Allungo fondamentale per l'Argentina, che battendo 2-1 il Cile mantiene salda la prima posizione del girone sudamericano in vista di Brasile 2014. Approfittando del riposo della Colombia, l'Albiceleste saluta la truppa e porta a tre i punti di vantaggio sulla seconda, l'Ecuador (fermato sull'1-1 in Venezuela), mentre dal quinto posto - valido per gli spareggi - i punti sono addirittura otto. Ancora sconfitto l'Uruguay, che cade ai 3600 mentri di altezza dell'Hernando Siles contro una Bolivia tenace trascinata dal fantasista Saucedo, autore di tre dei quattro gol che affossano Tabarez ed i suoi soldati. Si rilancia il Paraguay, battendo 1-0 il Perù.
CILE 1-2 ARGENTINA (90' F. Gutierrez; 18' L. Messi, 21' G. Higuain)
Senza freni. L’Argentina va, trascinata dai suoi tenori, batte anche il Cile e, con un vantaggio di 8 punti sulle quinte classificate – Uruguay, Venezuela e la stessa Roja – prenota un biglietto per i Mondiali brasiliani. Troppo forte, l’Albiceleste di Sabella. Per tutte le altre sudamericane.
Non è difficile immaginare chi sia andato a segno, all’Estádio Nacional di Santiago. Esatto, Lionel Messi.
Che con la rete dell’1-0 segnata al 28′ del primo tempo, dribbling
soave e sinistro chirurgico, eguaglia il record di Gabriel Omar Batistuta: 12 gol nel 2012 con la maglia albiceleste,
quota che l’ex fiorentino aveva raggiunto nel 1998. Gol utile a
spegnere i fuochi cileni, anche se pure l’Argentina aveva avuto le sue
chance con Di María e Agüero. Gol che apre la strada all’esondazione: 3 giri di lancette più tardi va a segno anche il Pipita Higuaín,
che si traveste da Messi e fa fuori mezza difesa avversaria,
accentrandosi da destra e battendo Pinto con un sinistro all’incrocio
opposto.
Cile tramortito dal doppio svantaggio, francamente esagerato. E
incapace di abbozzare una reazione degna di questo nome. Tanto possesso
palla per gli uomini di Borghi, ma poche idee offensive. E così, qualcosa di veramente concreto da parte dei padroni di casa si vede soltanto al 90′: Felipe Gutiérrez controlla in area argentina e col sinistro piega le mani a un Romero
sorpreso e non irreprensibile. Ma non c’è tempo per pensare a una
rimonta. Vince l’Argentina, che conquista la vittoria numero 6 su 9
partite disputate e si porta a quota 20, al riparo da sgradite sorprese.
Mentre per Claudio Borghi, contestato ct di un Cile in crisi, la
fiducia pare essere definitivamente finita.
BOLIVIA 4-1 URUGUAY (6', 51' e 55' C. Saucedo, 27' G. Mojica; 80' L. Suarez)
E’ la tripletta di Carlos Saucedo, trequartista boliviano, a confinare la Celeste
nei meandri dell’inferno. Il numero 19 apre le danze dopo soli cinque
minuti deviando un pallone “sporco” verso la porta di Muslera e, dieci
minuti dopo, serve a Mojica il pallone del 2-0. Nella ripresa Saucedo
affonda definitivamente l’Uruguay con una doppietta, mentre il gol di
Luis Suarez all’80° è la prima vera occasione – e l’unica – prodotta
dalla compagine Charrùa nell’arco dei novanta minuti. Troppo
poco per chi negli ultimi due anni si è rivelata come la miglior
Nazionale sudamericana. La classifica ora si complica, perchè se la
Bolivia si rilancia pur nutrendo poche speranze anche per il quinto
posto, l’Uruguay è incalzato dal Venezuela, bloccato in casa sull’1-1
dall’Ecuador. Questo colpo sarà tosto da assorbire. Sarà tosto, perchè perdere 4-1 in
Bolivia ci potrebbe anche stare a condizioni normali per via di
questioni che esulano dal campo di gioco (ad esempio l’altitudine). Per
questo Uruguay però non deve starci: infatti gli uomini
di Tabarez, che avrebbero dovuto presentarsi a La Paz pieni di rabbia
ed affamati più che mai, si lasciano sopraffare senza colpo ferire da un
avversario sì generoso, ma mai trascendentale.
