giovedì 9 gennaio 2014

EREDIVISIE - Promossi e bocciati al giro di boa: Klaassen sorpresa, Clasie conferma. Finnbogason, l'asso di Van Basten


La pausa invernale in Olanda è quasi finita, e l'Eredivisie è pronta a tornare tra una decina di giorni sempre più ricca di contenuti, sia dal punto di vista della lotta al vertice, che per quanto riguarda la solita infornata di giovani talenti che ogni stagione esplodono in Olanda. Dopo 18 giornate, sono Ajax e Vitesse a condurre i giochi a braccetto, con 37 punti in classifica e tre lunghezze di vantaggio sul Twente, immediata inseguitrice. In coda, invece, sarà lotta fino in fondo, con cinque squadre racchiuse in soli tre punti. Abbastanza, per fare un bilancio dei primi cinque mesi di campionato.


Il tifo del Vitesse

SQUADRE TOP

Vitesse Arnhem - Prima in classifica, con 37 punti ed il miglior attacco del campionato grazie alle 42 reti segnate da un gruppo giovane ma già maturo per questi palcoscenici. In tal senso, si sta mostrando decisiva la partnership con il Chelsea, che ad Arnhem manda a giocare e maturare i suoi acquisti più giovani, facendoli misurare con una realtà professionistica per poi riprenderli a formazione terminata. Lucas Piazon, ex baby-prodigio brasiliano, è letteralmente esploso, e attorno a lui vanno segnalati i percorsi di crescita di ragazzi come il nigeriano Atsu o il terzino sinistro Van Aanholt (entrambi di proprieta Blues), ai quali vanno aggiunti l'esterno ecuadoregno Renato Ibarra e il georgiano Chanturia. Tutti protetti dai senatori Theo Jansen (32 anni, al rientro dopo un brutto infortunio) e dal giapponese atipico, Havenaar. Insomma, la qualificazione in Champions, mantenendo questi ritmi, è possibile.

Ajax - Niente da dire sul Lancieri, protagonisti assoluti e favoriti per la vittoria finale di un'Eredivisie che - anche quest'anno - di storia pare averne poca. Rinnovati per l'ennesimo anno di fila, i ragazzi diretti da Franck De Boer riescono a fare di necessità virtù e a sfruttare ogni minimo pregio del singolo, anche quando si tratta di giocatori tecnicamente grezzi tipo Poulsen. Il dominio ajacide ha principalmente tre volti; il primo è quello di Ricardo Van Rhijn, che di anni ne ha solo 22 ma in campo sembra un generale per la capacità di guidare la difesa. La seconda manzione è per il sudafricano Serero, mezz'ala tutta velocità e inserimenti, piuttosto snobbata dai media ad inizio stagione, ma sempre più prezioso col passare del tempo. Infine Davy Klaassen, centrocampista e ultimo gioiello del vivaio arancione: classe 1993, è anche il capocannoniere della squadra con sette reti all'attivo.

Heerenveen - Se i complimenti sono d'obbligo per Twente e Feyernoord, sul podio delle squadre migliori non può non salirci l'Heerenveen di Marco Van Basten. Trascinati dai gol del bomber islandese Alfredh Finnbogason, i biancoazzurri stanno sorprendendo tutti e si candidano a vera sorpresa del 2014. Il girone di tirono dirà molto sui reali obbiettivi dei "Trots van het Noorden", che in Frisonia stanno letteralmente facendo sognare un popolo.

 
L'Ado Den Haag: crisi profonda?
SQUADRE FLOP

NEC Nijmegen - In pochi mesi, una squadra che nello scorso campionato giocava un grande calcio, sprofonda all'inferno. E chissà se riuscirà ad alzarsi. Ultimo posto, clamoroso viste le premesse, in un 2013 che per il NEC si era aperto molto bene, ma che ora costringe i rossoneroverdi ad una rincorsa in cui non sono previsti ulteriori errori di valutazione. Niente di compromesso, sia chiaro,  ma urge in inversione di rotta.

ADO Den Haag - Prendiamo il discorso fatto per ilo NEC e trasliamolo qualche chilometro più a nord. All'Aia, l'ADO - orgoglio cittadino - singhiozza e non riesce a scrollarsi di dosso quelle difficoltà di classifica che da qualche stagione - eccetto la scorsa - fanno penare la società sempre intenta a rabberciare le falle in ambito economico. Infatti, all'Aia, di soldi ce ne sono pochini e tutti gli anni si cerca di fare il massimo con il minimo: e non sempre, come le scorse stagioni, ti può andare bene.

