la Giordania (pratica archiviata in fretta), e le difficoltà storiche degli inglesi alla fase finale della kèrmesse iridata sono ormai celebri. E' vero, giocatori come Gerrard o Lampard sono autentici top-players, che però hanno quattro anni in più rispetto a Sudafrica 2010. Infine i Ticos, qualificatisi senza problemi ma reduci da una pessima Gold Cup, tra i quali milita il talentuoso attaccante Campbell.

GRUPPO E - Svizzera, Ecuador, Francia ed Honduras
Le critiche feroci piovute su questo gruppo hanno toccato l'apice del grottesco. Platini e Blatter si sono fatti il girone facile: è questa l'accusa principale della stampa mondiale, che spara a zero sui due dirigenti della Fifa attribuendogli - tra l'altro - l'aggravante di un ripescaggio inconsueto. Quello della Francia, che secondo il Ranking sarebbe dovuta partire dalla terza fascia. A parte questo, c'è un Ecuador da non sottovalutare, perchè la selezione di Rueda ha messo sotto parecchi avversari nelle qualificazioni, possiede giocatori pungenti e vuole dedicare la spedizione brasiliana al Chucho Benitez, scomparso prematuramente in Qatar. A completare il quadro, l'Honduras, compagine ordinata e con qualche buon giocatore dalla cintola in su. Un consiglio: occhio ad Andy Najar, regista della squadra, giovane talento blindato dall'Anderlecht.

GRUPPO F - Argentina, Bosnia, Iran e Nigeria
Curiosità a mille. Per la Bosnia, ovviamente. Qualificati al primo mondiale dopo il sanguinoso scioglimento della ex Jugoslavia, i gialloblu hanno assemblato una vera e propria macchina da combattimento in pochi anni, facendo le prove nel 2010 e nel 2012, e centrando l'obbiettivo per il 2014. Ovviamente, almeno da pronostico, sarà l'Argentina di Sabella a fare la voce grossa nonostante la presenza dei campioni d'Africa della Nigeria, altra squadra rivitalizzata da Keshi che ha escluso tutti i senatori ringiovanendo la rosa, e di un Iran che torna al mondiale dopo la storica vittoria sugli Usa nel 1998, unico vero acuto iraniano a questi livelli.

GRUPPO G - Germania, Portogallo, Ghana ed Usa
Il gruppo più difficile, senza dubbio. Per tutte. La Germania di Low parte leggermente favorita, ma giocherà con una pressione pazzesca addosso perchè, subito dietro, il Portogallo di Cristiano Ronaldo vuole dimostrare finalmente di aver deciso cosa fare da grande. Un po' di attenzione la meritano anche le altre due selezioni presenti nel Gruppo G, ovvero gli Usa - cresciuti tantissimo sotto la guida di Klinsmann e freschi campioni in Gold Cup - ed il Ghana del ritrovato Kevin Prince Boateng (a proposito, si preannuncia un bel derby tra fratelli), ormai certezza del calcio africano pur palesando limiti evidenti come l'assenza totale di un portiere e di un centravanti.

GRUPPO H - Belgio, Algeria, Russia e Corea del Sud
Belgio e Russia hanno la grande occasione di rilanciare i movimenti calcistici locali in un girone abbastanza morbido, dove occorrerebbero suicidi reiterati per non andare agli ottavi. Suicidi che - soprattutto per la Russia - sono all'ordine del giorno (vedesi spareggio con la Slovenia pre-2010), ma che non inficiano il valore di una rosa importante con un condottiero di prim'ordine come Fabio Capello. Il Belgio è forte, ma forte forte, tanto che il ct Wilmots ha dovuto calmare gli animi perchè in patria la stampa locale vuole il titolo mondiale. Più che altro ci crede, vedendo l'undici del Belgio, che vanta giocatori totali in tutte le zone del campo. Algeria e Corea, a parte qualche complimento, non dovrebbero raccogliere.

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