VENEZUELA 1-1 ECUADOR (6' J. Arango; 22' S. Castillo)
A Puerto La Cruz termina in parità l’incontro tra Venezuela ed Ecuador: l’1-1 permette alla Tri di finire l’anno al secondo posto del girone di qualificazione ai mondiali, mentre la Vinotinto aggancia Cile ed Uruguay in quarta posizione.
I padroni di casa partono forte e vanno in vantaggio dopo sei minuti con un gran tiro dalla distanza del capitano Juan Arango; il gol dà ancora più fiducia ai venezuelani, che continuano a fare la partita e costringono il portiere avversario Dominguez ad un paio di interventi decisivi. Inaspettato, al 24′ arriva il pareggio: sugli sviluppi di un calcio d’angolo la palla arriva a Segundo Castillo, che mette a segno la seconda rete in cinque giorni.
Nella ripresa è ancora il Venezuela a cercare con insistenza il gol, senza però trovarlo: Arango, il più pericoloso dei suoi, mette alla prova Dominguez con un paio di punizioni.
Gli ospiti, dopo aver subito a lungo l’iniziativa venezuelana, prendono
il sopravvento soltanto negli ultimi dieci minuti: prima Jefferson Montero, subentrato a Noboa, e poi Michael Arroyo si rendono pericolosi, ma su entrambe le conclusioni Daniel Hernàndez si fa trovare pronto. Un punto che fa morale per entrambe, soprattutto in vista dei prossimi decisivi impegni.
PARAGUAY 1-0 PERU' (53' P. Aguilar)
Non è cambiato granchè, ma qualcosa è cambiato nella classifica del Paraguay,
complice la sonora sconfitta dell’Uruguay in Bolivia e del Cile con
l’Argentina in questo momento il pass mondiale è distante cinque
lunghezze, un gap consistente ma non insormontabile. Quanto basta per
riaccendere una minima speranza nel cuore dei tifosi guarani, che adesso
possono attendere la sfida di marzo proprio contro la celeste con un pò
più di ottimisimo.
Per il Perù la situazione rimane la stessa,
penultimo posto, tallonato dal rinato Paraguay. Il match contro il Cile
dirà qualcosa in più riguardo alle chance dei ragazzi di mister
Markarian di staccare un biglietto per il Brasile.
Il gol vittoria arriva al 52′ grazie al difensore Pablo Aguilar, bravo ad anticipare il portiere peruviano e insaccare di testa. L’assist è di Julio dos Santos,
trentenne centrocampista del Cerro Porteño che ha pennellato un
perfetto cross col sinistro e che oltre all’assist vincente ha disputato
un’ottima partita. I ragazzi di mister Pelusso hanno disputato una
partita ordinata, limitando le sortite degli ospiti ad un tiro di
Pizarro e seminando il panico nella difesa avversaria con Edgar Benitez,
uno dei migliori dei suoi. Nei minuti finali il Perù ci prova ma senza
rendersi mai troppo pericoloso, e al fischio finale scoppia la gioia
del Defensores del Chaco per questi tre punti che mancavano da davvero
troppo tempo.
RISULTATI 10/A GIORNATA
Bolivia 4 - 1 Uruguay
Paraguay 1 - 0 Peru
Venezuela 1 - 1 Ecuador
Chile 1 - 2 Argentina
CLASSIFICA
Argentina 20
Ecuador 17
Colombia 16
Venezuela 12
Uruguay 12
Chile 12
Bolivia 8
Peru 8
Paraguay 7
PROSSIMO TURNO (22/03/2013)
Argentina - Venezuela
Uruguay - Paraguay
Peru - Chile
Colombia - Bolivia
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