Roda Kerkrade - Due pareggi e cinque sconfitte prima del riposo. Con questo score preoccupante, il Roda si prepara ad affrontare il ritorno ad una realtà che quest'anno - per l'ennesima volta - altro non può riservare che una singhiozzante salvezza. I gol dell'esperto ungherese Nemeth non bastano a sopperire a carenze organizzative e tattiche, tanto che in società si è dovuti ricorrere ad una scommessa sulla panchina per provare a invertire la rotta. John Dahl Tomasson avrà un compito molto difficile, soprattutto se non supportato dall'ambiente. E alla ripresa c'è l'Heerenveen...

Finnbogason (Heerenveen)

BEST PLAYERS

Alfredh Finnbogason (Heerenveen) - Che dire di questo centravanti? Piace a tutti, e in Europa alcuni club sono pronti a scatenare un'asta furibonda per portarselo a casa. Van Basten, suo allenatore e persona che più altri conosce il mestiere di bomber, lo vorrebbe vedere al Milan. Lui, intanto, segna tanto: 17 reti in 15 presenze, con 5 assist a condire il curriculum. Mica male eh?

Erik Falkenburg (Go Ahead Eagles) - L'ex attaccante dell'AZ Alkmaar è rinato in provincia. A Deventer, dove con la maglia del piccolo Go Ahead Eagles si è ritagliato uno spazio importante, segnando anche 7 reti e aiutando il club ad ipotecare un'importante salvezza.

Jordy Clasie (Feyenoord) - Il cervello del Feyenoord è ancora una volta una spanna superiore a tutti. Clasie è ormai diventato un centrocampista completo, gioca a memoria e sempre a testa alta, e sebbene sia meno sponsorizzato di tanti colleghi, rappresenta una delle certezze della squadra di Ronald Koeman.

Ebecilio (Twente) in azione

BEST TALENTS

Kenneth Otigba (1992, Heerenveen) - Il gigante d'ebano è probabilmente uno dei migliori prospetti lanciati da Van Basten, che testimonia la bontà del lavoro svolto dall'ex centravanti del Milan. Centrale massiccio, abile nel contrasto e nel gioco aereo, è nigeriano di origine ma ungherese di adozione. Sulla sue tracce, già da tempo, c'è il Liverpool.

Lucas Piazon (1994, Vitesse) - Ai tempi del San Paolo aveva attirato su di sè parecchie attenzioni. Dopo qualche anno, e una firma prestigiosa con il Chelsea (che lo soffiò alla Juventus), Lucas Piazon pare aver trovato finalmente la sua dimensione. Undici gol e tanta qualità sulla trequarti, zona del campo in cui è stato trascinato negli ultimi tempi con grande profitto.

Bruno Martins Indi (1992, Feyenoord) - Altra certezza proveniente dal vivaio sempre florido del Feyenoord. Sembra passata un'eternità da quando esplose, nel 2012, ed invece da allora ha bruciato le tappe. Mancino dal "fisico bestiale", Martins Indi si disimpegna perfettamente come centrale ma ha ricoperto più volte il ruolo di laterale mancino, avvantaggiato dalle lunghe leve e dalla buona falcata. Il Feyenoord spera nella Champions anche grazie alla sua muraglia.

Kyle Ebecilio (1994, Twente) - Dietro i segreti del Twente c’è anche un mediano arrivato l'estate scorsa dall’Arsenal a parametro zero. Kyle Ebecilio è il motore di una squadra che ha i mezzi per resistere fino allo sprint finale. Ebecilio è un centrocampista moderno: gestisce il pallone con intelligenza, lavora in regia e in copertura, ma ha anche le accelerazioni di una mezzala classica. Grazie a questa duttilità, si sta ritagliando un ruolo sempre più importante in ottica nazionale.

Davy Klaassen (1993, Ajax) - Talento straordinario, autore di 7 gol pur partendo da dietro. Klaassen sta sfruttando al massimo l'assenza del capitano dell'Ajax Siem de Jong (infortunato) e ormai ha preso posto con stabilità nel centrocampo a tre di Frank de Boer, che lo impiega da interno accanto al sudafricano Serero, con Blind un passo più indietro. Dovesse continuare così, la sua permanenza ad Amsterdam avrebbe i mesi contati.

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