martedì 29 dicembre 2015

Intervista - Marco Ferro e l'Eredivisie


 

Quarta tappa del nostro viaggio in giro per l'Europa. Oggi andiamo in Olanda per parlare di Eredivisie con Marco Ferro, redattore di Generazione Cruijff.
Eredivisie appassionante come sempre. Le tre grandi d'Olanda sono racchiuse in cinque punti, lassù. Cosa dobbiamo aspettarci nella seconda parte di stagione?

In apparenza potrebbe sembrare un campionato aperto, ma il divario che separa l'Ajax dal PSV e Feyenoord è ampio: i Lancieri hanno il miglior attacco, la miglior difesa e, cosa più importante, un organico da sogno. Il PSV alla lunga si confermerà la seconda forza di questo campionato, ma è un anno di transizione. Quanto al Feyenoord, è sicuramente la più bella sorpresa di questo campionato: ottimi titolari, gioco a tratti spumeggiante, ma rosa ridotta. E alla lunga...

Ajax a due volti. In campionato è la solita squadra dalle mille risorse, mentre in Europa ha collezionato un'altra pessima figura. Come si spiega questo divario di livello nel rendimento?

Un solo enorme problema: manca ESPERIENZA. Avere un organico con età media così bassa può bastare in Eredivisie, ma, quando ti devi giocare un playoff di Champions League contro un modesto Rapid Vienna, l'esperienza conta!

Come giudichi ad oggi il lavoro svolto da DeBoer? E, secondo te, è ancora lui l'allenatore giusto per l'Ajax del futuro?

Ci sono due correnti di pensiero: una pro e una contro. Io mi schiero contro de Boer e vi spiego il perché. Ritorniamo alla precedente domanda, ritorniamo al preliminare di Champions League contro il Rapid Vienna: il fatto di aver schierato Sinkgraven fuori ruolo al posto di Gudelj, per me, rimane uno dei motivi principali che hanno portato l'eliminazione dei Lancieri dalla CL. Fosse tutto lì... Il gioco stenta a decollare, dettaglio non da poco nella nazione del calcio totale. De Boer ha dimostrato che l'unico anno che ha allenato un Ajax inferiore al PSV (anno scorso) ha perso con ampio distacco il campionato. Per non parlare della gestione Kishna... Tuttavia, su una cosa bisogna essere onesti: il numero di giovani 'lanciati' in prima squadra da de Boer è impressionante. L'Ajax si conferma una fucina di talenti, ma sono quasi tutti talenti non 'fatti ad Amsterdam'. E qui si ritorna alla disputa van Basten vs Cruijff... È ancora lui l'allenatore giusto per l'Ajax del futuro? Per rispondere a questa domanda vanno prima risolti i problemi societari. Cruijff ne è uscito, ma la sua parola conta ancora parecchio (e ci mancherebbe!).

Il PSV è l'esatta antitesi dei Lancieri. Il club di Eindhoven ha lasciato per strada qualche punto in Eredivisie, ma in Champions ha collezionato lo scalpo del Manchester United. Dove può arrivare il club della Philips quest'anno?

Come già detto, squadra in ricostruzione ma più esperta dell'Ajax. Sono convinto che il secondo posto nel girone sia stato un risultato ben al di là dell'obiettivo stabilito ad inizio stagione, ovvero il terzo posto e conseguente accesso ad Europa League. Rimane un cammino eccezionale, ma che, quasi certamente, terminerà contro l'Atletico Madrid.

Il PSV sembra essere un gran collettivo, con diversi punti di forza. Ma oggi è impossibile non parlare dell'esplosione di Gaston Pereiro...
 
Il giocatore non lo conoscevo, non posso esprimermi circa il suo passato. Avevo visto solo qualche video su YouTube. Dal suo approdo in Olanda, ci sono voluti due mesi abbondanti di ambientamento: sostituire Depay non era facile, ma ora è esploso e, insieme a Pröpper e Guardado, si è preso il PSV. Futuro certo e roseo.

A mischiare le carte potrebbe pensarci il Feyenoord, arrivato in debito d'ossigeno all'ultima giornata del 2015. Come valuti il lavoro svolto fino ad oggi da Van Bronkhorst?

