venerdì 27 giugno 2014

#Brasile2014 - La Review della fase a gironi


Dopo quattordici giorni di partite ed ore piccole, Brasile 2014 si prende un meritato giorno di vacanza dopo aver definito il quadro completo degli ottavi di finale, che si giocheranno a partire da domani.


Fino ad oggi è stato un mondiale strano, in cui fanno clamore le veloci eliminazioni di Spagna, Inghilterra ed Italia, mentre quelle di Portogallo e Russia erano più prevedibili, ma contribuiscono a mettere sulla graticola i rispettivi CT. Agli ottavi, oltre ai padroni di casa del Brasile, ci vanno le altre grandi: l'Argentina trascinata da Messi, l'Olanda, le mine vaganti Belgio e Colombia, la sorpresa Algeria.

Ma facciamo ordine. Nel Gruppo A, quello del Brasile, la Seleçao non ha problemi a sbarazzarsi della concorrenza. Anzi, alcuni problemi li ha, e a risolvergli ci ha pensato l'arbitraggio abbastanza casalingo dell'esordio (chi ha detto Nishimura?) che contro la Croazia ha regalato un calcio di rigore ai verdeoro. Il 3-1 finale, firmato in rimonta da un doppio Neymar e da una rete di Oscar (dopo l'autogol di Marcelo), ha permesso alla squadra di Scolari di partire con il piede giusto. Dopo i tre punti iniziali, è arrivato lo 0-0 contro il Messico, salvato da una grande Ochoa ma ben pericoloso e parecchio sfortunato; infine, la goleada al Camerun, arrivato al Mondiale per una vacanza pagata. Il duello per il secondo posto se lo è aggiudicato il tostissimo Messico del Piojo Herrera, che nel match decisivo ha demolito 3-1 proprio la Croazia segnando tutti i gol nella ripresa. Da segnalare la rete di Rafael Marquez: il capitano messicano ha battuto due record in tre partite (capitano per quattro mondiali di fila, in gol per tre edizioni consecutive).

Il Gruppo B ha invece incoronato l'Olanda e bocciato irrevocabilmente la Spagna. Gli arancioni hanno fatto percorso netto: 5-1 alla Spagna, 3-2 all'Australia (partita tra le migliori fino ad oggi) e per finire il 2-0 al Cile, firmato da due subentranti come Fer e Depay, segno che anche in panchina c'è un tecnico che ha saldamente in mano il bandolo della matassa. Al secondo posto il grintosissimo Cile; Jorge Sampaoli, che in campo manda una squadra schierata con tre centrocampisti sistemati al centro della difesa, batte l'Australia all'esordio e la Spagna al secondo turno. Tanto quanto basta per staccare il pass per gli ottavi, dove se la vedrà con il Brasile. Tornano a casa le Furie Rosse e i Socceroos: con animi diversi, perchè se la truppa iberica deve prendere atto che qualcosa sta finendo, i Canguri di Postecoglou hanno disputato tre partite importanti sotto il profilo del gioco. E nel 2015 organizzano la Coppa d'Asia, vero e proprio banco di prova decisivo per il futuro.

Il Gruppo C ha visto come protagonista la Colombia, una delle squadre che potrebbe arrivare fino in fondo. James Rodriguez ha brillato di luce propria, e c'è molto di lui nelle tre vittorie senza appello su Grecia, Costa d'Avorio e Giappone. Nove gol fatti, due subiti, ed uno stile di gioco tra i più sudamericani del torneo. L'assenza di Falcao per ora non si fa sentire. Chi invece sorprende è la Grecia; partiti malissimo con la netta sconfitta rimediata all'esordio, gli ellenici hanno impattato con il Giappone sullo 0-0 per poi giocarsi tutto nell'incontro decisivo. Ebbene, un suicidio finale di Serey Die ha permesso a Samaras di segnare il rigore che ha fissato la gara contro gli ivoriani sul 2-1 finale. All'ultimo posto si è classificato il Giappone, con Zaccheroni - dimissionario nelle ultime ore - che non ci ha capito nulla, ostacolo dall'ulteriore assenza di una punta di peso capace di sbloccare situazioni intricate.

