venerdì 10 gennaio 2014

AFRICA - Riflettori accesi sull'African Nations Championship, sorella minore della Coppa D'Africa


Un anno fa le immagini della Nigeria di nuovo in cima all'Africa fecero il giro del mondo. Le Green Eagles vinsero la più importante manifestazione del Continente Nero, e di conseguenza riportarono il calcio biancoverde sotto i riflettori. Ma quella, appunto, era la Coppa d'Africa, competizione mal vista soprattutto dai club europei, che nel bel mezzo della stagione si vedono soffiare i migliori talenti chiamati a rispondere per rappresentare il proprio paese.


Quella che inizierà sabato in Sudafrica, invece, è la sorella minore; la African Nations Championship - da non confondere appunto con la African Cup of Nations - è alla sua terza edizione, e il suo scopo più importante è riuscire a dare visibilità ai giocatori che militano nei campionati locali. Infatti, ogni partecipante può formare una selezione esclusivamente con elementi militanti in patria, cercando di valorizzare il più possibile i giovani talenti che ogni anno sbocciano a queste latitudini.

Una veduta del Cape Town Stadium

Nello splendido teatro sudafricano, chiamato a sostituire lo scorso anno la Libia (visto il periodo complicato in cui versa il Paese), sedici nazionali si sfideranno divise in quattro raggruppamenti composti da altrettante squadre. La formula, quindi, è la stessa della Coppa d'Africa; una volta passata la fase a gruppi, le prime due di ogni girone giocheranno i quarti di finale, e così via fino alla finalissima in programma il primo di febbraio a Cape Town. Sarà proprio Città del Capo a mettere a disposizione due dei quattro impianti di gioco - restaurati per il mondiale del 2010 - in cui si disputeranno i gruppi A e B, mentre i gironi C e D si giocheranno rispettivamente a Bloemfontain e Polokwane. 

Terza edizione, si diceva. La prima, nel 2009, vide il trionfo della Repubblica Democratica del Congo, allora rappresentata dall'importantissimo zoccolo duro del Mazembe, dominatore del calcio africano a livello di club. I congolesi schiantarono nella finale di Abidjian - in Costa d'Avorio, dove si tenne il torneo - un Ghana sfortunato, condannato da due reti nel finale segnate da Kaluytuka e Bedi. Due anni dopo, in Sudan, fu invece la Tunisia ad aggiudicarsi il titolo, battendo 3-0 in finale l'Angola, trascinata dal "Maradona del Maghreb", Oussama Darragi, che in finale prima si inventò gli assist per Traoui e Dhaoudi, e poi chiuse i conti nel recupero con un'azione personale in quella che - per la prima volta - fu una manifestazione estesa a sedici partecipanti dopo la prova dell'esordio, alla quale parteciparono solo in otto.

La Tunisia campione nel 2011

Sedici, come le squadre che proveranno a strappare il titolo di campione proprio alla Tunisia, grande assente alla kermèsse a causa dell'inopinata eliminazione subita dal Marocco allo spareggio. Oltre ai padroni di casa del Sudafrica, le altre qualificate di diritto sono Libia - alla quale era già stato assegnata una slot in qualità di paese ospitante in origine - e il Ghana, che ha passato gli spareggi battendo a tavolino le piccole Isole Seychelles. Non mancano, come in ogni edizione che si rispetti, le grandi assenti: il Camerun - sconfitto nel doppio spareggio contro Gabon e RD Congo - non potrà deliziarci con la sua nuova pletora di giovani interessanti (uno su tutti, il centrocampista classe '94, del Cotonsport, Yougouda), così come non vedremo nemmeno il Senegal, la Costa d'Avorio, i finalisti del 2011 angolani e lo Zambia. Nel Gruppo A, assieme ai Bafana Bafana (squadra tra le favorite, che annovera in rosa i bomber Mphela e Parker), ci saranno Mali, Nigeria e Mozambico. Ci si aspetta molto soprattutto dai nigeriani, che arrivano nel sud del continente con grandi aspettative e molti giovani provenienti dalle Academy. Nel Gruppo B, spazio a Zimbabwe, Uganda, Burkina Faso e Marocco, mentre nel girone C un'altra favorita alla vittoria finale - il Ghana - incrocerà le spade con Libia, Congo e Ethiopia. Infine, il Gruppo D, in cui il favoritissimo Congo perde uno dei suoi perni difensivi (Stophira Sunzu, in queste ore passato al Sochaux e dunque non arruolabile), ma parte ugualmente un passo avanti a Gabon, Burundi ed alla sorprendente Mauritania, piccola nazione cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni.


AFRICAN NATIONS CHAMPIONSHIP SOUTH AFRICA 2013
GRUPPO A
SUDAFRICA
MALI 
NIGERIA
MOZAMBICO

GRUPPO B
ZIMBABWE
UGANDA
BURKINA FASO
MAROCCO

GRUPPO C
GHANA
LIBIA
CONGO 
ETIOPIA

GRUPPO D
CONGO DR
GABON
BURUNDI
MAURITANIA

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