Meraviglioso. Non a caso, le tre top d'Olanda sono in mano a tre ex giocatori del Barcellona (ci siamo capiti!). Il vero capolavoro, però, l'ha fatto la dirigenza del Feyenoord sul mercato: via il gioiello Clasie, dentro Vejinovic e Gustafson.

Tra le sorprese c'è senza dubbio l'Heracles. Ti aspettavi questo exploit? Qual è il segreto del club di Almelo?

No, assolutamente non me l'aspettavo. Il segreto di chiama Tannane, Bruns e Bel Hassani.

Per entrare in Europa ci sarà una bella lotta, serrata, fino alla fine. Chi vedi favorito? E chi si giocherà la salvezza fino all'ultimo?

Escluse le top 3, per l'Europa, vedo un Vitesse nettamente più forte dell'Heracles. Attenzione all'AZ: per tutti ormai considerato fuori dai giochi, ma con l'esclusione dall'Europa League, con l'arrivo di Vlaar (la difesa cambia!) e con un meraviglioso giocatore come Henriksen... Quanto alla lotta salvezza, vedo un de Graafschap ormai condannato alla retrocessione; segue a ruota il Cambuur. Discorso diverso per Twente e Roda: in un eventuale play out, vedo entrambe le squadre nettamente favorite sulle altre.

Che idea ti sei fatto della collaborazione tra Vitesse e Chelsea? Non credi che il club di Arnhem stia perdendo la sua identità da quando è diventato un Chelsea B?

Ne ho parlato più volte in maniera negativa. Questo è uno dei gravissimi problemi dell'Eredivisie e del calcio in generale. Sia chiaro, il Vitesse quando è in giornata, gioca il miglior calcio d'Olanda, ma il suo organico è composto da 16 giocatori stranieri (record negativo dell'Eredivisie), decisamente un po' troppo per un campionato che ha, ormai, come unico scopo quello di 'sfornare' giovani talenti olandesi...

Parliamo di giovani, argomento centrale per chi segue il calcio olandese. Chi sono i migliori talenti di questa stagione? E, secondo te, chi è pronto per il salto in una realtà più importante?

Uno su tutti (e per distacco): Rick Karsdorp. Generazione Cruijff l'ha ribattezzato 'il Treno che crossa'; implacabile crossatore, già pronto per altre realtà. Sempre rimanendo a Rotterdam, segnalo van Beek: giocatore passato alla cronaca per quel sciagurato autogol, il talento, però, non gli manca. In casa Ajax, van de Beek, Nouri e Cerny sono il futuro; di giocatori pronti, sicuramente Klaassen, Bazoer e Fischer. Quanto a Riedewald, per prima cosa bisognerebbe capire quale sia il suo vero ruolo... Segnalo anche Qazaishvili, georgiano classe 1993, il cuore pulsante del Vitesse. È il suo anno. In casa Vitesse, occhi puntati anche su Kevin Diks.

Nota dolente, la nazionale. Non qualificarsi ad Euro 2016 è stato un fallimento epocale. Come pensi ci si possa rialzare da questa caduta? E chi, a tuo parere, è in grado di riprogrammare da zero la risalita?

Beh, Generazione Cruijff ne ha ampiamente parlato. L'idea può sembrare pazza, può non piacere, ma l'unico modo per rilanciare l'Olanda passa dall'Eredivisie. Come? Convocare in Nazionale solo giocatori olandesi che militano in patria. Ovviamente questo è un progetto a lungo termine che deve partire da una precisa classe anagrafica (l'ideale sarebbe l'annata 1998) in maniera tale da tutelare gli olandesi già all'estero. Chi secondo me è in grado di riprogrammare da zero la risalita? Il nome è uno solo e si chiama Koeman. Allenatore amato da tutti, con esperienza e che sa lavorare con i giovani. Volete sapere un nome che non vorrei? Seedorf.

Puoi leggere Marco Ferro su Generazione Cruijff.

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1 commento:

  1. Bravissimi... ottimo pezzo che in pochi minuti mi ha aiutato a capire meglio la realtà olandese!

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