venerdì 27 gennaio 2017

Perle africane


Il primo turno di Coppa d'Africa è andato in archivio. Algeria e Costa d'Avorio non ci sono più, eliminate - un po' a sorpresa - dai rispettivi gironi. Nella prima fase, oltre alle immancabili sorprese che solo il continente africano sa offrire, non si è fatto attendere nemmeno lo spettacolo.

Tra balli, stregoni, campi impresentabili, inni nazionali che non suonano e sponsor tecnici che non consegnano in tempo le maglie da gioco, la rassegna iridata gabonese ci ha anche regalato attimi di divertimento anche in campo.

Di seguito ho selezionato i nove gol migliori della fase a gruppi di Gabon 2017.

1. Djassi Brito Silva Piqueti, Camerun 2-1 Guinea Bissau



Le immagini dell piazza centrale di Bissau rimarranno per sempre una delle istantanee di questa Coppa d'Africa. Un intero popolo riunito per gustarsi una partita della nazionale, alla sua prima esperienza in campo continentale, dimenticando la realtà di tutti i giorni. Una realtà che parla della Guinea Bissau come uno dei venti paesi più poveri al mondo, con tassi di mortalità infantile alle stelle. Eppure per una settimana la nazionale locale ha fatto passare tutto in secondo piano, conquistando il primo storico punto nell'1-1 contro il Gabon, e giocandosela ad armi pari col Camerun. Proprio contro i Leoni Indomabili Piqueti, classe 1993 e gioiellino delle giovanili del Braga, si inventa uno dei gol più belli di Gabon 2017 con una fuga simil George Weah contro l'Hellas Verona (l'upgrade è rappresentato dal sombréro su un avversario). Piqueti è un esterno offensivo nativo proprio di Bissau, ma cresciuto in Portogallo. Con Zezinho rappresenta il presente della Guinea Bissau: una terra tartassata, ma ricca di speranza per il futuro.

2. Paul-José M'Poku, Togo 1-3 Repubblica Democratica del Congo



Una delle tante perle da calcio piazzato che abbiamo visto in questa prima fase la segna l'ex cagliaritano M'Poku. Il classe 1992, attualmente impegnato nel campionato greco, doveva essere una delle stelle portate in Gabon dalla selezione di Kinshasa, ma nelle gerarchie è stato sorpassato dai vari Mubele, Kebano e soprattutto Kabananga. M'Poku però può diventare un fattore a partita in corso: le sue capacità tecniche lo portano spesso a cercare la soluzione da fuori area, rendendolo un pericolo nelle partite particolarmente in equilibrio.

3. Firmin Ndombe Mubele, Togo 1-3 Repubblica Democratica del Congo



Mubele è una delle sorprese più grandi di questa prima fase di Coppa d'Africa. Coetaneo di M'Poku, il folletto in forza all'Al Ahly di Doha è un punto fermo della squadra per il ct Ibengé. Mubele parte sempre largo a destra, quasi sulla linea laterale, giocando sistematicamente sull'ultimo difensore avversario per provare ad eludere il fuorigioco. Contro il Togo ci ha provato più volte, soprattutto nel primo tempo, e dopo due tentativi andati a vuoto è riuscito nel suo intento. Nel video si vede il tempo perfetto con cui attacca lo spazio in diagonale, fulminando Agassa con un pallonetto. Tutto molto bello.

4.  Henri Saivet, Senegal 2-0 Zimbabwe



L'abbondanza offensiva del Senegal è spiegata soprattutto dal fatto che Henri Saivet sia, fondamentalmente, una riserva. Di lusso, ma pur sempre una riserva. Saivet in carriera ha sprecato diverse occasioni (quella più grande al Newcastle), ma negli anni è diventato un idolo dei tifosi del Bordeaux. Le sue capacità al servizio dei Teranga's Lions possono tornare molto utili negli scontri ad eliminazione diretta. Contro lo Zimbabwe, Saivet pesca il jolly su calcio di punizione andando a togliere le ragnatele dalla porta avversaria.

