venerdì 21 settembre 2012

SPECIALE - Sudafrica, Pirates campioni per la seconda volta consecutiva. La TOP 11 di GT



Lo scorso weekend si è conclusa l'edizione 2011/12 della PSL, la Premier Soccer League, ovvero il massimo campionato sudafricano. La PSL è il torneo più sviluppato ed importante dell'intero continente africano, forse perchè più "europeizzato" e quindi dotato di migliori strutture fornite da parecchie società del vecchio continente che qui, con un meticoloso lavoro di scouting, disseminano il territorio di scuole calcio per cercare il nuovo che avanza. Negli ultimi anni in Sudafrica è successo ben poco a dire la verità, però da quel magico 2010 in cui qui si è giocato il Campionato del Mondo si sono riaccese le lampadine di alcune società europee che hanno riscoperto il valore di questa terra e del materiale umano che è possibile coltivare qui. E' notizia di qualche giorno fa infatti, che l'Ajax (che possiede già una squadra nella massima serie con cui collabore, a Cape Town) in estate organizzerà altri camping per scovare il nuovo Steven Pienaar da portare al più presto ad Amsterdam mentre in Belgio, altro paese da decenni sensibile al movimento calcistico africano, continuerà ad investire fondi grazie a società come Bruges, Lokeren, Beveren e Cercle che oltre ad essere abituali dei paesi della cosiddetta "Africa Nera" da pochi mesi stanno battendo il terreno sudafricano.


La premessa era doverosa per chi, come noi, vive di giovani talenti da scovare in ogni angolo del globo. Il campo invece ha parlato chiaro, e il Mondiale 2012 pare aver portato parecchio bene agli Orlando Pirates che bissano il successo della passata stagione mettendo insieme un'altra annata da applausi dopo aver assistito a ben tre anni di egemonia dei Supersport United. La squadra bianconera, diretta dal tecnico peruviano - ad interim - Augusto Palacios, ha messo infila realtà importanti come Moroka Swallows (che, come i campioni, parteciperà alla prossima edizione della Coppa dei Campioni africana) mentre il Supersport, classificatosi terzo, prenderà il via ai nastri di partenza della prossima edizione di Confederations Cup, una sorta di Europa League africana. Queste le note positive, ma come in ogni campionato che si rispetti ci sono anche quelle dolenti: le delusioni stagionali sono senza dubbio Jomo Cosmos e Santos, rispettivamente ultima e penultima della graduatoria, con i primi che retrocedono in seconda serie mentre gli omonimi del club che lanciò il grande Pelè in Brasile si salvano solo agli spareggi ed avranno l'onore di continuare tra le grandi la prossima stagione. Mediocre la stagione della squadra più importante, l'Ajax di Cape Town, che da anni vanta una proficua collaborazione con il clun dei Lancieri di Amsterdam che spesso ha portato a prestiti di ragazzi in rampa di lancio o di giocatori in cerca dell'ultimo contratto importante della carriera (vedi il portiere, ex Udinese, Sander Westerveld che ha giocato quest'anno nella massima serie sudafricana). McCarthy, Zuma, Nomvethe, Tshabalala ed una folta schiera di stranieri sono gli uomini copertina della PSL, ma dietro di loro hanno giocato anche dei ragazzi in attesa di spiccare il volo verso l'Europa ed il calcio che conta.
Potevamo non raccogliere i migliori undici in una delle nostre squadre top? Ovviamente no. Ed allora ecco la Top11 di generazioneditalenti.com in cui riassumiamo tutto il meglio, a livello giovanile, della PSL 2011/12.

TOP 11 GT (4-3-1-2)
Ronwen WILLIAMS (1992, portiere, Supersport) - Il 22enne portiere della terza forza del campionato ha un grande merito, ovvero aver spodestato il titolare ed idolo del calcio sudafricano Rowen Fernandez. Apparso in forma da subito, Williams ha conquistato la fiducia dello staff tecnico attirando su di se attenzioni dall'estero, in particolar modo dalla Tunisia dove l'Esperance vorrebbe tesserarlo per costruire un progetto a lungo termine con vista sulla Champions League. Plastico tra i pali, possiede un fisico compatto che lo rende efficacissimo nelle uscite basse e in più rirpese è stato decisivo per la conquista della terza piazza finale.

Katlego PULE (1990, terzino destro, BIDVest Wits FC) - Una delle scoperte maggiori della stagione. Pule è il terzino destro titolare dei BIDVest, squadra che ha chiuso con un anonimo dodicesimo posto ma da sempre ha occhio per i ragazzi della sua Accademy. Velocista incontenibile, Pule fa della versatilità il suo pregio maggiore disimpegnandosi, con medesimi risultati, come laterale difensivo o esterno di fascia a metà campo, sfruttando i suoi inserimenti e la sua rapidità ad andare sul fondo.

Eric MATHOHO (1990, difensore centrale, Bloemfontain Celtic) - Il 22enne di Venda è il centrale under 23 più presente del campionato. Pilastro difensivo dei Bloemfontain, fa del gioc aereo il suo punto forte tanto da rendersi molto pericoloso in zona gol, dove ha colpito tre volte su ventisette uscite. Fa parte del giro della Nazionale maggiore dopo aver giocato con tutte le rappresentative giovanili dei Bafana Bafana.

Mario BOOYSEN (1988, difensore centrale, Supersport) - Altro elemento importantissimo dei Supersport, Booysen è il più vecchio della selezione avendo già 23 anni passati ma è anche uno degli uomini mercato più chiacchierati dai roumors e dagli addetti ai lavori. Centrale fisico che in marcatura è a tratti imbattibile, sfrutta appieno i suoi 191 centimetri di altezza risultando imbattibile sulle palle alte. Anche lui convocato in Nazionale ad inizio del 2012, è valutato come uno dei migliori prospetti in circolazione da parecchi esperti.

