martedì 1 luglio 2014

Brasile, le occasioni di mercato: freccia a sinistra con Yun


Sono bastate tre partite con un solo punto collezionato alla Corea del Sud per salutare anzitempo in Brasile.


Le immagini delle ultime ore sfiorano il comico, ma fanno riflettere; se c'è una cosa che i coreani non sopportano, nello sport come nella vita, è lo scarso impegno. Per quanto ci abbia provato, in effetti la selezione di Hong non è che ci abbia dato dentro, così le migliaia di tifosi accorsi a Seul hanno accolto il rientro della spedizione con un fitto lancio di caramelle in segno di protesta.

Detto questo, tra le fila coreane alcuni elementi interessanti si sono fatti largo, perchè se è vero che questo è uno dei peggiori mondiali storicamente disputati dagli asiatici, è pur vero che l'Europa - nell'ultimo decennio - si è sempre più affidata a giocatori provenienti dall'estremo Oriente. Giocatori "soldatini", che si impegnano lavorando duro ed offrendo prestazioni quasi sempre positive. 

Tra i profili più intriganti c'è senza dubbio Yun Suk-young, eclettico terzino sinistro che in Europa ci gioca già da un anno e mezzo, dato che a gennaio del 2013 i Queens Park Rangers lo tesserano dopo averlo attentamente osservato tra le fila dei Jeonbuk Motors, club nel quale Yun è cresciuto calcisticamente.
Yun nasce nel febbraio del 1990 a Suwon, città da poco più di un milione di abitanti ubicata nel nord-ovest della Corea del Sud, e già da ragazzino si affaccia allo sport come ogni giovane coreano è praticamente obbligato a fare. Dopo aver finito gli studi (fondamentali, altrimenti lo stato ti obbliga a prestare due anni di servizio militare) firma il suo primo contratto da professionista a 19 anni, proprio con i Motors, che tra il 2009 ed il 2012 gli permettono non solo di debuttare, ma di emergere come quel talento che è.
Infatti, parallelamente alla parabola con il club, Yun fa parte stabilmente delle varie selezioni giovanili coreane; a livello di Under 17 partecipa anche ad un mondiale, mentre - nel 2012 - fa parte della spedizione olimpica di Londra e poco dopo debutta nella nazionale maggiore.

La chiamata inglese è di quelle che ti cambiano la vita. Una volta arrivato a Londra però viene dirottato in prestito a farsi le ossa con l'arrivo della nuova stagione; il Doncaster, squadra che bazzica i quartieri bassi della Championship, gli dà la possibilità di raggranellare qualche caps, ma a gennaio di quest'anno la società proprietaria del cartellino lo richiama dal prestito per la cavalcata promozione, culminata a giugno con una grande gioia. Per lui, giocatore che Redknapp ha apertamente dichiarato di apprezzare, anche un gol nella trasferta di Barnsley, che in sole otto presenze è un bottino niente male visto che spesso è subentrato a partita in corso.

Yun è un terzino sinistro molto bravo ad interpretare entrambe le fasi. Gioca prevalentemente in una difesa a quattro dove copre le spalle all'esterno alto di turno, ma la sua tecnica gli permette anche di puntare spesso il fondo per tentare il cross. Possiede una buona corsa, sia con la palla al piede che in fase di proposizione, aiutato dalla dinamicità fornitagli da un fisico compatto. Calcia prevalentemente con il piede mancino e vede discretamente la porta, mettendosi in mostra per la sua bravura ad interpretare diverse situazioni tattiche come ad esempio il laterale "tutta fascia" nel 3-5-2. Yun, che in questi giorni partirà con il QPR per il ritiro estivo, è un laterale che ad oggi può essere ingaggiato con un costo di cartellino abbastanza abbordabile dato che - a parte le tre presenze a Brasile 2014 - non è ancora un profilo internazionale. Se dovesse rimanere a Londra, e Redknapp dovesse concedergli qualche occasione, questo ragazzo rappresenterebbe l'ennesima prova di come i dirigenti italiani siano poco lungimiranti fuori dai patri confini.

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