5. Rachid Alioui, Marocco 1-0 Costa d'Avorio



Hervé Renard è un allenatore dalle mille risorse. Dopo aver vinto la Coppa d'Africa alla guida di Zambia e Costa d'Avorio, il ct francese ci riprova col Marocco. Un Marocco falcidiato dagli infortuni, ma reso squadra organizzata e compatta proprio da Renard. Tra le tante invenzioni, viste le assenze pesanti (Amrabat, Belhanda, Tannane, Boufal e l'esclusione di Ziyech), ci sono il giovane centrocampista En-Nesyri e soprattutto Rachid Alioui, attaccante 24enne in forza al Nimes, seconda divisione francese. E' proprio lui a risolvere la partita contro la Costa d'Avorio, infliggendo di fatto agli Elefanti una pesantissima eliminazione. Il gol è bellissimo: Aloui parte in posizione di centravanti, detta il passaggio al compagno e con un interno destro a giro la mette all'incrocio dei pali. Gbohouo colpevole? In parte, visto il piazzamento. Ma la giocata va premiata per il solo fatto di essere stata pensata.

6. Benjamin Moukandjo, Burkina Faso 1-1 Camerun



Altro calcio da fermo, questa volta trasformato da Moukandjo. L'esterno del Camerun è uno dei pochi giocatori della vecchia guardia che ancora hanno la fiducia del tecnico Broos. Il belga lo ha messo al centro di un progetto di ricambio generazionale, e lui si è preso sulle spalle la squadra così come fa da anni con il Lorient, club dal quale nessuno ha ancora pensato di acquistarlo. Da giovane, nel vivaio del Monaco, Moukandjo prometteva parecchio prima di perdersi tra Nancy e Lorient. In nazionale invece è un punto fisso. Il suo gol al Burkina Faso ne evidenzia l'intelligenza: sguardo sul portiere e tiro sganciato non appena Koffi fa un passo verso il centro della porta. Forte, teso, preciso. Insomma, imprendibile.

7. Mohamed Salah, Egitto 1-0 Ghana



Alzi la mano chi pensava ad un Egitto vincitore del proprio raggruppamento. Eppure i Faraoni, senza brillare sotto il profilo del gioco, si sono qualificati ai quarti candidandosi come outsider per sparigliare i piani delle favorite. Ce la faranno? Difficile da dire oggi. Certo è che le prestazioni dell'Egitto salgono parallelamente al rendimento di Salah, che per ora ha avuto più meriti dal punto di vista della leadership rispetto a ciò che ha fatto intravedere in campo. Detto questo, la partita contro il Ghana l'ha decisa lui su calcio di punizione. La dinamica è molto simile a quella di Moukandjo: il portiere del Ghana chiama quattro compagni in barriera ma poi non copre bene il proprio palo. E se a Salah concedi spazi del genere, il rischio di venir castigati è alto. E così è stato.

8. Riyad Mahrez, Algeria 2-2 Zimbabwe



Uno dei pochi giocatori, forse l'unico, a salvarsi della disastrosa spedizione algerina è Mahrez. Il fantasista del Leicester ha offerto sprazzi di grande calcio, non supportati dal contorno troppo tecnico ma poco adatto al contesto di squadra. Contro lo Zimbabwe Riyad ci delizia con il suo marchio di fabbrica, una progressione partendo da destra con rientro sul piede forte, il sinistro. Nel momento in cui sterza il movimento, per il difensore non c'è nulla da fare vista la velocità di esecuzione del gesto. Non a casa, Mahrez è stato appena coronato Pallone d'Oro africano.

9. Knowledge Musona, Zimbabwe 2-4 Tunisia



Uno che di nome fa "conoscenza" non poteva che rientrare in una compilation come questa.
Musona è la stella dello Zimbabwe, e anche se ha potuto fare poco per evitare l'eliminazione della sua squadra, lascia il Gabon con questo gioiellino segnato contro la Tunisia. La modalità con cui nasconde la palla all'avversario è da giocatore di futsal, la velocità con cui lo fa è disarmante.


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