Keegan RITCHIE (1990, terzino sinistro, Kaizer Chiefs) - Nonostante continue noie alla caviglia, Ritchie è di gran lunga il miglior laterale mancino della PSL. Peperino della fascia sinistra dei Kaizer Chiefs, questo ragazzo di origini scozzesi e figlio di emigranti si è imposto solo quest'anno all'attenzione pubblica giocando una stagione di livello soprattutto sul finire, quando ha messo insieme gran parte delle 13 presenze. La specialità? Un piede sinistro che può fare veramente male dalla distanza.

Andile Ernest JALI (1990, centrocampista centrale, Orlando Pirates) - Motorino formato tascabile dei campioni, Jali sfrutta al meglio la sua rapidità e la sua propensione difensiva grazie ad un fisico brevilineo che però non ne limita l'utilità. Praticamente insostituibile, è stato uno dei cardini su cui i Pirati hanno poggiato per ottenere il loro secondo titolo consecutivo.  Dalla sua anche un gol, decisivo, segnato nel 3-2 ai Kaizer Chiefs.

Lucky BALOYI (1991, centrocampista centrale, Kaizer Chiefs) - Non è una scoperta per chi segue attentamente questo blog, ma Baloyi ha ancora confermato di essere l'astro nascente di questo paese. Completo in entrambe le fasi di gioco, imprime una sicurezza quasi da veterano alla mediana dei Chiefs che in stagione non hanno saputo fare meglio del quarto posto, ma che con ragazzi come Baloyi possono costruire davvero qualcosa di importante. Nella stagione di Lucky anche tre gol, tutti decisivi, che hanno futtato la bellezza di nove punti alla sua squadra.

Khama BILLIAT (1991, centrocampista centrale, Ajax Cape Town) - L'unica nota positiva del campionato dell'Ajax è Billiat, centrocampista che ama disimpegnarsi da mezz'ala, con il vizio del gol (ben 8 in 26 gare giocate) ed un destro mortifero. Nato in Zimbabwe, e ovviamente titolare inamovibile della selezione nazionale del suo paese, è alla seconda stagione con la maglia dei Lancieri di Città del Capo ed è monitorato fortemente dalla Casa Madre olandese. Tra le molteplici abilità, la facilità con cui calcia le punizioni.

Sibusiso VILAKAZI (1989, trequartista, BIDVest Wits FC) - Il prototipo di trequartista dalla giocata decisiva e guizzante in ogni occasione è racchiuso in Sibusiso Vilakazi, genietto e fantasista dei BIDVest che per lunghi tratti ha trascinato praticamente da solo. Brevilineo e sgusciante, oltre ad aver segnato sei gol ha fornito anche assist in quantità industriali, tre dei quali decisivi. E' monitorato fortemente dagli Orlando Pirates, ma con l'attuale società è vincolato fino al giugno del 2015 e quindi non sarà facile strapparlo senza condizioni economiche di un certo livello.

Tokelo Anthony RANTIE (1990, attaccante, Orlando Pirates) - Non solo Benni McCarthy. Nel successo dei Pirates c'è molto anche da parte della spalla dell'ex attaccante del Porto. Tokelo Rantie è il classico attaccante che ama agire da esterno per accentrarsi e colpire grazie alla rapidità d'esecuzione che Madre Natura gli ha donato. E' proprio McCarthy ad aver espresso giudizi positivi su di lui, confidando di trarre giovamento dalla sua presenza in quanto per gli avversari si presenta come un cliente difficile da affrontare. Lui invece mantiene la testa bassa, e sfrutta i suoi 187 centimetri di potenza e muscolatura per scardinare partendo largo le difese che si trova davanti. I suoi gol sono 7 su 20 uscite. Non male, alla prima stagione da titolare.

Azwitamisi Rodney RAMAGALELA (1989, attaccante, Black Leopards) - Quando ad inizio stagione si parlava dei Black Leopards, si dipingevano come la vittima sacrificale per la retrocessione diretta. Invece i Leopardi si sono salvati, grazie anche ai gol di un centravanti dal nome impronunciabile come Ramagalela. Un attaccante di quelli che si vedono poco, ma servono - e si sentono - molto. Ramagalela, classe 1989, è il classico scardinatore di aree, bravo ad aprire varchi e giocare di sponda per favorire gli inserimenti dei compagni. Tra un assist ed un appoggio, ha però trovato il tempo di centrare la porta quattro volte, guadagnandosi - tra l'altro - la chiamata per la Nazionale Under 23.

Questa è la nostra Top11, che racchiude tutto ciò che secondo noi è stato il meglio di una campionato sottovalutato, sconosciuto e mai davvero approfondito. Due parole le spendiamo anche per un giocatore che ha trovato spazio solo nel finale di stagione a causa di trasferimenti andati male e qualche problema fisico che lo ha limitato. E' OSEI Ransford, che proprio qui abbiamo imparato ad apprezzare nella conquista - tra i vari trofei - di un epico Mondiale Under 20. Dopo aver gironzolato in vari paesi tra cui Olanda ed Israele, ora si trova in Sudafrica tesserato per i Bloemfontain Celtic, squadra che ha la possibilità di rilanciarlo per riportarlo dove i suoi mezzi lo avevano portato in passato, ovvero alla conquista di ben due Golden Boot ed un Silver Boot (2007 e 2009) in competizioni per nazionali, indossando la maglia del Ghana. Il Sudafrica è anche questo, una terra di riscatto, aspettando le mosse delle grandi europee per il definitivo rilancio di un movimento calcistico che diventerà (speriamo) di primo piano.

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