Clamoroso nel Gruppo D. La Costarica mette in fila sette Coppe del Mondo totali. Dopo lo straordinario 3-1 contro l'Uruguay, Pinto ed i suoi si sono presi la qualificazione battendo l'Italia per 1-0 in quello che è stato un vero e proprio capolavoro tattico. La partita tra Italia ed Uruguay ha invece deciso il secondo posto: un arbitraggio parecchio rivedibile e una testata di Diego Godin hanno scritto l'epilogo. L'Uruguay va avanti, pur senza Suarez (squalificato in seguito ad un brutto episodio antisportivo), gli Azzurri salutani il Brasile. Come l'Inghilterra: un punto totale. Vergognoso, per chi il calcio lo ha inventato.

Un'altra selezione che ha ben impressionato è senza dubbio la Francia, vincitrice del Gruppo E. Occhio ai Galletti, perchè sottovalutandoli si fa esclusivamente il loro gioco. Esordio col botto e tre gol all'Honduras, poi cinque schiaffi alla Svizzera con un super Benzema in grande spolvero. Infine, lo 0-0 contro l'Ecuador, unica squadra sudamericana a salutare la competizione anzitempo. Peccato, perchè nello scontro diretto contro la Svizzera la Tri aveva giocato bene, pagando parecchie imprecisioni sotto porta e incassando nel recupero il 2-1 firmato da Seferovic. Chiude la classifica il fanalino di coda Honduras, del quale merita una menzione il funambolico Costly, attaccante del Real Espana che forse in carriera ha raccolto troppo poco.

Poco gioco e tanto Messi bastano all'Argentina per vincere il Gruppo F. Leo risolve praticamente tutte e tre le partite, portando l'Albiceleste agli ottavi con quattro gol straordinari. Per l'Argentina ora la strada è in discesa, perchè dovrebbe evitarsi tutti i pericoli sudamericani e - in proiezione - è una delle favorite per la finale. Sempre ammesso che il signore col numero dieci regga. Intanto Aguero si è fatto male - ancora al polpaccio - e termina il Mondiale con largo anticipo. La Nigeria allenata da Keshi agguanta l'altro posto disponibile e conferma la crescita iniziata sotto la cura del preparato tecnico ex nazionale. Da Emenike a Musa, passando per Mikel, Onazi ed Omeruo: la Nigeria è una discreta cooperativa del gioco, e gli ottavi sono il meritato premio conquistato. Salutano il Brasile Iran e Bosnia, che paga lo scotto dell'esordio.

Il girone più bello e combattuto è stato senza dubbio il Gruppo G. Fino all'ultimo tutte potevano passare; alla fine però prevalgono le migliori, ovvero Germania e Stati Uniti. Con un Muller in formato mondiale (il giocatore del Bayern arriva a quota nove, raggiunto Pelè), i tedeschi si confermano squadra da grande competizione. Il tutto, mentre Jurgen Klinsmann mette in campo gli USA a sua immagine e somiglianza; questa selezione è talentuosa ed ordinata, gioca bene, ha un centrocampo molto interessante e anche chi è più avanti con l'età pare rinato. Poi c'è Dempsey, un fenomeno con la maglia "stars and stripes". Così a tornare a casa sono Portogallo e Ghana; mentre i lusitani si dimostrano dipendenti da Cristiano Ronaldo, gli africani pagano dissidi interni e l'esordio poco felice contro gli americani.

Infine, va registrata l'uscita di scena di Fabio Capello con la sua Russia dal Gruppo H. Solo due punti in tre partite, poco gioco ed il portiere del CSKA, Akinfeev, che fa il resto. A ridere è l'Algeria, che per la prima storica volta passa al turno successivo. A vincere il girone è il Belgio, brutto ma pragmatico; i Diavoli Rossi giocano male, ma la grinta non manca, e non è un caso che tutti i gol segnati siano arrivati nell'ultimo quarto d'ora di gioco. A completare il raggruppamento c'era la Corea del Sud, che termina in fondo a quota un punto. L'organizzazione c'è, ma se manca il talento non puoi andare avanti.

IL PROGRAMMA DEGLI OTTAVI DI FINALE 
Brasile - Cile 
Colombia - Uruguay 

Olanda - Messico 
Costa Rica - Grecia 

Francia - Nigeria 
Germania - Algeria 

Argentina - Svizzera 
Belgio - Stati Uniti

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